Autore Topic: Commentiamo una poesia!  (Letto 11323 volte)

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Lorenzo De Vanne

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Re: Commentiamo una poesia!
« Risposta #30 il: Sabato 29 Settembre 2007, 22:00:45 »
la lezione è finita...andiamo in pace!!!

....e ora....

;D VIA AL GIOCO!  ;D

chi vuole prenda una poesia e incominci ad analizzarla a partire dalle proprie impressioni!  ;)


cara Zima, i miei complimenti...un lavoro ben fatto...un senso per riportare all'aspetto culturale la nostra presenza...qui...
un lavoro notevole, ben strutturato...chiarissimo...e utlissimo...

sia per quanto riguarda la metrica...sia per quanto riguarda le fugure retoriche...la prima più utile per scrivere, la seconda per leggere e commentare...
sintesi impeccabile
(unico appunto cara Zima è la sede del tuo post...dovresti metterla nel laboratorio...qui si perde un pò)

e poi proposto in questo momento...è veramente un esempio per dare una svolta alla pigrizia creativa...

GRAZIE Zima...
Lorenzo

Lorenzo De Vanne

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Re: Commentiamo una poesia!
« Risposta #31 il: Sabato 29 Settembre 2007, 22:09:21 »
cara ZIMA ho visto dopo il mio inrevento che avevi aperto una altro post....di delusione...
NO.....

cancella quel post e riprendi questo bel lavoro....

tira dritto....e continua...che è apprezzato invece il tuo lavoro

ciao

Offline Filippo Salvatore Ganci

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  • che le stelle siano con te!
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Re: Commentiamo una poesia!
« Risposta #32 il: Sabato 29 Settembre 2007, 23:48:23 »
Sinestesia
accosta due sfere sensoriali diverse :
Un esempio tratto da:
“Ma per le vie del borgo
dal ribollir de’ tini
va l’aspro odor de i vini           
l’anime a rallegrar.”
 (G. Carducci, San Martino, 5-8).
(sfera gustativa aspro + sfera olfattiva odore)
 altri esempi di sfere sensoriali diverse:
Anafora
è la ripetizione di una parola o di gruppi di parole all'inizio di frasi o di versi successivi, per sottolineare un'immagine o un concetto:
S’ i’ fosse foco, arderè il mondo;
S ‘i’ fosse vento, lo tempestarei;
S ‘i’ fosse acqua, ‘i’ l’annegherei;
S ‘i’ fosse Dio, mandereil en profondo...(etc.)

(“S’i’ fosse foco”, Cecco Angiolieri)
Onomatopea
E’ l’uso di una parola la cui pronuncia assomiglia al suono o al  rumore che si intende riprodurre:

Sciacqua, sciaborda,
 scroscia, schiocca, schianta,
 romba, ride, canta,…
 (G. D’Annunzio, Alcyone, L’onda, vv 63-65)
Ossimoro
accosta nella stessa locuzione alcune  parole  in forte antitesi tra loro:

 corri piano.
oppure:
 tal che mi fece, or quand'egli arde 'l cielo,
tutto tremar d'un amoroso gielo.
(F. Petrarca, Non al suo amante più Diana piacque, vv. 7-8)

innanzitutto grazie per il lavoro fatto!
 ho scoperto questo link: - http://www.letteratour.it/dizio/C00metrica.htm
non so se può essere utile!
Buon lavoro!
jeffe

la mano mia
spinta dall'anima
scrive per te!

Offline Raffaella Picotti

Re: Commentiamo una poesia!
« Risposta #33 il: Domenica 30 Settembre 2007, 08:13:41 »
grazie zi' anche da parte mia ,finalmente si respira aria fresca .solo non demordere ancora grazie raffa
se il troppo stroppia il niente fa male al cuore

Chevalier

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Re: Commentiamo una poesia!
« Risposta #34 il: Domenica 30 Settembre 2007, 15:32:41 »
Si è parlato di metrica, di figure retoriche ecc ma di come commentare un testo non vi è accenno alcuno... e così mi sono andato a fare un giretto in internet per soddisfare la mia e spero la vostra curiosità d'apprendere l'arte del commento... Buona lettura!!!

Primo livello: Lo spettatore

Se vogliamo fermarci al primo livello di lettura, quello che denomineremo dello spettatore, possiamo cominciare a leggere il testo senza alcun obiettivo particolare, soltanto perché ci va di farlo. Al termine della lettura, la prima valutazione che ci viene richiesta è la risposta alla più naturale e spontanea delle domande:
 
- Mi è piaciuta?
 
Soltanto dopo aver risposto a questa domanda, possiamo chiarire a noi stessi quanto l’autore è riuscito a soddisfare le nostre aspettative di lettore.
A questo punto, possiamo riprendere da capo la lettura del testo e cercare di eliminare gli eventuali errori ortografici o di battitura, per poterli segnalare all’autore ed aiutarlo così ad ottenere effettivamente un testo migliore. E questo perché, vale la pena di ricordarlo, fornire elementi utili a migliorare l’opera in esame è, e deve essere sempre, l’obiettivo principale.
Questa analisi deve diventare per il lettore soltanto una linea guida, cioè uno strumento preliminare per formulare poi un proprio giudizio, discorsivo ed articolato sul testo che ha letto.
... segue

Chevalier

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Re: Commentiamo una poesia!
« Risposta #35 il: Domenica 30 Settembre 2007, 15:33:37 »
Secondo livello: Lo scrittore

Se vogliamo portare il nostro livello di lettura ad un livello più alto, dopo aver effettuato una lettura di primo livello, cioè da spettatore, dobbiamo riprendere in mano il testo e rileggerlo con gli occhi di uno scrittore, allo stesso modo un lettore di secondo livello dovrà smontare il testo in esame, scomporlo nei suoi componenti di base, ed analizzare ciascun elemento ed il modo in cui essi vengono composti insieme nel testo. Definiremo quindi questo livello di lettura quello dello scrittore.
Esso è il più utile per tutti coloro che, oltre che lettori, sono anche scrittori, perché è quello che meglio consente di far tesoro della lettura di un testo per migliorare il proprio livello di scrittura.
 
In prima battuta, gli elementi fondamentali in cui va sezionato un testo prima di analizzarlo sono almeno tre:

1)   la trama
2)   Gli ingredienti (cioè i personaggi, il punto di vista, l’ambientazione, il tempo ecc.)
3)   Il linguaggio e lo stile


3) Il linguaggio e lo stile
L'ultimo degli elementi in cui abbiamo scomposto il testo nella nostra analisi è il linguaggio e lo stile. Per questo tipo di esame sarà bene esaminare l'aspetto linguistico, a cominciare da ortografia e sintassi. E' un aspetto molto importante! Dobbiamo concentrarci quindi, anche sugli errori ortografici e sugli errori di battitura. 
Per quanto riguarda la sintassi, il discorso è più difficile. A volte, infatti, l'errore sintattico è voluto dall'autore per rendere un certo modo di parlare altre volte è un vero errore. Tocca al lettore attento distinguere ma, nel dubbio, sarà bene segnalarlo comunque, magari con tanto di punto interrogativo, in modo che sia poi l'autore a decidere sul da farsi, magari ponendo in corsivo o tra virgolette l'errore voluto!
 
Fornire all'autore anche questo genere di impressioni può voler dire aver fatto davvero una buona analisi di secondo livello.

Chevalier

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Re: Commentiamo una poesia!
« Risposta #36 il: Domenica 30 Settembre 2007, 15:35:24 »
Terzo livello: Il critico letterario

Se ci siamo spinti fino a fornire del nostro testo un'analisi di secondo livello, possiamo dire di aver fatto assai di più di quanto non faccia abitualmente un lettore qualsiasi. Spingere ancora oltre la nostra analisi è davvero un lavoro da professionisti. La lettura più approfondita deve essere mirata a "quel" determinato testo che si sta leggendo, ed il critico deve costruirsi la sua strada, trovare la giusta angolazione per penetrare più in profondità.
 
È ovvio che un'analisi di questo tipo è giustificata solo per opere che abbiano lasciato emergere, in un'analisi di secondo livello, un numero di elementi positivi tali da motivare lo sforzo che l'analisi di terzo livello comporta. Un'analisi di questo tipo infatti, non può prescindere da un minimo di studio della problematica in questione ed è quindi, come si diceva, un lavoro da professionisti. La descrizione del terzo livello di lettura: essenzialmente, si tratta di riprendere l'esame dei punti già elencati per il secondo livello, tentando di "scavare" a partire dall'analisi della trama, dell'ambientazione, del linguaggio e dello stile. Sarà poi l'opera stessa e l’esperienza di critico letterario a suggerire nuove direzioni. 

1)   La trama
2)   L’ambientazione
3)   Le tecniche di scrittura
3.1 Le tecniche narrative
3.2 La struttura dei periodi e la punteggiatura
3.3 Le scelte lessicali e il registro linguistico
3.4 Le figure retoriche
   
....e poi.... tocca al lettore
Ai suoi studi personali e alla sua esperienza è assegnato il compito di completare l'analisi di terzo livello con un giudizio professionale complessivo che aiuti l'autore a comprendere meglio la sua stessa opera e, nel caso, ad intervenire in alcuni punti per rettificarli e rendere in definitiva migliore il suo testo.

Offline Marina Como

Re: Commentiamo una poesia!
« Risposta #37 il: Domenica 30 Settembre 2007, 15:40:19 »
 ;) stupendo, grazie a tutti e... cheva, in particolare per me è estremamente interessante, non ho trovato nulla del genere sui libri di testo del liceo.
ne farò tesoro... mi apri ad un metodo che mi indirizza a fare quello che facevo solo istintivamente senza riuscire a farlo bene!
tenterò di esercitarmi...
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

alfredo

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Re: Commentiamo una poesia!
« Risposta #38 il: Domenica 30 Settembre 2007, 16:26:07 »
Ottima lezione, molto bravo PierLuigi, anche se, com tu stesso hai evidenziato, sono tutti sistemi di letteratura poetica presenti in diversi indirizzi di lettura.
Giusto definire le finalità di un commento ma chiaramente e comunque da contenere in uno spazio concesso di 500 caratteri. Io spero che possano riaprire la possibilità di commentare; oggi addirittura siamo impossibilitati anche ad entrare nel sito tranne che nel forum.
Un abbraccio alfredo

sunshine

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Re: Commentiamo una poesia!
« Risposta #39 il: Domenica 30 Settembre 2007, 16:48:26 »

Cercherò di fare tesoro dei consigli appresi leggendo  ciò che ha scritto Zima, sono state per me interessanti e volti a farmi conoscere regole che in gran parte disconoscevo.

Onestamente però, per la mia scarsa competenza attuale, credo di potermi annoverare tra coloro che, commentando, si ritrovano in ciò che ha riportato, in una parte del suo post,  Chevalier e cioè al primo livello "Lo spettatore" ed è questo che vorrei poter fare in modo naturale quando commento... dire se mi è piaciuta... cosa ho perepito... come l'ho sentita... cosa mi ha dato... anche se  nel dire tutto ciò non saprò esprimere una critica concreta basata su dei parametri specifici  avrò in ogni caso espresso le emozioni suscitate dalla lettura...

Questo mi farebbe commentare in un modo sereno e non frustrato per non sentirmi all'atezza di non saper commentare in un altro modo critico che si riferisce ad un secondo o a un terzo livello...

Un saluto caloroso a tutti sempre con il mio sorriso e un raggio di sole... a rileggervi presto e spero anche a commentarvi serenamente...§SUE§

Offline Zima

Re: Commentiamo una poesia!
« Risposta #40 il: Domenica 30 Settembre 2007, 17:00:51 »
grazie mille Cheva per averci aiutato! le tue indicazioni sono perfette e utilissime...perchè era proprio quello che ci voleva per completare questa sezione! molti dei punti da te illustrati, si seguoto tal volta inconsciamente, ma avere una linea guida è senz'altro molto meglio!!  :D
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

Offline Benedetta Cavazza Miciamalvina

Re: Commentiamo una poesia!
« Risposta #41 il: Domenica 30 Settembre 2007, 21:55:55 »
è molto bello e significativo..solo che a me personalmente un po mi 'intimorisce'..intendo che aumentando la responsabilità con la conoscenza forse mi sarà molto difficile decidere di 'cimentarmi' nel commento che forse,ora me ne rendo conto,era più 'affettivo' che 'pertinente'...bo..vedremo..

Offline Benedetta Cavazza Miciamalvina

Re: Commentiamo una poesia!
« Risposta #42 il: Domenica 30 Settembre 2007, 21:58:39 »
....ps..perchè ti sei scofortata..io trovo la tua idea interessantissima e saggia!!! mi sento inadeguata per essa ma è una magnifica iniziativa

Proserpine

  • Visitatore
Re: Commentiamo una poesia!
« Risposta #43 il: Lunedì 1 Ottobre 2007, 08:39:19 »
allora! visto ke nessuno vuole cominciare, lo faccio io, sperando che poi mi aiutiate...

sotto consiglio di El greco ho scelto una poesia di una nuova autrice:

Di allora - Proserpine

-manca la voce al cielo d'autunno
quel rosa che iniziava dal tuo nome
fino al respiro lieve dei versi
esalati da labbra d'aurora-

di allora, il mio canto si perde
inmatrici sepolte d'inchiostro.


continua...

Per fortuna ho dato un'occhiata al forum e, scusandomi per il ritardo sono qui a ringraziare.

Zima, stai facendo un lavoro assai pregevole e pregiato e concordo con chi suggerisce di inserirlo nel Laboratorio. Addirittura vedo uno spazio sui commenti, non abilitato, con un titolo che racchiuderebbe a pennello il tuo sforzo e i tuoi spunti, perché diventino di tutti.

Elgreco, anche tu sei una forza della natura, ti ho letto qua e là e mi piaci moltissimo. Felice che apprezzi il mio modo di scrivere: spero di farmi conoscere meglio, per sollecitare altre tue impressioni ed emozioni.

Grazie a voi :-*


Offline Zima

Re: Commentiamo una poesia!
« Risposta #44 il: Lunedì 1 Ottobre 2007, 09:38:50 »
facciamo il punto:

 dopo aver avuto qualche "istruzione" sui possibili riscontri tecnici di una poesia (metrica, rima, figure retoriche);

 dopo aver letto attentamente come si deve leggere e analizzare un testo poetico e non;

 dopo aver fatto un esempio pratico di commento sia di una poesia che ci abbia piacevolmente colpito, sia di una che non ci abbia particolarmente entusiasmato,


possiamo concludere che

quando commentiamo una poesia il nostro coinvolgimento emozionale è indispensabile.

per commentare una poesia c'è bisogno di diverse letture che ci indirizzino verso più livelli di comprensione del testo.

si può commentare una poesia in un modo meno banale di un "mi è piaciuta / non mi è piaciuta" andando ad analizzarla nel dettaglio utilizzando i vari strumenti di conoscenza che abbiamo a disposizione.

tutti ma proprio tutti possiamo elaborare un commento più approfondito che trasmetta sia al lettore che all'autore, non solo il nostro gradimento (o non gradimento) dell'opera, ma anche le emozioni che questa ci ha trasmesso. possiamo inoltre segnalare errori sintattici od ortografici, rendendo in tal modo un servizio all'autore stesso.


sono felice che questa iniziativa sia piaciuta a molti e spero che si possa continuare in un posto più idoneo come il laboratorio (come anche Lorenzo e Proserpine hanno suggerito) con la partecipazione di tutti!!
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.