Autore Topic: Poesia...tremendo vortice?  (Letto 4036 volte)

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Offline Marco Casini Marcoforever

Re: Poesia...tremendo vortice?
« Risposta #15 il: Mercoledì 25 Giugno 2008, 19:45:21 »
Penso che se aprissimo un argomento di discussione sul concetto di "normale" riferito agli esseri umani, non troveremmo mai la fine del dibattere.
Credo che ogni Arte sia travolgente se riesce veramente a scavarci dentro ed a far emergere le nostre potenzialità espressive. :)

Giustissimo Arte è tutto quello che incide l'anima sulle armoniche del nostro sentire...
Una lama nel petto che sanguina amore...

Offline Monster

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Re: Poesia...tremendo vortice?
« Risposta #16 il: Giovedì 26 Giugno 2008, 10:58:16 »
..leggo, di rado...
...osservo nel contesto di un discorso qualsiasi due o tre parole che mi affascinano.....le rubo (di fatto le scrivo su un foglio di carta)....poi costruisco su di esse le "mie parole..le mie frasi..etc.".... come se fossero delle escrescenze indesiderate su una pelle sana..... nasce qualcosa che gli altri chiamano poesia, ma che io, in fondo in fondo, non percepisco come tale..
che orrore!
la mia poesia (per me) è solo una "mostruosità interiore"!!

Offline Sam

Re: Poesia...tremendo vortice?
« Risposta #17 il: Giovedì 26 Giugno 2008, 22:18:23 »
la poesia come ogni arte nasce dal dolore e dalla sofferenza non ho mai trovao nelle mie letture poesie che parlassero di gioia e felicità e fosserò anche belle e appassionate, travolgenti... lo stesso vale per la musica e la pittura.......pensate alla stessa cucina....piu si soffre piu si mangia piu si sperimentano cose nuove.....credo che per questo la poesia sia un tremendo vortice perchè la felicità non sa essere forte come il dolore....da qui le persone normali non scrivono poesie...non perchè non ne siano capaci ma perchè sono banalmente felici.
ovviamente questo è il mio modesto parere.
un beso

Offline Monster

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Re: Poesia...tremendo vortice?
« Risposta #18 il: Venerdì 27 Giugno 2008, 10:15:48 »
allora è come sostengo io..
...il paradiso altro non è che il luogo degli insensati..
..i poeti sono e rimangono nel loro inferno esistenziale (di belle e/o fatue parole)...senza nessuna possibilità di riscatto!!
sigh!

Offline Phersu

Re: Poesia...tremendo vortice?
« Risposta #19 il: Venerdì 27 Giugno 2008, 19:04:11 »
Mah, secondo me dipende con quale ottica si leggono le poesie, faccio un esempio: prendiamo Leopardi, ne "Il pensiero dominante" io vi ho colto la gioia d'Amore ed in alcune operette vi è una sottile ed allegra ironia, quindi direi che tanto in prosa come in poesia, non è il dolore l'unico stimolo allo scrivere, ma vi è anche la gioia che ci porta ad esternare i sentimenti, non è detto che se uno è felice non possa esprimere il suo stato d'animo in versi, per fortuna noi esseri umani siamo un universo di "diversità".

Offline Sam

Re: Poesia...tremendo vortice?
« Risposta #20 il: Venerdì 4 Luglio 2008, 16:17:18 »
è vero quello che dici  siamo tutti diversi....e meno male, il mondo sarebbe proprio perso se fossero tutti come me....però io vorrei porre l'attenzione sugli artisti e trovami un artista detto tale che possa definirsi felice...gli artisti traggono ispirazione dal tormento e infatti loro si pongono domande che per altri sono inutili, e in effetti per il quieto vivere da dove vengo e dove vado serve ben a poco se non a toglierti il sonno e farti passare le notti a scrivere dipingere comporre e suonare....il sor leopardi detto anche giacomino lo storpio, o gobbino come lo chiamo io, quando ha capito, e se ne è reso conto presto confinato nella sua biblioteca, che siamo niente davanti all'immenso s' è afflitto talmente tanto da passare da un pessimismo all'altro....parliamo di mozart o chi come lui trovatemi una biografia dove si accenni alla loro felicità....e van gogh si tagliava un orecchio da quanto era sereno....l'altro storpio quello della pittura intendo dipingeva prostitute perchè sicuramente aveva autostima e felicità......se sei felice a parer mio non hai bisogno di logorarti l'anima dietro l'arte al massimo trovi che le statue greche rappresentavano gli scamarcio di allora....l'anima il piu delle volte grida di dolore, chissà perchè è cosi difficile sentirla ridere...un beso
« Ultima modifica: Venerdì 4 Luglio 2008, 22:05:32 da Marina Como »

Offline Silvia Po

Re: Poesia...tremendo vortice?
« Risposta #21 il: Venerdì 4 Luglio 2008, 18:13:47 »
 ???

Non so se quella al dolore sia una predisposizione all'arte. Certo ha delle origini concrete, nel fertile terreno in cui  si infossano le radici familiari: perchè Tozzi e Kafka scrivono d'angoscia? Perchè Pirandello si sente inetto e Saba ancora peggio? In realtà sono molte le cause, oltre alla formazione dell'io nella prima scuola di socializzazione quale è la famiglia...le tragedie o le immobilità storiche, l'ambiente culturale, le letture...
Cambia da io a io il modo di esprimersi.
Più che un male di vivere preconfezionato, preferisco associare all'arte una particolare sensibilità in grado di amplificare le percezioni esteriori nella cassa di risonanza dell'io , permettendone una rielaborazione artistica.
« Ultima modifica: Venerdì 4 Luglio 2008, 18:17:04 da Silvia Po »
Siamo fatti di libri e di amici- Daniel Pennac

Offline Marina Como

Re: Poesia...tremendo vortice?
« Risposta #22 il: Venerdì 4 Luglio 2008, 22:07:33 »
???

Cambia da io a io il modo di esprimersi.
Più che un male di vivere preconfezionato, preferisco associare all'arte una particolare sensibilità in grado di amplificare le percezioni esteriori nella cassa di risonanza dell'io , permettendone una rielaborazione artistica.
wow! Ti posso citare? Ghe me piase assai tanto 'sta definizione.
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline Sam

Re: Poesia...tremendo vortice?
« Risposta #23 il: Venerdì 4 Luglio 2008, 22:39:26 »
ma anche io penso che l'artista sia un essere sensibile, il piu delle volte non adatto a questo mondo cosi pieno di angoscia.... è per questo che affermo che l'arte nasce dal dolore perchè la felicità quella a cui tutti aspiriamo e che fa muovere il mondo non esiste in vero ma solo nelle nostre menti come disse l'uomo che avrebbe dovuto essere molto felice e che invece viveva malissimo la felicità è il tempo che intercorre tra un dolore e l'altro....cavolo se lo avevano capito loro stessi, gli artisti intendo, che è il dolore la parte principale della nostra vita di cosa mai dovremmo scrivere noi di fiori e farfalle....infondo la ricerca dela felicità nasce da una condizione di assenza di felicità e quando ti rendi conto di cio smetti di essere felice del tutto ma per rendertene conto, e cio chiude la mia divagazione parafilosofica sulla felicità, devi essere assai sensibile perchè se no ti accontenteresti di una spiaggia e del sole per essere felice e l'artista invece sta bene solo quando male......cioè quando da libero sfogo al dolore creando arte....ovvio questo è il mio cinico pensiero....un beso sam

Offline Marina Como

Re: Poesia...tremendo vortice?
« Risposta #24 il: Sabato 5 Luglio 2008, 00:43:34 »
 ;D Come a volte si piange dalla gioia, a volte si grida, si ride e sorride o si scrivono poesia dalla felicità. O Se proprio non vogliamo chiamarla felicità chiamiamola pure contentezza, gioia, allegria... altrimenti perchè tutti a scrivere anche di amori corrisposti, di figli appena nati, ecc... ecc...? Certo è uno stato d'animo, e come tutti gli stati, (Italia a parte hihihihi scusate, battutaccia) cambiano, passano, muoiono, finiscono... sono appartenenti all'umano ed all'evolversi al morire, finire, schiattare, crepare... misachemilascioandareunpo'troppo... delle cose. Ma l'eco rimane, l'arte rimane, resta, imperitura, imperterritasevolete... ecc... ecc...
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

mistral

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Re: Poesia...tremendo vortice?
« Risposta #25 il: Sabato 5 Luglio 2008, 10:49:05 »
ma anche io penso che l'artista sia un essere sensibile, il piu delle volte non adatto a questo mondo cosi pieno di angoscia.... è per questo che affermo che l'arte nasce dal dolore perchè la felicità quella a cui tutti aspiriamo e che fa muovere il mondo non esiste in vero ma solo nelle nostre menti come disse l'uomo che avrebbe dovuto essere molto felice e che invece viveva malissimo la felicità è il tempo che intercorre tra un dolore e l'altro....cavolo se lo avevano capito loro stessi, gli artisti intendo, che è il dolore la parte principale della nostra vita di cosa mai dovremmo scrivere noi di fiori e farfalle....infondo la ricerca dela felicità nasce da una condizione di assenza di felicità e quando ti rendi conto di cio smetti di essere felice del tutto ma per rendertene conto, e cio chiude la mia divagazione parafilosofica sulla felicità, devi essere assai sensibile perchè se no ti accontenteresti di una spiaggia e del sole per essere felice e l'artista invece sta bene solo quando male......cioè quando da libero sfogo al dolore creando arte....ovvio questo è il mio cinico pensiero....un beso sam
Ma perchè chi scrive poesie deve essere sempre sfigato? Non potrebbe essere solo un "cronista di mondi visibili ed invisibili" a prescindere se è felice o no. Io sono felice . Forse la poesia non è più letta da molti, proprio perchè la maggior parte si somiglia ed è , qualche volta da suicidio (anche io scrivo a volte così). Forse dovremmo scrivere anche per divertirci e godere del dono che abbiamo ricevuto...

Offline Sam

Re: Poesia...tremendo vortice?
« Risposta #26 il: Sabato 5 Luglio 2008, 15:20:17 »
non è una questione di sfiga...ma voi pensate d'avvero che leopardi non sarebbe potuto essere felice contando sul fatto che era il figlio del padrone, figuriamoci silvia se la sarebbe potuta comprare ma la sua stessa sensibilità, quella che fa di lui un vero artista e non uno scritto di poesiucole, gli mostrava ogni giorno la sua condizione misera e lo obbligava ha chiedersi il perchè....se non hai mai sofferto ma quella sofferenza insormontabile che ti striscia sulla pella e si insinua nelle vene tanto da drogarti, quella sofferenza che ti batte in testa e ti rende smanioso quasi psicotico allora non conoscerai l'arte semplicemente perchè l'arte è la comprensione della magnificienza del particolare e se sei felice, costantemente allegro, se non ti disperi per la tua condizione se la vita non ti ha sottoposto a prove dure da farti chiedere perchè piu e piu volte non puoi accorgerti dell'erotismo di un fiore che sboccia oppure del romantico perdersi di un senzatetto, la sensibilità non è una dote che tutti hanno ma quando hai questa sventura tutto diventa terribilmente doloroso, afllizione e costrizione della mancanza......... infondo la sfiga centra perchè se hai la sfiga di avere un animo da artista la tua vita non sarà mai serena, e sarai completo solo rinchiuso nella tua arte.....o io purtroppo la penso cosi, per fortuna nascono 10 artisti per generazione.......ps: siete veramente fantastici, è magnifico parlare con voi

mistral

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Re: Poesia...tremendo vortice?
« Risposta #27 il: Sabato 5 Luglio 2008, 21:02:48 »
non è una questione di sfiga...ma voi pensate d'avvero che leopardi non sarebbe potuto essere felice contando sul fatto che era il figlio del padrone, figuriamoci silvia se la sarebbe potuta comprare ma la sua stessa sensibilità, quella che fa di lui un vero artista e non uno scritto di poesiucole, gli mostrava ogni giorno la sua condizione misera e lo obbligava ha chiedersi il perchè....se non hai mai sofferto ma quella sofferenza insormontabile che ti striscia sulla pella e si insinua nelle vene tanto da drogarti, quella sofferenza che ti batte in testa e ti rende smanioso quasi psicotico allora non conoscerai l'arte semplicemente perchè l'arte è la comprensione della magnificienza del particolare e se sei felice, costantemente allegro, se non ti disperi per la tua condizione se la vita non ti ha sottoposto a prove dure da farti chiedere perchè piu e piu volte non puoi accorgerti dell'erotismo di un fiore che sboccia oppure del romantico perdersi di un senzatetto, la sensibilità non è una dote che tutti hanno ma quando hai questa sventura tutto diventa terribilmente doloroso, afllizione e costrizione della mancanza......... infondo la sfiga centra perchè se hai la sfiga di avere un animo da artista la tua vita non sarà mai serena, e sarai completo solo rinchiuso nella tua arte.....o io purtroppo la penso cosi, per fortuna nascono 10 artisti per generazione.......ps: siete veramente fantastici, è magnifico parlare con voi
Io credo di essere,almeno un pelo , artista, sono d'accordo con il fatto di avere una maggiore sensibilità  rispetto agli altri, ma questa ci dovrebbe dare la forza per dare voce a chi non la ha, per guardare il mondo come molti hanno smesso di vedere, e fare aprire gli occhi al meraviglioso che c'è attorno. Sono d'accordo , c'è anche il dolore ma alla fine anche quello fa parte della vita, bisogna accettare le due cose e trattarle nella medesima maniera. Godi il dono che hai ricevuto sei meno sfigato di tanti alri che vivono la vita con i paraocchi di un somaro.
Ciao

Offline Silvia Po

Re: Poesia...tremendo vortice?
« Risposta #28 il: Domenica 6 Luglio 2008, 00:50:41 »
Perchè fare dell'arte la figlia di una schiatta di depressi? Ce ne sono, come no! :'(
 Ma se proprio un colpevole si vuole trovare, perchè non cercarlo nel processo della riflessione- che per forza di cose arriva a insabbiare lo scrittore-, insomma nello strappo nel cielo di carta? :-\
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