Autore Topic: e allora?...che facciamo?  (Letto 18530 volte)

0 Utenti e 2 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

orchideanera

  • Visitatore
Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #30 il: Sabato 20 Ottobre 2007, 08:50:03 »
.....bene allora anche se sicuramente lo ero gia'....la lista degli antipatici si allarga...io, Lorenzo, El Greco....forse e' meglio essere una donna dai mille silenzi.....

Offline Paolo Ursaia

Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #31 il: Sabato 20 Ottobre 2007, 08:50:59 »
no....credo che qui sia il punto sbagliato.....nessuno almeno per come la vedo io dovrebbe avere risalto...almeno non come persona...
qui si continua a commentare chi ti commenta....e dei testi splendidi non vengono neanche letti perche' quella persona che ci sta dietro non sa dare immagine......la poesia secondo me non e' questo.....

 Cara Tiziana, questo è sicuramente un problema; non tutti i testi hanno la visibilità che neriterebbero. Lo posso dire con certezza, poichè, per motivi di redazione, ora "devo" leggere un numero enorme di poesie, anche 50 al giorno. Questo, prima non accadeva; ero un normale fruitore del sito. Leggevo, ma non così tanto. E, effettivamente, mi perdevo qualcosa. Solo, non vedo come riuscire a far leggere tanto a tutti.
 Riguardo a Elgreco e Lorenzo, non trovo antipatico nessuno dei due. Hanno il loro punto di vista, sicuramente apprezzabile. E difenderò sempre il loro diritto ad esporlo. Il problema è un altro. Tu stessa dici che ci sono tante cose che non vanno. Bene; quello che io chiedo, semplicemente è:
1) Quali?  2) Come modificarle?
 Forse è la mia mentalità da rianimatore, che mi porta a vedere problema e soluzione di esso mai scissi. Ma dire che le cose non vanno, e non dire quali, nè proporre la maniera per risolvere i problemi...lascia le cose come prima. Insomma, giusto, sacrosanto, garantito da ogni forma di diritto e logica lamentarsi delle cose che non vanno. Ma, facendo un passettino in più...proposte? Io sono nel sito da poco tempo.
 Chi vi risiede da molto di più ha sicuramente idee e punti di vista maturati nel tempo. Parliamone. E' sicuramente utile e stimolante.
Cunctando restituit

khay

  • Visitatore
Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #32 il: Sabato 20 Ottobre 2007, 08:51:40 »
Questo è ed è sempre stato un sito libero entro certi limiti, nei commenti, negli interventi del forum ( non per  niente c'è una sezione sulle discussioni generali e non solo su quelle poetiche ), nella chat, nei post dei blogs interni. Ed è per questo che ha tanti visitatori e tante presenze. E' questo che dà tanto fastidio? Il non riuscire a fare andare tutti nella stessa direzione? Ma allora si stanno richiedendo ulteriori regole per la presenza qui, tipo, che ne so, letture e commenti obbligati per poter pubblicare... perchè il piacere della lettura e del commento sinceramente viene meno quando ci si trova davanti alle 60 poesie giornaliere...o perlomeno questa frequentazione così attiva subisce per gioco forza una flessione col tempo...non escludendo poi un ritorno di attenzione...
Io credo che l'unica maniera per chi è interessato sia dare l'esempio... e non fare in funzione di ...
Perchè nella libertà è solo questo che funziona...
Altrimenti servono le regole... e regole di questo tipo sono coercitive...ma possono essere utili, come l'obbligo a cinque commenti per inserimento, faccio un esempio...
Ma se non si riesce ad attirare l'attenzione per i commenti qualche motivo ci sarà...e il primo è che le poesie giornaliere sono umanamente troppe... il secondo è che i commenti restano sterili se non è possibile il confronto aperto con l'autore...
Lorenzo, so perfettamente che vuoi dire... il problema è che non si possono presentare idee di cultura e libertà con una premessa da santa inquisizione...;)







Offline Paolo Ursaia

Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #33 il: Sabato 20 Ottobre 2007, 08:53:32 »
.....bene allora anche se sicuramente lo ero gia'....la lista degli antipatici si allarga...io, Lorenzo, El Greco....forse e' meglio essere una donna dai mille silenzi.....

  No; mai il silenzio. Libertà è partecipazione. Nessuno può avere vantaggio a creare mostri. Che, oltretutto, non esistono. Chiedo, anzi, supplico...PROPOSTE! Questa è la vera libertà. Discussione su proposte.
Cunctando restituit

Offline Paolo Ursaia

Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #34 il: Sabato 20 Ottobre 2007, 08:55:21 »
Questo è ed è sempre stato un sito libero entro certi limiti, nei commenti, negli interventi del forum ( non per  niente c'è una sezione sulle discussioni generali e non solo su quelle poetiche ), nella chat, nei post dei blogs interni. Ed è per questo che ha tanti visitatori e tante presenze. E' questo che dà tanto fastidio? Il non riuscire a fare andare tutti nella stessa direzione? Ma allora si stanno richiedendo ulteriori regole per la presenza qui, tipo, che ne so, letture e commenti obbligati per poter pubblicare... perchè il piacere della lettura e del commento sinceramente viene meno quando ci si trova davanti alle 60 poesie giornaliere...o perlomeno questa frequentazione così attiva subisce per gioco forza una flessione col tempo...non escludendo poi un ritorno di attenzione...
Io credo che l'unica maniera per chi è interessato sia dare l'esempio... e non fare in funzione di ...
Perchè nella libertà è solo questo che funziona...
Altrimenti servono le regole... e regole di questo tipo sono coercitive...ma possono essere utili, come l'obbligo a cinque commenti per inserimento, faccio un esempio...
Ma se non si riesce ad attirare l'attenzione per i commenti qualche motivo ci sarà...e il primo è che le poesie giornaliere sono umanamente troppe... il secondo è che i commenti restano sterili se non è possibile il confronto aperto con l'autore...
Lorenzo, so perfettamente che vuoi dire... il problema è che non si possono presentare idee di cultura e libertà con una premessa da santa inquisizione...;)








 Il punto di vista è illuminato. Individuando i problemi con precisione, si possono trovare soluzioni. Ottimo, Cristina!
Cunctando restituit

khay

  • Visitatore
Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #35 il: Sabato 20 Ottobre 2007, 09:16:19 »
..credo che Lorenzo e anche El Greco siano stufi di vedere tante cose che non vanno.....ma sono due Don Chisciotte e non si rendono conto che la poesia va esattamente come la vita.....alla deriva.....e sono antipatici perche' dicono la verita'......

La Poesia non va alla deriva Titty, (e tu ne sei un'inesauribile fonte per fortuna nostra)...come non ci va il sito, anzi mi sembra in ottima forma :)
Nulla ci vieta di fare una sezione 'scolastica' della poesia, per chi è interessato ad un metodo...
Però ci deve essere spazio anche per chi vuole imparare osservando, leggendo...
La capacità o meno di fare poesia è essenzialmente una cosa che viene col tempo e con tanta lettura... alla fine i ritmi entrano dentro e l'espressività si allarga... ma questo succede con le poesie di ottima fattura, perchè se vuoi accordare uno strumento devi suonare il LA del diapason e non fare riferimento a quel mezzo tono che ti rimanda una corda poco tesa...
Quindi per imparare bisogna avere riferimenti buoni, di quelli che incidono alla lettura, anche solo per le emozioni suscitate...col tempo verrà poi il resto...
Ma a me e credo anche ad altri il sito piace molto proprio perchè si divide in classi diverse e diversificate, nelle quali ognuno trova interesse alla partecipazione, anche nelle discussioni di 'filosofia spicciola'...
Un abbraccio
Cri


Offline Paolo Ursaia

Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #36 il: Sabato 20 Ottobre 2007, 09:19:31 »
 Voglio concludere con una parola di speranza...questo topic, così carico di idee, opinioni, emozioni, mi sembra dimostri il comune amore di tutti per la poesia. E la voglia di fare e parlare. E' un buon punto d'inizio, no? Buona giornata a tutti. ;)
Cunctando restituit

Lorenzo De Vanne

  • Visitatore
Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #37 il: Sabato 20 Ottobre 2007, 10:26:15 »
per Ppolo....a cui ho promesso alle tre della notte le mie opinioni...e per chi mi legge...
queste sono alcune mie posizioni...per discutere...e spero che ce ne siano dell'altre..
queste a dire il vero sono solo alcune, e credo le più importanti, per me:

Pubblicazioni:
ritengo che siano troppo le poesie al giorno pubblicate, e siccome penso che la quantità per ovviare ragioni compromette la qualità, propongo di porre un limite settimanale o mensile all’opportunità del singolo autore (per esempio max tre poesie alla settimana, o max 10 poesie al mese….ecc).
Inoltre per quanto riguarda sempre le pubblicazioni, evidenziare in home page, con una finestra a parte le pubblicazioni dei nuovi autori, con i loro incipit, tale da sensibilizzare la lettura verso le novità.


Commenti:
il commento deve ritornare libero, come lo era all’inizio di questo sito, e fondamentale per la vita di una poesia. Infatti la poesia ha bisogno di confronto, di essere letta, di essere commentata per diventare veramente “opera”.
il commento non può essere fatto “sotto paura”, deve essere spontaneo, deve essere verace. Ognuno poi risponde per quello che fa, e che dice, è il libero marcato.
Quello che la redazione deve fare, è controllare gli eccessi, null’altro.
Inoltre ogni poesia deve diventare oggetto di discussione, quindi deve diventate un topici, dove iltre ai commenti dei vari lettori, anche l’autore deve avere la possibilità di interloquire con la critica, sviluppando i concetti in discussione.
La paura che diventi un giro di saluti? bè c’è, e allora si deve creare la cultura del commento, e la redazione deve alimentare ciò, facendo rilevare gli abusi pubblicamente eventualmente…
Se nell’ambito della discussione si inserisce la redazione e fa rilevare l’anomalia, penso che pian piano senza “gestapo” il problema si risolve.
Quindi lo scopo della redazione diventa quello di essere “moderatori” e non “aridi controllori”
(continua...)

Lorenzo De Vanne

  • Visitatore
Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #38 il: Sabato 20 Ottobre 2007, 10:28:28 »
(seguito)



Gruppi di lavoro:ribadisco questo concetto,, perché è uno dei sistemi per il coinvolgimento alle problematiche del sito, anche la redazione è in effetti un gruppo di lavoro.
Sulla esperienza del gruppo di Zima sulla metrica, che ahimè, per colpa di qualcuno, ed in particolare della redazione, non è stato assolutamente supportato, e per niente valorizzato, (è sconcertate questo esempio, queste cose passano inosservate in un modo che fa paura, come per esempio il Gruppo Letture)…creare altri gruppi tematici.
Quindi prevedere gruppi di lavoro, che poi diventino moderatori delle varie finestre di conversazioni culturali nel forum, che studino degli accorgimenti, motivino gli autori, creino cultura.
Un esempio potrà essere il Gruppo Critico, che studi una forma di scelta di poesie settimanali, mensili, e che crei un incipit critico, e crei una discussione culturale intorno alle poesie ritenute più significative.

Forum:
ogni categoria di conversazione deve avere un responsabile/moderatore, che sappi monitorare la conversazione, la sappi rendere sempre finalizzata, non ad esternazioni personali degli autori, ma base culturale.

Redazione:
la redazione deve avere un piano ben preciso su cui lavorare, che traspare anche agli autori, e con sia un lavoro solo di controllo di commenti, di poesie brevi, ma bensì che sia di “motivatore” di comunità, di motivazione di interesse, di gestione degli eccessi, sempre con un occhio “liberale” e mai poliziesco.
Tutto deve essere oggetto di confronto, e mai di “autorità”.
La redazione deve essere l’entità che conduce tutto questo, con l’esempio, la competenza, e la condivisione.

ecco appunto alcuni cenni...cominiciamo a parlare di questi argomenti...
nella logica del "CULTURA e LIBERTA'"

Lorenzo De Vanne

  • Visitatore
Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #39 il: Sabato 20 Ottobre 2007, 10:35:39 »
Perdonami, forse mi sono spiegato male. Quando parlo di risalto, intendo dire che io appena entrato nel sito, per "paragonarmi" forse sbagliando, di primo impatto andavo a leggere le poesie di quei personaggi che ne avevano sulle spalle tantissime, per questo parlo di risalto. Col tempo ho imparato a leggere anche le altre. Personalmente ho visto che le mie poesie sono state lette sia da veterani che non, dall'inizio. E' chiaro che 1717 iscritti non possano essere tutti allo stesso pari. Su questo però non si può dare colpa alla redazione, almeno credo. Il salto di qualità che chiede Lorenzo spero sia basato anche su altre cose.
Tu per esempio non mi sembra abbia commentato mai una mia poesia no?? io altrettanto, ciò non vuol dire che non le abbiamo lette. Probabilmente i nostri pensieri sull'argomento non erano uguali, o non sono scaturite le emozioni che credeva l'altro.

ed io ti credo...
forse all'inizio tutti, o la maggior parte fanno cosi...
ma poi ci si adegua ad un ambiente che come dice Tiziana è più sull'autore che sulla poesia...
e si diventa "arrivati" e leggere non serve più...
quando ci si è fatto conoscere, e si è creato lo stuolo di amici...si coltica silo quell'orto...e si cade
nell'ipocrisia...
Tiziana è da tre anni che è qua..io proprio in questi giorni ne faccio due...
e ne ho viste di questa "curve comportamentali"...




Lorenzo De Vanne

  • Visitatore
Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #40 il: Sabato 20 Ottobre 2007, 10:42:46 »
Lorenzo, so perfettamente che vuoi dire... il problema è che non si possono presentare idee di cultura e libertà con una premessa da santa inquisizione...;)

come al solito la tua lettura è parziale e prevenuta...
a me il tuo "volesome bene" mette paura...invece..
la santa inquisizione l'ha sempre fatta "il potere"..mentre chi fa parte del popolo...ha tipi come Masaniello, Giordano Bruno e tanti altri...hanno sempre fatto una brutta fine...
però hanno parlato...
ripassati la storia...
nella vita arriva sempre il momento di dovere decidere da quale parte si stia...
forse conoscendo la tua grande caratteristica di organizzatrice, sarebbe ora che anche tu cominciassi a dare delle proposte, invece di stare così sulla nuvola del "volesome bene"...(scusa la ripetizione)

Lorenzo De Vanne

  • Visitatore
Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #41 il: Sabato 20 Ottobre 2007, 10:50:40 »
La Poesia non va alla deriva Titty, (e tu ne sei un'inesauribile fonte per fortuna nostra)...come non ci va il sito, anzi mi sembra in ottima forma :)
Nulla ci vieta di fare una sezione 'scolastica' della poesia, per chi è interessato ad un metodo...
........
.....
Ma a me e credo anche ad altri il sito piace molto proprio perchè si divide in classi diverse e diversificate, nelle quali ognuno trova interesse alla partecipazione, anche nelle discussioni di 'filosofia spicciola'...
Un abbraccio
Cri




non sembrava fino alla discussione di qualche settimana fa...anzi...


quello che dici...andrebbe bene...
ma il problema del sito che tu non vuoi vedere, se non la diversificazione che ti interessa, o il tuo orto da coltivare, è che invece si legge poco e si commenta meno..
e sai perchè...
perchè si viene qui...si getta una poesia nella bacheca...(archivio)
si legge qualche (4-5)  poesia di autore amico, si commenta altrettanto, si fa un giretto nel forum per salutare gli amici, un pvt...e via (sono parole tue di qualche post fa)...via al lavoro...alla vita...verso altri siti....

è così che che deve andare?
è questa la natura del sito?

basta saperlo....



Offline Paolo Ursaia

Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #42 il: Sabato 20 Ottobre 2007, 11:16:49 »
Caro Lorenzo, ti ringrazio per averci dato "materiale" su cui pensare e meditare. Questo era quello che cercavo. Il resto, sono chiacchiere inutili. La polemica sterile non serve. Insultarsi non è parte di questo sito. Far proposte serie e circostanziate, che siano condivise o meno, lo è. Ciao ed a presto.
Cunctando restituit

Offline Zima

Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #43 il: Sabato 20 Ottobre 2007, 11:30:39 »
vorrei rispondere velocemente, come autrice e non come redattrice, per quanto le due cose in questo momento si concatenino rendendomi più aperta a comprendere le difficoltà che un redattore deve affrontare ogni giorno, a partire dalle poesie da leggere, respingere perchè zeppe di errori ortografici, valutare, fino alle spiegazioni da dare agli altri autori riguardo malfunzionamenti o decisioni...oltre ovviamente l lavoro di gruppo che è sempre abbastanza complicato.

troppe poesie, poche letture, pochi commenti...

vero, tutto vero! lo dico da sempre...

cosa si deve fare? qui non c'è una politica del terrore, ma senza qualche piccola banalissima regola che stabilisca ad esempio che un saluto va nella bacheca, non si verrà mai a creare una cultura del commento.
quando poi vedo che si lanciano iniziative che subito abortiscono perchè chi è presente nel sito come Autore non ha voglia di collaboorare, allora mi demoralizzo così come si demoralizzano tutti quei pochi che vorrebbero imparare leggendo e commentando ma anche avendo consigli e suggerimenti da chi ritiene sia più bravo!

esempio: se qualcuno mi dice che la mia poesia abbonda di immagini troppo banali, io ne prendo atto, non mi offendo, ma cerco di capire come e dove...la prossima volta cercherò di essere meno scontata.
se mi si dice che il mio testo manca di musicalità perchè i versi sono di lunghezze troppo diverse tra loro, allora nella prossima io cercherò di omologare la lunghezza dei versi..etc. etc...

se io apro una discussione su come commentare una poesia e nessuno interviene nemmeno x provarci e mi si dice, invece di cercare e proporre cose nuove, che il commento è puro istinto...allora basta...inutile parlarne, si vede che nessuno ha voglia di fare diversamente!...ma ciò è molto triste!

si legge poco? vero...ma guarda un po'...le persone che dicono questa cosa, quindi proprio Tiziana e Lorenzo, non leggono quasi nulla e non commentano se non i propri amici...io leggo molto e queste cose sono palesi...perchè invece di accusare, queste persone non si mettono a leggere? e perchè non commentano? a me farebbero piacere dei consigli da così illustri menti (senza ironia) così come a molti!
cominciamo noi che ci accorgiamo che le cose non vanno a cambiarle...altri ci seguiranno!
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

Offline Paolo Ursaia

Re: e allora?...che facciamo?
« Risposta #44 il: Sabato 20 Ottobre 2007, 11:39:54 »
 a me farebbero piacere dei consigli da così illustri menti (senza ironia) così come a molti!
cominciamo noi che ci accorgiamo che le cose non vanno a cambiarle...altri ci seguiranno!
[/quote]


  Estrapolo dal tuo intervento che mi trova INTEGRALMENTE d'accordo, quello che penso sia il succo, utile per divenire (in meglio)...consigli, proposte. Questo serve. Le polemiche, simpatiche, interessanti, divertenti perfino, non servono a questo. Grande Zima ;)
Cunctando restituit