Autore Topic: e allora?...che facciamo?  (Letto 18500 volte)

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Offline Paolo Ursaia

Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #75 il: Sabato 20 Ottobre 2007, 18:04:42 »
ma che hai due fette di prosciutto davanti agli occhi?
ma non vedi che non si commenta per paura di sbagliare...
avete cancellato tanti di quei commenti...che ci siamo stancati...
e allora teniamoci quello che si è voluto...pochi commenti...e poche letture..
personalmente mi ha parecchio infastidito che mi venisssero cancellati i commenti sia alle mie poesie e sia alle poesie che ho letto e apprezzato...
ho commentato e commenterò come il mio stato d' animo mi suggerisce...
adesso che il commento deve essere " professionale"...che devo entrare dentro la poesia...mi astengo..non sempre si riesce...lascio campo ai letterati...quale io non sono...
ciao

  Il prosciutto, in genere, lo mangio...e ti richiedo: paura de che? Si chiede solo di fare nel settore "commenti"...commenti e critiche leggermente più meditati, su stile, metrica ed ispirazione; i commenti più liberi, in bacheca, o tramite messaggio diretto all'autore. Non mi risulta che nessuno sia stato frustato, o espulso dal sito. Chiedo ancora: paura di sbagliare...ma, perchè, se un commento viene spostato da una parte (commenti) all'altra (bacheca), cosa succede?
Cunctando restituit

Offline Paolo Ursaia

Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #76 il: Sabato 20 Ottobre 2007, 18:14:20 »
...come qualcuno ha detto prima, questo è un sito libero, non credo ci debbano essere limitazioni,
a volte caro Paolo, per come la vedo io, alcuni paletti non mettono paure o timori, ma solo imbarazzo, forse insicurezza nel muoversi a proprio agio.
Sono convinto che rispettando semplici regole civili, “avere rispetto, non essere volgari, non offendere o infamare”,  si possa andare avanti con molta serenità, crescendo e imparando insieme nel confronto.
Aprendo aree specializzate senza forzare ne costringere nessuno a farne parte. Libera scelta.
Per quanto riguarda le pubblicazioni quotidiane, non credo siano molte, del resto su 1717 autori,
50/60 poesie al giorno sono una piccolissima percentuale.
Cmq se limitare il numero aiuta un po’ tutti a rivedere e correggere un proprio scritto prima della pubblicazione ben venga, ma anche qui credo che la scelta spetti all’autore, ma sono d’accordo alla proposta.
Inoltre non capisco perché mai si dovrebbe commentare ad ogni costo ogni lettura, a volte le sensazioni che si provano leggendo una poesia restano dentro, magari si fa fatica o non si riesce ad esternarle con uno scritto….


  Caro amico...chi la vuole cotta, chi la vuole cruda...da un lato, i sostenitori della libertà assoluta; dall'altro, chi vuole una serie di regole precise, quasi asfissianti. In mezzo, chi propone regole, e vuole libertà assoluta. Personalmente, ritengo che un minimo, ma proprio minimo di regole, ci voglia, il più condivise possibile. Una sorta di squadratura del foglio...E' qui che cominciano i problemi...se si è in tre in una stanza, ci sono tre modi di pensare diversi. Personalmente, apprezzo lo stile di Cristina, così come quello di Roberta; apprezzo molto l'amore per il sito, e molte delle proposte di Lorenzo; mi piace la forza di Paolo...cosa hanno in comune? L'amore per la poesia, la voglia di progredire, di migliorare. Ma non ho idea su come conciliare tutte queste posizioni.
  E, per dirla francamente, trovo giusto che ci siano posizioni diverse ed articolate. Il confronto senza pregiudizi e pretese porta al progresso.
Cunctando restituit

Offline Elisabetta Randazzo

Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #77 il: Sabato 20 Ottobre 2007, 18:20:18 »
Si sta creando la solita spaccatura tra i primi della classe ( non perchè lo siano ma perchè vengono indicati come tali, Roberta, non prendo di mira te, ma concordo con quanto dice Paolo Borlandi sopra )...
Quindi a questo punto sono io che chiedo chiaramente a quali condizioni poter stare su questo sito perchè veramente non ci tengo a passare per quella che non contribuisce o che deve sentirsi inferiore o additata nel mucchio perchè non si legge tutte le poesie o perchè è un periodo che non commenta...
Ogni volta è una stilettata, sottile ma precisa, che colpisce chi non è attivo come altri... o perlomeno non nella direzione che secondo alcuni si dovrebbe seguire...
Allora dico: dateci le regole e ci riflettiamo sopra... non è possibile che ogni volta si venga additati...
E me la prendo proprio perchè tengo molto a questo sito, l'indifferenza sarebbe invece la dimostrazione di poco coinvolgimento...
Blog, forum, laboratorio, inserimento testi, discussioni ...non sono anche questi volontà di partecipazione e di contributo?
Mah...



Abbiamo aperto qualche topic dove citiamo i primi della classe ??? Cristina perchè alimenti sempre cose che non diciamo ?
« Ultima modifica: Sabato 20 Ottobre 2007, 18:25:20 da Elisabetta Randazzo »
"La poesia non è un modo di esprimere un'opinione. E' un canto che sale da una ferita sanguinante o da labbra sorridenti."
Kahlil Gibran

Offline Zima

Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #78 il: Sabato 20 Ottobre 2007, 18:48:52 »
io credo una cosa...
non ci sono molte regole da rispettare, nè la redazione vuole un certo comportamento a tutti i costi...è ovvio che si auspicherebbe che in un sito di poesia si leggesse e si commentasse quanto più è possibile, ma...ognuno ha il suo tempo da spendervi all'interno e lo usa come meglio crede...giusto, no? e nemmeno la redazione si sogna di fare classifiche sul primo e l'ultimo della classe...

ma la domanda allora è: di cosa ci lamentiamo?

per poterci lamentare dobbiamo quantomeno farlo a ragione, quindi farlo se, nonostante i nostri sforzi singoli e globali, nulla cambia...altrimenti si parla di aria!
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

khay

  • Visitatore
Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #79 il: Sabato 20 Ottobre 2007, 18:54:18 »
Abbiamo aperto qualche topic dove citiamo i primi della classe ??? Cristina perchè alimenti sempre cose che non diciamo ?


Non è stato aperto nessun topic specifico e non ho detto questo in nessun punto, ma ogni volta che si parla del sito viene fuori la storia di chi commenta e chi no, di chi legge e chi no, anche facendo vedere che si controlla e si fanno delle valutazioni di tipo meritevole o meno su questo. Non alimento niente, prendo solo in esame quello che leggo, tutto qui.
Ora divento un'alimentatrice... quindi trovo saggio per la mia pace e per quella di chi di competenza che mi releghi nella sola sezione dicussioni generali...nelle 'futili discussioni di filosofia spicciola' che tanto mi rilassano...
Buon proseguimento, vi seguo, al solito.
« Ultima modifica: Sabato 20 Ottobre 2007, 18:58:26 da Cristina Khay »

Offline Paolo Ursaia

Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #80 il: Sabato 20 Ottobre 2007, 19:11:09 »
ma la domanda allora è: di cosa ci lamentiamo?

per poterci lamentare dobbiamo quantomeno farlo a ragione, quindi farlo se, nonostante i nostri sforzi singoli e globali, nulla cambia...altrimenti si parla di aria!
[/quote]

   Zima...hai fotografato il problema.
 Ci lamentiamo? Di cosa? Perchè? Proposte?
 Mi sembra la strada maestra per progredire.
 Quando mi arriva un paziente dolorante, parto dall'anamnesi, dall'esame fisico; poi passo ai mezzi strumentali di diagnosi, alle analisi  di laboratorio. Segue terapia.
  Una lamentazione, non seguita da niente di tutto ciò...come la risolvi?
 Palla di vetro? Lettura delle interiora degli animali? Fondi del caffè?

 Diamoci tutti una mano. Il nemico non c'è. C'è, ci dovrebbe essere, un unico amore da coltivare per tutti.
« Ultima modifica: Sabato 20 Ottobre 2007, 19:13:10 da Paolo Ursaia Paolo62 »
Cunctando restituit

Offline Marco Casini Marcoforever

Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #81 il: Sabato 20 Ottobre 2007, 19:51:19 »
Ci lamentiamo? Di cosa? Perchè? Proposte?
 Mi sembra la strada maestra per progredire.
 
 Diamoci tutti una mano. Il nemico non c'è. C'è, ci dovrebbe essere, un unico amore da coltivare per tutti.

Forse non sarebbe male ripartire da qui, un bel riassunto delle proposte e delle lamentele. in un unico topic, in fondo credo che tutti abbiano lavorato per la crescita del sito. Le discussioni se pur animate sono simbolo di vitalita', e un sito vitale e sanguigno è un sito in salute. Adesso credo che serva appunto tirare le fila ed esaminare tutti insieme cosa puo' scaturire di buono da tutto questo. Le fondamenta ci sono e la volonta' mi sembra non manchi, e solo questione di ritrovare insieme una rotta comune.
Buona serata.
Una lama nel petto che sanguina amore...

Lorenzo De Vanne

  • Visitatore
Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #82 il: Sabato 20 Ottobre 2007, 20:46:58 »
ma la domanda allora è: di cosa ci lamentiamo?

per poterci lamentare dobbiamo quantomeno farlo a ragione, quindi farlo se, nonostante i nostri sforzi singoli e globali, nulla cambia...altrimenti si parla di aria!


   Zima...hai fotografato il problema.
 Ci lamentiamo? Di cosa? Perchè? Proposte?
 Mi sembra la strada maestra per progredire.
 Quando mi arriva un paziente dolorante, parto dall'anamnesi, dall'esame fisico; poi passo ai mezzi strumentali di diagnosi, alle analisi  di laboratorio. Segue terapia.
  Una lamentazione, non seguita da niente di tutto ciò...come la risolvi?
 Palla di vetro? Lettura delle interiora degli animali? Fondi del caffè?

 Diamoci tutti una mano. Il nemico non c'è. C'è, ci dovrebbe essere, un unico amore da coltivare per tutti.

io le ho fatte....qualcuno ci si è agganciato...
cominciamo la sintesi e la discussione...
e ci vuole apertura...in ogni caso...

quella dei commenti, prutroppo è una cosa vecchia, ed ora è peggiorata con il sistema "controllo"...
questo non và..
e siete solo voi redazione e il WM che la difende...ve ne siete accorti?..

io se applicassi la tua stessa tua metafora professionale...ti doco, che davanti a qualunque situazione o ad un obiettivo..devo fare un progetto...un piano...un previsione di azioni e di costi...
e cominciamo a farlo anche  qui...
progettiamo....
penso che hai un pò di materiale su cui lavorare insieme ai tuoi colleghi di redazione...io ho gia pronto sviluppi alle mie idee..

ma partiamo mettendoci tutti allo stesso livello di discussione...

quello che ha detto Demetrio sui commenti...è vero...è veramente grave quello che succede...
io non ammetterei a nessuno che manipolase un scritto...lo può criticare..ma non manipolare senza una mia decisione...cancellare i miei commenti...spostarli da una parte all'altra...lo ritengo un arbitrio...

aspetto vostre sintesi...allora...
per le decisioni finali...spero che vi prendiate del tempo e che VI confrontaste con noi...
punto per punto...senza fretta...
per favore...

« Ultima modifica: Sabato 20 Ottobre 2007, 20:49:26 da Lorenzo »

el_greco

  • Visitatore
Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #83 il: Sabato 20 Ottobre 2007, 23:02:43 »
Eccoci qua.
Al contrario delle poesie a tema, qui mi sono letto tutti i post (non è vero, l’ho fatto a salterello, anche perché non leggerne 10 o non leggerli tutti è la stessa cosa, tanto è la solita lezione di ripetizione che ogni tanto i professori fanno a scuola).
Dico anche io la mia tanto un fesso in più uno in meno che scrive non cambia molto.

Intanto io sono uno di quelli che non legge una fava, mi limito a una decina, quindici testi al mese (di più non credo ne valga la pena), al contrario dei veterani che hanno effettuato più di 16000 letture (per i quali mi viene il dubbio che non abbiano proprio null’altro da fare, anche perché dopo 16000 letture se continui a poetare come un cane, allora vuole proprio dire che ti sei assuefatto e nemmeno il metadone può più nulla).

Anche io all’inizio facevo scorpacciate di letture, proprio come dice di fare ora Paolo62 (ancora novellino)- che evidentemente non è arrivato alla fase di rigetto – poi ho scoperto come non perdere tempo. Dopo aver letto un bel po’ ho affinato la tecnica, mi basta il titolo e l’incipit e già so se vale la pena leggere il testo intero o se si rivelerebbe una perdita di tempo (come la maggior parte delle volte).
Non sbaglio mai.
Dunque leggo quello che vale la pena leggere.
I commenti poi… Perché dovrei commentare le ciofeche?
Il fatto che viga la legge del “do ut des” non mi tange affatto dunque se ci tenete tanto ad essere commentati a vostra volta, lascio a voi questo compito, io ne faccio volentieri a meno.
Per quanto mi concerne io faccio un vanto del fatto che leggo solo le cose belle è commento quelle che ritengo veramente valide.
Se voi avete il problema dei numeri sono assolutamente affari vostri, alle puttanate dei  grandi numeri preferisco le piccole perle da scovare col lanternino e pazienza se voi, occupati a leggere tutti i testi del giorno, con i neuroni atrofizzati dalle aurore e dai tramonti traslucidi sguazzando in improbabili onde di un mare in tempesta (citazioni da vostri testi immortali), non vi accorgete di ciò che di bello vi passa sotto al naso Statene certi io, alla faccia di tutti i divieti, quando li scovo ve li segnalerò, almeno finché avrò la possibilità di scrivere su questo forum.



(continua)
« Ultima modifica: Sabato 20 Ottobre 2007, 23:08:22 da Elgreco »

el_greco

  • Visitatore
Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #84 il: Sabato 20 Ottobre 2007, 23:05:14 »
Ciò detto, vorrei affermare il mio appoggio alle idee di Lorenzo. E giuro che sono davvero sconfortato dal fatto che dopo averle illustrate per  la settecentotrentacinquesima volta virgola tre,. stia ancora lì a spiegare il suo punto di vista. Secondo me questo è davvero sintomo di attaccamento al sito (anche se l’ultima volta esprimevo dei dubbi sul suo comportamento).
Sono assolutamente d’accordo che un totale di 75 poesie al giorno siano una enormità come sarebbe ridicolo una o due al mese (per autore). Io propongo un tetto di due poesie alla settimana(per autore). L’ho sempre detto, gli autori avrebbero più tempo per meditare e rileggere le loro opere prima di pubblicare allo sbaraglio come fanno ora ed anche il mio stomaco (sottoposto a torture continue) ringrazierebbe.
In alternativa se si vogliono pubblicare più di due testi, propongo la castrazione chimica per gli irriducibili di modo da non ritrovarsi tra qualche anno tanti piccoli poetucoli tra i piedi.

Altro punto fondamentale, la possibilità di uno scambio di vedute tra autori e lettori è fondamentale. In questo momento l’autore scrive, e quando qualcuno commenta, egli  non ha la possibilità di intervenire, forse perché è scontato che i commenti siano positivi e che quindi l’autore dovrebbe intervenire solo per i ringraziamenti, ma non è così. Se io lasciassi un commento negativo e l’autore avesse modo di farmi notare qualcosa che a me è sfuggito, ci sarebbe un momento di arricchimento che in questo momento non c’è dato il senso unico delle informazioni.

Ultima parentesi per gli autori prolifici… non sono mai riuscito a capire come possano pensare di sfornare una due poesie al giorno (quello che diceva che 30 poesie al mese erano poche) e pensare di avere una benché minima possibilità che queste abbiano una decente parvenza di opera poetica.
Mi ha sempre dato l’idea della catena di montaggio di mirafiori.

ad maiora






el greco

Offline Paolo Ursaia

Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #85 il: Sabato 20 Ottobre 2007, 23:14:53 »
 Caro El greco, ti posso assicurare che leggere fino a 50 poesie a l giorno (grazie a Dio mi è capitato solo una volta) MI HA GIA' provocato sintomi di rigetto acuto... ;) Mi sono attestato su 20-25; e solo per motivi di rdazione. Prima non era così. Ti ringrazio, sia per aver esposto la tua opinione, sia per il colore sempre apprezzabilissimo con cui lo fai:

Caro Lorenzo, ringrazio anche te...faccio solo un inciso: nel sito ci sono 2610 autori registrati; in questo topic se ne sono sentiti più o meno una decina, e, mi sembra, non tutti così negativi...Cominciamo a raccogliere sintomi ed analisi, ma la diagnosi è ben lungi da fare...Intanto, ti ringrazio per la tua voglia di partecipare. E spero che contagi altri, fino ad ora silenti.

 Ribadisco, non c'è il nemico. Mi sembra, siamo innamorati tutti della stessa donna, la poesia. I tipi di amore sono tanti, ma il sentimento è quello. Lavoriamo insieme.
Cunctando restituit

Offline Elisabetta Randazzo

Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #86 il: Domenica 21 Ottobre 2007, 10:50:23 »
Bene….dopo la tormentata discussione di qualche settimana fa, il sito ha ripreso la sua attività, qualche cosa di nuovo?…la redazione per esempio (parziale!!!) il voto delle poesie a tema, ma…ma…nulla di nuovo in conclusione…
Nell’ambito di quella discussione, avevo richiesto, ed Ely mi aveva assicurato una risposta, di conoscere la linea editoriale, e redazionale di questo sito, tanto per capire dove è diretto, come ci si deve equipaggiare per il viaggio…
Perché la mia paura, che poi tutto ritorni come prima…
Erano state minacciate una serie di abbandoni…ma vedo che poi stanno ancora qui, come se nulla fosse successo…(escluso una coerente non-presenza), a fare finta che nulla è successo…
Vedo post, dove si discute ancora sulla qualità e sui commenti…(fritto e rifritto)  tanto per tirare avanti alla meno peggio
Vedo qualche tentativo di “dinamica culturale” (tipo le provocazioni “stilizzate” di El Greco sulle poesie a tema, che condivido in buona parte…)
Ma poi…?
Nulla di nuovo oggi nel sole…
Ma vogliamo fare questo benedetto salto di qualità?
Ma vogliamo dare una connotazione chiara a questo sito?
Ma vogliamo cominciare a capire che la poesia non è una opzione?
È interesse della “proprietà”..della redazione di tutti noi…

Chiedo, e chi mi legge di sviluppare questo concetto, non credo che il basso profilo serva a qualcosa, nemmeno a chi deve giustificare la pochezza della propria poetica…
Ma tutti possono diventare bravi, basta non convincersi di esserlo già…
Allora?
vogliamo riflettere e concretizzare....per favore?

Non pensate che stiamo andando fuori binario di ciò che ha scritto Lorenzo...ci sono due topic aperti che si parla ancora di commenti...ma di poesia nulla come al solito!!! http://www.scrivere.info/community/forum/index.php?topic=1861.0
"La poesia non è un modo di esprimere un'opinione. E' un canto che sale da una ferita sanguinante o da labbra sorridenti."
Kahlil Gibran

Offline Paolo Ursaia

Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #87 il: Domenica 21 Ottobre 2007, 10:59:18 »













  Grande Paolo! Mi riempie sempre di piacere leggerti! A parte questo, penso ci sia un equivoco di fondo, sui commenti, nato dalla tempesta che si è scatenata un pò di tempo orsono. In quell'occasione, partendo da motivi banali, è stato rovesciata nel sito una quantità di veleno e rancore veramente enorme. A mio modo di vedere, senza quel precedente, questo timore di commentare non ci sarebbe.
 Quel refolo di cui tu, devo dire molto poeticamente ;) (la classe non è acqua), parli, risente di quelle polemiche, quelle perturbazioni.
 La libertà...sono molto turbato, quando si ventila la mancanza di libertà...ti faccio un esempio per spiegare come intendo io la differenza tra zona "commenti" e zona "bacheca", esempio banalissimo (non si risentano i filosofi... ;)) ; fino ad ora, siamo andati dal fruttivendolo, ed abbiamo preso un kg mi mele, ed un kg di pere, mettendoli nella stessa busta; ora, lo stesso kg di mele, e quello di pere, gli stessi, vanno in due buste differenti.
  Turba così tanto? E' il caso di parlare di attentato alla libertà per così poco? Si può dire che la cosa non piace; ma, per non offendere la tua intelligenza e la tua buonafede, se uno vede nascere una tempesta in un bicchiere d'acqua, e, stringi stringi, si parla quasi solo di commenti e bacheca, cosa penseresti tu? Che il problema reale sia quello?
 Io ho quasi timore a dire che faccio parte della Redazione, per il semplice motivo che, a parte leggere una quantità industriale di poesie al giorno, approvarle o meno...non è cambiato granchè...così credo sia per gli altri. A nessuno di noi è saltato in mente per un attimo di interrompere una discussione di questi giorni, e non ce ne sono state dette poco, prendendo uno dei partecipanti e bannandolo. Quello sarebbe un regime di terrore. Anzi, in questi giorni, gli unici provvedimenti severi presi sono stati per buttare fuori dal sito una persona che ha offeso tutte le donne con le sue affermazioni; e per stopparne un'altra che ha rudemente offeso proprio uno dei più critici.
 Insomma, posso non essere d'accordo con quello che dici, ma combatto per lasciarti libero di dirlo.
  
 
...segue
 
Cunctando restituit

Offline Paolo Ursaia

Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #88 il: Domenica 21 Ottobre 2007, 11:02:08 »
Quindi, caro Paolo, ripensandoci, a parte le piccole cose, e le chiamo tali, perchè sono piccole cose, queste, risolvibili con un pò di buon senso...sì, sono rimasto un pò amareggiato da tutte le più o meno larvate accuse di essere dei liberticidi. E' un'amarezza personale, per carità, e non mi riferisco a nessuno in particolare.
 Ma, per il futuro, se si guardasse un pò di più ai problemi, alla loro reale dimensione, si riuscirebbe a fare discuccioni un pò più sul pratico, e meno sui nervi.
        Con stima, ti saluto.
Cunctando restituit

el_greco

  • Visitatore
Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #89 il: Domenica 21 Ottobre 2007, 11:30:28 »
...
 Ma, per il futuro, se si guardasse un pò di più ai problemi, alla loro reale dimensione, si riuscirebbe a fare discuccioni un pò più sul pratico, e meno sui nervi.
        Con stima, ti saluto.

Ancora non riesco a capire, ma quelli sollevati da Lorenzo non li avvertite come problemi reali? (mi riferisco a voi della redazione).
Al momento del vostro insediamento sembrava che si stesse procedendo alla "rivoluzione di Ottobre" che finita l'era degli zar si sarebbe iniziata "quella del popolo".
Ora effettivamente è troppo presto per poter giudicare, ma se tanto mi da tanto, a giudicare dai tuoi discorsi -dove sembra che tu caschi dalle nuvole su tutte le proposte che vengono fatte- mi sembra che per avere il salto di qualità del sito bisognerà attendere un'altra generazione...
Non capisco quando chiedi proposte, Lorenzo è da una vita che le fa e mi ricorda la pubblicità, quella dove se non dici esattamente il marchio del prosciutto nessuno ti vede.
Qui se non dici esattamente quello che la redazione vuole sentire, tutti fanno orecchie da mercante.
Io ritengo che le scelte della redazione siano state giuste (mi riferisco alle persone) trovo equilibrate le risposte, ma non i contenuti, prima di dare una risposta in un post bisognerebbe documentarsi e non rispondere sempre :"io sono qui solo da poco e non so quello che è successo prima". Gravissimo, perchè denota una carenza di fondo, la scarsa conoscenza del sito e dei suoi frequentatori.




el greco