Allora, forse non avete capito il mio discorso. Perché insistete sempre sui novellini?
Io non parlo solo di autori nuovi, per tutti è chiaro che se un autore vale, "dovrebbe" essere riconosciuto come valido.In realtà spesso ci si focalizza solo su quelli più conosciuti, ignorando alcuni che scrivono bene, ma hanno il solo torto di non fare pubbliche relazioni. Ma questo è un discorso a parte, che abbiamo già fatto tante volte.Io non mi concentro sul nuovo o sul vecchio, io mi concentro sulla poesia. Ma vi rendete conto che state affrontando il discorso dal lato sbagliato? Continuate a dire quello che non ho detto: vi pare che io, proprio io, potrei preferire una poesia che non rientra nei canoni poetici, ma di un nuovo, piuttosto che un testo valido di un autore già popolare? Non è questo che intendo: non voglio discriminazioni. In questo gioco, se scrive qualcuno conosciuto, parte avvantaggiato....E non dite che i "nuovi" se valessero diventerebbero automaticamente "soliti noti"...Se le cose funzionassero come dovrebbero funzionare, vi darei ragione, ma non è così. Ricapitolando: bisogna leggere le poesie, non i nomi, e leggere con sincerità, senza pregiudizi....Io non ho mai detto cose che escludano la poesia a favore dell'autore. Io sto solo dicendo di essere obbiettivi, e vedere al di là dei consueti orizzonti, già ampiamente esplorati. Ribadisco per l'ennesima volta: poesia, non autore, ma poesia che riempie l'anima, non la bocca....Un discorso che Lorenzo sa, ci siamo più volte chiariti su questo punto.
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