Seziono inconfessate paure
e le spedisco a te
stracciate in piccoli pezzi
così che tu
non senta il loro peso
Al di là della finestra
solo il rumore della pioggia
che cade e cambia direzione
la luce è fuori dalla stanza
lasciamo dormire
niente restituirà
quello che tu mi hai portato via
Fazzoletti colorati da estrarre
dal mio taschino come scuse
non ne ho più
solo lacrime
di un uomo stanco
testimoniano
tardivi ripensamenti
Adesso ho bisogno
di un momento di sincerità
le tue lacrime non servono
a far dimenticare
tante parole amare,
le ho stracciate,bruciate
con fredde mani tremanti
ricavandone almeno un pò di calore.
Solo con me stesso
le risate dei bambini
hanno un terribile suono
come l'eco in una stanza vuota
spogliata dai ricordi
anche i muri ricordano il timbro della tua voce
mentre fingo
sanguinando presunta felicità
questo sorriso diventa il riflesso del tuo stato