CAVALIER SENZ'ARMI
Si spezza una rosa
la rabbia si posa
e si desta il guerrier,
quei s'era sopito
nel mezzo smarrito
d'un vico infedel.
E poi ch'assonnato
dimentica il fato
d'un cupo venir,
uccide il cavallo
si getta nel vallo
sol deve patir.
Ma l'acqua gelata
ch'in faccia è gettata
lo sveglia e il rancor
s'insedia nel petto
del cuore negletto,
'si forte è il brucior.
Allor quei si vede
dinanzi si siede
e si scruta davver,
or tutto comprende
la palpebra scende,
lo sguardo sincer.
Non era pensiero
più il suo veritiero
che quel che contò,
fu sol l'amicizia
profonda e letizia
quel folle cacciò.
Ed ora che s'alza
sui piedi ed avanza
ver' la verità,
la chiude e protegge
quel braccio che regge
un regal' per maestà.
A te inver regina
io porgo quel dono,
che il getti o l'accetti...
d'amico è il mio tono.