Aspettami
Ed io mi verso
sopra il bianco effuso
delle nuvole sul tuo sguardo
e con la mano del vento
ti accarezzo dentro.
Ed io ti accolgo
accanto
ogni giorno un canto
che libera ali selvaggie
civili da sempre
sulla pelle del ventre,
ascolterò dolce
in gocce di baci
l'amata voce.
Aspettami
tornerò a respirare il profumo
dei tuoi steli piangenti
quando il sole accenderà
di luce il fondovalle.
I miei occhi berranno
della tua luce
e ogni volta
sarà come la prima volta,
la vita che domanda altra vita
per celebrare l'inno della pace.
Una pace che brucia
nel grembo di zolle sminuzzate
dove il pane germoglia tra i raggi
infuocati del sole mattutino.
Aspettami.
Tornerò
per sorprendermi ancora.