Autore Topic: Credo...perciò vedo.  (Letto 15803 volte)

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Offline Marina Como

Re: Credo...perciò vedo.
« Risposta #15 il: Lunedì 8 Ottobre 2007, 20:05:16 »
no no non ci siamo..
sono perfettemente cosciente sul fatto che il cervello, la psiche etc. se ne andranno insieme alla carne...
l'anima la vedo alla Arthur Koestler...
se fossi il Creatore sarei proprio scellerato nell'aver consentito l'esplicarsi di tali vite (anime) per poi distruggerele in "toto" nella fornace di una eternità banale e indistinta...così senza uno scopo successivo!!
considerato poi che "nulla si crea nulla si distrugge" forse non vale solo per la materia e l'energia..   hi hi hi!!   o no?

da radagast
Non credo assolutamente che tutto ciò che riguardi nell'insieme l'uomo sia riconducibile al cervello e basta, e anche se fosse, forse tu nn sai che noi usiamo circa il dieci per cento le nostre potenzialità mentali,
una legge della natura è anche l'entropia. ovvero la tendenza ad impiegare il minimo per ottenere uno scopo:
ed allora, perchè abbiamo così poco cervello se non lo usiamo? forse invece lo usiamo ma abbiamo solo scoperto 5 sensi per accorgercene!
non potrebbe?
a parte il mio caso che ne uso mooolto di meno! e quel poco che uso...hehhehehhe!

per chiudere: è a mio avviso molto più facile non credere, e pensare male della chiesa e degli evangelisti, o non pensare affatto, che avere una fervente fede...

non credo sia più facile non credere... ma nessuno pensa male di coloro che credono... almeno non certo io! e non vorrei che qualche credente pensasse male,e coloro che solo perchè non credono in un dio qualsiasi debbano snobbare i credenti!... e... neanche essere sminuiti nel nostro non credere classico, è fede pure quella!
rispetto, per prima cosa. (e ne intitolai una poesia, sul rispetto in questo campo!)
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Radagast

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Re: Credo...perciò vedo.
« Risposta #16 il: Lunedì 8 Ottobre 2007, 21:07:02 »


per chiudere: è a mio avviso molto più facile non credere, e pensare male della chiesa e degli evangelisti, o non pensare affatto, che avere una fervente fede...

non credo sia più facile non credere... ma nessuno pensa male di coloro che credono... almeno non certo io! e non vorrei che qualche credente pensasse male,e coloro che solo perchè non credono in un dio qualsiasi debbano snobbare i credenti!... e... neanche essere sminuiti nel nostro non credere classico, è fede pure quella!
rispetto, per prima cosa. (e ne intitolai una poesia, sul rispetto in questo campo!)
[/quote]




Il rispetto ci sarà sempre  ;)

khay

  • Visitatore
Re: Credo...perciò vedo.
« Risposta #17 il: Lunedì 8 Ottobre 2007, 21:10:24 »
Crediamo...che avere fede sia meglio...troviamo ovunque manifestazioni e prove che ci dimostrano che siamo nel giusto.

Crediamo
...che non avere fede sia meglio...troviamo ovunque manifestazioni e prove che ci dimostrano che siamo nel giusto.

Questo è il punto.

Che a nessuno sia dato di credere (  ;) ) che la sua sia la posizione migliore.

Siamo semplicemente bravi a costruirci delle fissazioni e a viverci dentro, qualsiasi esse siano.... il mondo dello spirito ( che è una neutrale dimensione interna di tutti e non appannaggio esclusivo dei credenti ) ci viene sempre incontro, sia così che pomì.

E' molto ma molto più semplice di quello che 'crediamo'.

Offline Marco Casini Marcoforever

Re: Credo...perciò vedo.
« Risposta #18 il: Lunedì 8 Ottobre 2007, 21:44:00 »

l'anima la vedo alla Arthur Koestler...
il famoso fantasma dentro la macchina...
una sorta di matrice ideale auto-organizzata e auto-organizzante che si arricchisce (come un contenitore) delle nostre azioni (sia cattive che buone) e dei nostri pensieri...etc. lungo l'arco di una intera vita...
e quindi si modifica..procede..va oltre se stessa..etc..

Su questo sono perfettamente d'accordo l'anima la vedo come un qualcosa di immortale e rigenerativo che ad ogni percorso si arricchisce o si ossida a secondo della strada seguita. Del resto questo si ritrova in molte culture


e inoltre.............possibile che Gesù Cristo sia morto in croce da duemila anni e noi dopo migliaia di miracoli e prove documentate dagli scettici e gli agnostici più incalliti, siamo ancora qui a discutere o meno sull'esistenza di Dio?????????


Non amo parlare di religione nei forum comunque :

Nel Mondo

Cristiani(*) 1.999.563.838  33,0% 
(*)di cui:
Cattolici 1.057.328.093  17,5%
Protestanti 342.001.605  5,6%
Ortodossi 215.128.717  3,6%
Anglicani 79.649.642 1,3%
Altri 305.455.781  5,0%

Musulmani(**) 1.188.242.789  19,6%
(**)di cui:
Sunniti 1.002.542.801 16,3%
Sciiti 170.100.000 2,8%
Altri 15.599.988 0,2%

Atei e non religiosi 918.248.462  15,2%
Induisti 549.583.323  9,1%
Seguaci delle religioni cinesi 384.806.732  6,4%
Buddhisti 359.981.757  5,9%
Seguaci delle religioni etniche 228.366.515  3,8%
Seguaci delle nuove religioni 102.356.297  1,7%
Sikh 23.258.412  0,4%
Ebrei 14.434.039  0,2%
Seguaci dello spiritismo 12.333.735  0,2%
Altri 273.873.101  4,5%
 
TOTALE 6.055.049.000  100,0%
     
Sono circa il 67% della popolazione mondiale quelli che dici tu...

Citando il tanto caro al mio sentire Guglielmo di Occam, non vi è motivo alcuno per complicare ciò che è semplice

Una lama nel petto che sanguina amore...

Radagast

  • Visitatore
Re: Credo...perciò vedo.
« Risposta #19 il: Lunedì 8 Ottobre 2007, 22:50:59 »
Su questo sono perfettamente d'accordo l'anima la vedo come un qualcosa di immortale e rigenerativo che ad ogni percorso si arricchisce o si ossida a secondo della strada seguita. Del resto questo si ritrova in molte culture

Non amo parlare di religione nei forum comunque :

Nel Mondo

Cristiani(*) 1.999.563.838  33,0% 
(*)di cui:
Cattolici 1.057.328.093  17,5%
Protestanti 342.001.605  5,6%
Ortodossi 215.128.717  3,6%
Anglicani 79.649.642 1,3%
Altri 305.455.781  5,0%

Musulmani(**) 1.188.242.789  19,6%
(**)di cui:
Sunniti 1.002.542.801 16,3%
Sciiti 170.100.000 2,8%
Altri 15.599.988 0,2%

Atei e non religiosi 918.248.462  15,2%
Induisti 549.583.323  9,1%
Seguaci delle religioni cinesi 384.806.732  6,4%
Buddhisti 359.981.757  5,9%
Seguaci delle religioni etniche 228.366.515  3,8%
Seguaci delle nuove religioni 102.356.297  1,7%
Sikh 23.258.412  0,4%
Ebrei 14.434.039  0,2%
Seguaci dello spiritismo 12.333.735  0,2%
Altri 273.873.101  4,5%
 
TOTALE 6.055.049.000  100,0%
     
Sono circa il 67% della popolazione mondiale quelli che dici tu...

Citando il tanto caro al mio sentire Guglielmo di Occam, non vi è motivo alcuno per complicare ciò che è semplice





Non sono solito fare polemica, e non intendo farla in questa sede, quindi, io ho dato la mia...e sono stato frainteso per l'ennesima volta.... quindi...credo che una coscienziosa riflessione valga più di mille parole dette là e buttate per fare polemica...

Offline Marco Casini Marcoforever

Re: Credo...perciò vedo.
« Risposta #20 il: Lunedì 8 Ottobre 2007, 23:58:43 »


Non sono solito fare polemica, e non intendo farla in questa sede, quindi, io ho dato la mia...e sono stato frainteso per l'ennesima volta.... quindi...credo che una coscienziosa riflessione valga più di mille parole dette là e buttate per fare polemica...

No Francesco tranquillo, nessuna polemica solo dati statisci: Purtroppo non esiste un unica idea universale ed è bene ogni tanto avere una panoramica che illustri la situazione, d'altro canto tu pensa quanto siamo piccoli davanti all'universo.  :)

Una lama nel petto che sanguina amore...

Offline Paolo Ursaia

Re: Credo...perciò vedo.
« Risposta #21 il: Martedì 9 Ottobre 2007, 13:02:59 »
(Chi crede ha principalmente due motivi: il primo è il bombardamento che si ha fin da piccoli che ci abitua al fatto che credere sia normale, giusto, e sacrosanto e il secondo (e più forte) è il bisogno di credere come motore di speranza della vita.)  Paolo Borlandi





[/quote]

 Veramente, caro Paolo, la mia fede è il frutto di un ragionamento quotidiano, partito dal rifiuto della religione pappagallesca imparata da piccolo, passando per l'epoca del vuoto, dei dubbi; poi, attraverso l'esperienza quotidiana lavorativa, il confronto quotidiano con la morte, con i momenti estremi e duri della vita...beh, la mia fede è ben diversa da quella della "prima comunione", cui tu alludi, e che in me era andata in crisi al liceo. E non è nemmeno un giochino utile per mettere in movimento il motore della speranza. La mia fede, e ribadisco, mia, quindi non esportabile, nè proponibile ad altri come modello di niente, è un evento intimo, metro di me, della mia vita, del mio modo di vivere. Oserei dire, la mia fede è un metodo. Tutto qui. Ciao!
Cunctando restituit

Radagast

  • Visitatore
Re: Credo...perciò vedo.
« Risposta #22 il: Martedì 9 Ottobre 2007, 14:12:11 »
Citazione
E mi infastidisce ancora di più quando vedo persone talmente convinte che non vedono quale è la realtà dei fatti perchè alcuni hanno loro sapientemente costruito una realtà che non esiste.
I miei moniti sono questi. Non fatevi ingannare da persone che sembrano rivestire ruoli elevati, che sembrano dire cose sensate ma che alla fine pensano solo ai loro bisogni, a volte opposti a quelli del "buon cristiano". Ossia togliamoci la pelle di salame dagli occhi. Ma vedo che alla fine è una questione di orgoglio e pochi sanno essere così umili da dire: "cavoli sai che avevi ragione? ho fatto un paio di ragionamenti ed in effetti è proprio così, ci prendono in giro da generazioni e noi non siamo mai stati capaci di capirlo!"


Innanzitutto nessuno, nemmeno il più acuto degli scienziati ha dimostrato la non esistenza di Dio......anzi, voglio citare Einstein.....

  "Chi non ammette l'insondabile mistero non può essere neanche uno scienziato.

e soprattutto: "Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna."

ahahahaha ;D


Detto questo, devo esprimere tutta la mia tristezza di fronte alla più totale rassegnazione e alla "superba ignavia" fin qui letta....

voglio ricordare che siamo poeti, non sicari.....

e allora, poetiamo e non macelliamo con ipotesi non assolute il cuore di chi non la pensa come noi....

per quanto riguarda la chiesa.....ragazzi.....andiamo , siamo alle solite, mi sembra di parlare con coetanei.....

la Chiesa è fatta di uomini.....non di dei.....

anche il più fervente credente è scettico quando si parla di Chiesa e di tutte le sue ingiustizie....

« Ultima modifica: Martedì 9 Ottobre 2007, 14:38:02 da Francesco Lubrano Radagast »

Offline Paolo Ursaia

Re: Credo...perciò vedo.
« Risposta #23 il: Martedì 9 Ottobre 2007, 17:57:30 »
A volte si tende a pensare all'Ateo o all'Agnostico come un indiavolato, intento solo a sputare veleno sulla religione, sulla chiesa, e via discorrendo. Ma non è così. Occorre avere una dimensione obiettiva, sentire tutte le campane prima di stilare o abbozzare un giudizio, farsi delle idee proprie.
Quello che più mi infastidisce è il farsi plagiare dalla moltitudine, andare dietro al gregge senza porsi delle domande doverose, senza sapere dove si sta andando, senza parlare delle frodi che a volte stanno sotto ai bei discorsi di bontà e amore. E mi infastidisce ancora di più quando vedo persone talmente convinte che non vedono quale è la realtà dei fatti perchè alcuni hanno loro sapientemente costruito una realtà che non esiste.
I miei moniti sono questi. Non fatevi ingannare da persone che sembrano rivestire ruoli elevati, che sembrano dire cose sensate ma che alla fine pensano solo ai loro bisogni, a volte opposti a quelli del "buon cristiano". Ossia togliamoci la pelle di salame dagli occhi. Ma vedo che alla fine è una questione di orgoglio e pochi sanno essere così umili da dire: "cavoli sai che avevi ragione? ho fatto un paio di ragionamenti ed in effetti è proprio così, ci prendono in giro da generazioni e noi non siamo mai stati capaci di capirlo!"


   Non c'è dubbio che la storia delle religioni si identifichi spesso e volentieri con la storia dei soprusi di un gruppo dominante; questo avviene da sempre, dalle prime forme di religione animiste, alle grandi religioni monoteistiche. Per un Giovanni Paolo II, poi, ci sono stati 100 Papa Borgia;
per questo concordo anche con la tua impostazione: leviamoci il paraocchi: nel campo religioso, politico, scientifico. Poi, fatto questo...viva la libertà! Trovo molto più etico l'ateo convinto che si impegna nel sociale che il cattolico (sedicente) praticante, che se ne frega del vicino di casa.
         Con stima, ti saluto.
Cunctando restituit

Offline Paolo Ursaia

Re: Credo...perciò vedo.
« Risposta #24 il: Mercoledì 10 Ottobre 2007, 11:27:55 »
Bravo hai centrato il punto. Diciamocelo chiaramente, l'etichetta a volte è un buon paravento, l'abito fa il monaco è proprio il caso di dire. Basta vedere una persona che va a messa alla domenica affinché la massa lo giudichi positivamente, poi se va a casa, non è un buon padre, picchia la moglie e si comporta in modo scorretto chissenefrega, l'importante è che vada a messa.
Questo è l'errore che più di frequente si commette. Il falso moralismo credo che sia il più grande parassita della società. Si giudica sommariamente, non si pensa perchè è difficile ed oneroso.
Ma la cosa secondo me più appagante è credere ad una moralità che si autogenera, in linea con la società e con le persone, ove trova posto anche il volontariato, l'aiuto a chi ha meno di noi, a chi è in difficoltà, e questo non perchè lo impongono i dogmi ma perchè si è capito che bisogna puntare al bene della società e non al bene prettamente personale, anche se l'egoismo è duro a morire. Perchè si è capito che se la società cresce con questi principi prima o poi anche a noi toccano dei privilegi e tutti insieme si cresce meglio e più liberi, più sicuri, più garantiti e alla fine più sereni.


 L'etichetta E' sicuramente un paravento...
 Ti parlerò di un'utopia, che comprendo essere utopia, per carità...quello delle REGOLE condivise...noterai che non parlo di regole MORALI, ma di regole.
 Tu parli di una moralità che si autogenera...questo porta a cose buone, ed altre su cui ho dubbi furenti. Presso alcune tribù berbere, l'uomo, per essere uomo, deve aver auuciso almeno due simili; presso alcune popolazioni africane, l'infibulazione è il segno del passaggio dall'età dell'infanzia. all'età adulat...e così via. Allora, è qui che esce la mia utopia...una serie di regole minime, condivise da tutti, basate non sul luogo, sul tempo, sui costumi...ma sull'uomo in quanto tale.
  Utopia, lo capisco...
Cunctando restituit

Offline Monster

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Re: Credo...perciò vedo.
« Risposta #25 il: Mercoledì 10 Ottobre 2007, 13:01:41 »
la civiltà procede sempre in avanti, sull'inciviltà precedente (fatta di milioni di morti ammazzati e varie)!!
non è un riferimento!!

khay

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Re: Credo...perciò vedo.
« Risposta #26 il: Mercoledì 10 Ottobre 2007, 20:18:23 »
...una serie di regole minime, condivise da tutti, basate non sul luogo, sul tempo, sui costumi...ma sull'uomo in quanto tale.

L'uomo di cui abbiamo percezione è  mente...ed è saldamente ancorato al luogo, al tempo, ai costumi....è inscindibile da questo....perfino in questa discussione si sta discutendo  fin dove la nostra mente è riuscita ad arrivare...
Quindi è tutto realtivo...anche le regole...
E il grado di civiltà va di pari passo con l'apertura mentale e la comprensione olistica dell'uomo e del suo raggio d'azione, il mondo...
Questa vedo come utopia, non il fatto di desiderare delle regole generali di civiltà condivise bene o male da tutti, quanto il pensare che l'uomo sia un processo finito mentre è sempre in evoluzione, attore e regista di quello stesso film che lo fa espandere di mente e di cuore....alla scoperta di se stesso.
E' molto bella e istruttiva la discussione in questo topic, vi ringrazio :)

khay

  • Visitatore
Re: Credo...perciò vedo.
« Risposta #27 il: Mercoledì 10 Ottobre 2007, 20:21:18 »
la civiltà procede sempre in avanti, sull'inciviltà precedente (fatta di milioni di morti ammazzati e varie)!!
non è un riferimento!!

Vorrei poterti 'credere' ;)

Ma sì, forse hai ragione, in fondo anche un regresso è un progresso di un qualche tipo, alla resa dei conti...

Offline Paolo Ursaia

Re: Credo...perciò vedo.
« Risposta #28 il: Mercoledì 10 Ottobre 2007, 20:54:39 »
L'uomo di cui abbiamo percezione è  mente...ed è saldamente ancorato al luogo, al tempo, ai costumi....è inscindibile da questo....perfino in questa discussione si sta discutendo  fin dove la nostra mente è riuscita ad arrivare...
Quindi è tutto realtivo...anche le regole...
E il grado di civiltà va di pari passo con l'apertura mentale e la comprensione olistica dell'uomo e del suo raggio d'azione, il mondo...
Questa vedo come utopia, non il fatto di desiderare delle regole generali di civiltà condivise bene o male da tutti, quanto il pensare che l'uomo sia un processo finito mentre è sempre in evoluzione, attore e regista di quello stesso film che lo fa espandere di mente e di cuore....alla scoperta di se stesso.
E' molto bella e istruttiva la discussione in questo topic, vi ringrazio :)


 Cara Cristina, ti ripeto, quella che a me piacerebbe, è un'utopia. Mi piacerebbe trovare una serie di "Regole", se vogliamo chiamarle così, talmente condivisibili che prescindano dal tempo, dal luogo, dalla cultura.
 Una sorta di codice genetico comune, basato sul fatto di essere tutti "razza umana"....difficile eh?
Cunctando restituit

khay

  • Visitatore
Re: Credo...perciò vedo.
« Risposta #29 il: Mercoledì 10 Ottobre 2007, 21:02:37 »
Cara Cristina, ti ripeto, quella che a me piacerebbe, è un'utopia. Mi piacerebbe trovare una serie di "Regole", se vogliamo chiamarle così, talmente condivisibili che prescindano dal tempo, dal luogo, dalla cultura.
 Una sorta di codice genetico comune, basato sul fatto di essere tutti "razza umana"....difficile eh?

Condivido completamente, ma per far questo bisognerebbe mettere da parte le varie suddivisioni mentali, i vari credo che ci differenziano gli uni dagli altri  e prendere in considerazione l'unico fattore condivisibile davvero: l'umanità, appunto :)