Vorrei cimentarmi anch'io...
E' una poesia di forte carica emozionale, che lascia trasparire, da ogni verso, rabbia, paura, speranza e forza.
Il fuorviante sentiero...che costringe a deviare dal proprio cammino, dalle scelte fatte, aggredisce non solo la carne, ma costringe al ripiegamento in se stessi...strappa l'anima...
Il vento del destino... porta a una riflessione intima...nascituro desertico...porta a dover fare tabula rasa di sé, delle esperienze precedenti, di quella che sembrava la strada tracciata. Il vento spazza le illusioni e porta a fare i conti con la paura e con la vulnerabilità della nostra esistenza. In ogni momento, può accadere qualcosa con cui dobbiamo fare i conti, la malattia, la morte con le sue paure, le incertezze...
L'unico appiglio contro la paura, lo sconforto è...l'arma bianca..la difesa, ma anche l'attacco alla malattia, al destino, che vuole strappare la vita e le forze e la dignità...
l'autore conclude esortando l'amico a non lasciarsi abbattere...lo proteggerà con la sua forza, la sua amicizia, col suo calore sincero. il verso finale...Ora alzati e cammina!...ricorda la magia di un gesto, di un miracolo d'amore, il dominio della vita sulla morte.