Siamo anime in cerca d'autore, con una vaga percezione di noi stesse, sballottate tra i vari appigli emozionali e spirituali, agganciate a quelli che ci offrono più serenità e garanzie.
Abbiamo bisogno di un centro, di una base per fermare la trottola interna.
All'inizio, quando l'uomo iniziò il forte raziocinio individuale, staccando la sua consapevolezza da quella del gruppo, non c'erano dogmi o punizioni, se non quelle inflitte dalla natura come conseguenza del proprio agire.
E la natura emotiva degli ominidi offriva il resto delle regole naturali...
Se rubava il cibo ad un'altro ominide, molto probabilmente veniva ucciso...e non è che la cosa sia cambiata poi molto
Sai cosa saremmo, Paolo? Esattamente quello che siamo, arriveremmo proprio qui, a questo punto. Quindi non si tratta di ritornare indietro o di andare avanti, si tratta semplicemente di rendersi conto che abbiamo bisogno di tutto, ma proprio tutto quello che ci circonda e che siamo stati in grado di creare o di subire per riuscire a gestire al meglio la spiccata individualità raziocinante che possediamo.
Certo, molti veli dobbiamo avere il coraggio di toglierli, ma non tanto per gli altri, quanto per noi stessi che continuiamo a nasconderci dietro molti alibi che ci offrono una illusoria sicurezza. Ma per ognuno la sicurezza ha un valore diverso, ognuno di noi è un mondo a parte, con il proprio percorso, non c'è una ricetta valida per tutti.
Ma in generale questo è l'uomo:
colui che cerca di capirci qualcosa