Autore Topic: In rima "aperto a el_greco e ai maschietti impertinenti"  (Letto 17509 volte)

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filodiseta

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In rima "aperto a el_greco e ai maschietti impertinenti"
« il: Giovedì 18 Gennaio 2007, 00:05:42 »
Aspergimi
(sonetto ABBA BAAB CDE CDE)








quando sei qui, ti guardo come fossi
topografia di un attimo appeso
in equilibrio su quel filo steso
tra labbra rosa coi contorni rossi

titilla il nervo di violino teso
nella losanga molle, quando infossi
tra umide sterpaglie rase e dossi
il tuo archetto incorniciato e acceso

appendimi alle mani mentre cado
e cade anche la seta dalle spalle
ora soffiami in alto e poi spingimi

solca la piena e dove trovi il guado
per stringere l’amore tra le falle
tienile larghe ancora e poi aspergimi




filodiseta

el_greco

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Re: In rima "aperto a el_greco e ai maschietti impertinenti"
« Risposta #1 il: Sabato 20 Gennaio 2007, 16:22:03 »
Intridimi(sonetto ABBA BAAB CDE CDE)





Quel lento dondolar sull’acque immote
guida il mio passo in docili sentieri
si accendono possenti desideri
sensi bramosi imporporan le gote

vertigine di fremiti leggeri
che spinge tra le fosse e poi percuote
e l’addentrarmi le tue spalle scuote
senza pudori, senza più misteri

m’inoltro  lento nella stretta calle
nelle tue mani  il timone arreso
siediti in plancia di piacere espandimi 

fa che io possa fender la tua valle
muoviti lenta sul tuo chicco teso
inghiottimi l’incanto e dopo intridimi.




el greco
« Ultima modifica: Sabato 20 Gennaio 2007, 18:39:25 da el_greco »

el_greco

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Re: In rima "aperto a el_greco e ai maschietti impertinenti"
« Risposta #2 il: Domenica 21 Gennaio 2007, 12:28:06 »
L'immagine che ho di te
(sonetto ABBA ABBA CDC DCD)





Un raggio mi frastaglia in controluce
la trama del tuo viso custodita
il fine carezzar delle tue dita
in concave pitture riproduce

architettura di poesia seduce
figlia dell’arte sei la preda ambita
dannata quella tua beltà eremita
che in afasie di palpiti conduce

nella tua sintesi unica e irrequieta
instancabile sei dell’eleganza
l’ambasciatrice fine e più discreta

leggerti è come un’armonia di danza
infonde dentro un’estasi completa
che estingue il tempo annulla la distanza.




el greco

filodiseta

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Re: In rima "aperto a el_greco e ai maschietti impertinenti"
« Risposta #3 il: Domenica 21 Gennaio 2007, 21:52:21 »







Caro Pietro ardimentoso
così audace e coraggioso
con o senza sentimento
ho aprezzato l'intervento
e son grata in trasparenza
con dovuta reverenza
all'impegno esercitato
per un degno risultato

Ma di meglio si può fare
e potersi conquistare
ogni grazia di donzella
con la penna e la favella

Io per questo mi permetto
di indicarVi un bel trucchetto
per esprimere passione
con soave precisione
d'un tal garbo musicale
che mai debba avere uguale

ProcurarVi con sussiego
più valente un alter ego
come ha fatto il buon Cristiano
nel ricorrere a Cirano




filodiseta

Xxxx

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Re: In rima "aperto a el_greco e ai maschietti impertinenti"
« Risposta #4 il: Martedì 23 Gennaio 2007, 14:24:05 »



 Scusate il disastro
 per error ho cancellato
quel pò di inchiostro
  che ho sparso con fil di fiato.

 non avendo haimè salvato
 ora mi sento indiavolato
 per uno scrito che ormai perso
 ora per terra mi sento riverso

e come un filodiseta che tengo tra le mani
 come un tenero germoglo
ora tu mi allontani
 ma questo arcano ora sbroglio.

la favella non mi manca
ma la cosa sai mi sfianca
per trovare la strada giusta
 e non esser coplipto dalla tua frusta
           ora mi impegno
  anche se il mio scrivere sarà indegno
 al cospetto di una donzella
   che con la penna è più veloce di una gazzella.

Tu mi quardi e poi stuzzichi
 e le parole me rimastichi
 io son ego e anche troppo
e per il momento butto giu il groppo.

                       pietro





 
 

 
« Ultima modifica: Martedì 23 Gennaio 2007, 21:37:44 da pietro »

filodiseta

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Re: In rima "aperto a el_greco e ai maschietti impertinenti"
« Risposta #5 il: Giovedì 25 Gennaio 2007, 08:57:51 »
L'immagine che ho di te
(sonetto ABBA ABBA CDC DCD)





Un raggio mi frastaglia in controluce
la trama del tuo viso custodita
il fine carezzar delle tue dita
in concave pitture riproduce

architettura di poesia seduce
figlia dell’arte sei la preda ambita
dannata quella tua beltà eremita
che in afasie di palpiti conduce

nella tua sintesi unica e irrequieta
instancabile sei dell’eleganza
l’ambasciatrice fine e più discreta

leggerti è come un’armonia di danza
infonde dentro un’estasi completa
che estingue il tempo annulla la distanza.




el greco







adagiami la curva del tuo grembo
sotto la nuca, tra i capelli sciolti
stempera luce fioca sopra i volti
e del giorno non resti neanche un nembo

narrami dei ricordi più sepolti
mostrami dei pensieri ciascun lembo
ogni frammento gaio oppure sghembo
di te, che infine taci e poi mi ascolti

- vieni sempre più dentro alla mia danza
di onde e flutti e di placide note
fra trasparenze tiepide d'organza

nelle movenze audaci, ma devote -
e per te solo, qui nella mia stanza
sospiro vita sulle assenze immote






filodiseta
« Ultima modifica: Giovedì 25 Gennaio 2007, 08:59:39 da filodiseta »

Offline Maurizio Spaccasassi

Re: In rima "aperto a el_greco e ai maschietti impertinenti"
« Risposta #6 il: Lunedì 29 Gennaio 2007, 00:34:02 »
Sonetto ironico piccante(buttato giù alla carlona-ona)ABAB ABAB CDC CDC


Ho mani per scrivere da cane
rivolto allo specchio dei fantasmi
rimango sveglio a rimembrar sottane
con segoni mentali,senza orgasmi.

Su vernice fresca delle persiane
mi lavo, penso solo ai chiasmi
l’artefice è andato per puttane
dietro i bidoni a suon di spasmi.

Ma che vuoi farci,sono ragazzi
rimango attento,sembra uno spaccio
e se li sgridi,sono pure cazzi.

Ormai siamo vecchi,ma mica pazzi
nel Decamerone del Boccaccio
hanno messo fiori e  preso mazzi.

Offline Maurizio Spaccasassi

Re: In rima "aperto a el_greco e ai maschietti impertinenti"
« Risposta #7 il: Mercoledì 31 Gennaio 2007, 00:23:45 »
Credo che il lavoro che stanno portando avanti el greco e filodiseta e sia di un certo spessore,faccio i miei più sinceri complimenti,sperando che questo inizio porti ad un vero e proprio sviluppo per l'apertura di nuove conoscenze nell'ambito della poesia.
Il testo in questione è qualcosa che non ci si aspetta.La poesia deve proporre sempre un cambiamento,un mutamento.Ma non è detto che tutto quello che ci sembra diverso sia strano e non è accettabile.Molto hanno sofferto quei poveri poeti per questa struttura ingabbiata di 14 versi in endecasillabi,ma il corso della storia ci dice che nonostante forme rigide ogni cosa muta nel tempo come il sonetto sottostante di  Sergio Corazzini "Il mio cuore"

Il mio cuore è una rossa
macchia di sangue dove
io bagno senza posa
la penna, a dolci prove

eternamente mossa.
E la penna si muove
e la carta s’arrossa
sempre a passioni nuove.

Giorno verrà: lo so
che questo sangue ardente
a un tratto mancherà,

che la mia penna avrà
uno schianto stridente…
… e allora morirò.

(S. Corazzini, “Il mio cuore”, da “Sergio Corazzini Poesie”, BUR classici, pag. 93)

Il sonetto minore ha schema ABAB ABAB CDE EDC
I versi sono tutti settenari, con il 9°, l’11°, il 12° ed il 14° tronchi.

filodiseta

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Re: In rima "aperto a el_greco e ai maschietti impertinenti"
« Risposta #8 il: Mercoledì 31 Gennaio 2007, 00:58:11 »
Lo schema metrico che evidenzi è una variante, che non ebbe troppo successo. Il settenario e il quinario sono infatti meno lirici e solenni di un endecasillabo, perchè il loro ritmo di lettura è veloce e guizzante. Certo che Corazzini, da lamentoso crepuscolare qual era, riusciva (onore al merito) a rendere grevi anche i versi più veloci.

Tornando a noi, tutto si accetta e si rielabora dei padri.
La metrica è una gabbia, concordo, come lo è il solfeggio in musica e la sbarra in danza.

Ma per imparare bisogna passarci, a studiarla e applicarla, non si scappa. E poi correre liberiverso il versolibero ;D






ma solo dopo ;)

filodiseta

el_greco

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Re: In rima "aperto a el_greco e ai maschietti impertinenti"
« Risposta #9 il: Giovedì 1 Febbraio 2007, 13:49:11 »

adagiami la curva del tuo grembo
sotto la nuca, tra i capelli sciolti
stempera luce fioca sopra i volti
e del giorno non resti neanche un nembo

narrami dei ricordi più sepolti
mostrami dei pensieri ciascun lembo
ogni frammento gaio oppure sghembo
di te, che infine taci e poi mi ascolti

- vieni sempre più dentro alla mia danza
di onde e flutti e di placide note
fra trasparenze tiepide d'organza

nelle movenze audaci, ma devote -
e per te solo, qui nella mia stanza
sospiro vita sulle assenze immote


filodiseta







Quei ricci tuoi capelli avrei adagiato
su spume di vaniglia e cioccolato
ed il tuo corpo bruno e affusolato
su nuvole di zucchero filato

danza sarebbe stata al mio palato
amalgamare il dolce col salato
l’assaporar di gusti amplificato
da un tenue struggimento mai chetato

in questa stanza sempre in chiaroscuro
col suo misto di sogno e fantasia
quell’attimo infinito in te catturo

che abbandonata hai ogni ritrosia.
E intanto nella mente prefiguro
che aperti gli occhi tu sarai già via.






el greco

filodiseta

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Re: In rima "aperto a el_greco e ai maschietti impertinenti"
« Risposta #10 il: Martedì 6 Febbraio 2007, 08:17:37 »






E mo', la metti sur sentimentale?
- E li capelli ricci, er cioccolato
su 'e nuvole de zucchero filato -
Certo che comme te, nun ce sta uguale.

Me culli e me trastulli sur palato
me gusti e me risucchi da un boccale
me deglutisci con o senza sale
te avvinghi e me lambisci da ogni lato.

E vedo cresce' tale qual germojio
un sogno pigmentato d'acquerello
sulle mie curve pagine, che sfojio

sotto le dita tue de caramello.
Me impasti comme fossi un millefojio:
io sotto le tue mani m'acciambello.




filodiseta


filodiseta

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Re: In rima "aperto a el_greco e ai maschietti impertinenti"
« Risposta #11 il: Giovedì 15 Febbraio 2007, 08:54:53 »
Sonetto afrodincolo
(scodinzolamenti della lingua)




Caro Greco, sei postulo tritado
mi chiedo se fullispoli o sei gnego
compristo che sei forse sgrottolado
e un po' d'arcolatuzzola non nego

Quan frucolo volessi aggre mulìndomi
di sbavule e di strusciole e di baci
incolattuta aspetto arrapulàndomi
con frimole di brividi marpaci

Chiarpettami la schiena e la trafìluca
scorrazza dalla stappola all'ombello
Come mi piace tanto quando sgrìluca

il lappo sull'afrodile bacello
il drugulo turgidulo che sbròluca
zampilli di lattuccioli sul vello





filodiseta ;D

el_greco

  • Visitatore
Sonetto afrodicale
« Risposta #12 il: Venerdì 16 Febbraio 2007, 23:20:28 »
(slurpature del ganzolo)


Filodiseta tali tue propeste
strizzòlano il pendrùcciolo che velle
girottoli  protùsia nella veste
la tua mandrùca artàstola  la pelle.

Se scrùfola la biàppola  il linguozzo 
mi stuzzica il  fullìscolo di spanna 
e lieve quel natùcciolo  s’ infrozza
in verganotto rigido di stranna.

Pastrullerei quell’anche insommellate
dove si felle il dràgula e la fraglia 
in turgide cantònie ammarbellate

vorrei ontofare  in nèrula boscaglia   
ànsime e pelitùcciole slurpate 
per poi secconzolàrne la fontaglia.






el greco
« Ultima modifica: Venerdì 16 Febbraio 2007, 23:38:53 da el_greco »

khay

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Re: In rima "aperto a el_greco e ai maschietti impertinenti"
« Risposta #13 il: Domenica 18 Febbraio 2007, 08:13:09 »
Wawwwww!!! Sono sinceramente allibita!!! Ma che bravi! Che bello questo duetto!
Fantastici :)
Complimenti
Cri :)

filodiseta

  • Visitatore
Re: In rima "aperto a el_greco e ai maschietti impertinenti"
« Risposta #14 il: Lunedì 19 Febbraio 2007, 14:30:48 »
Cara Cristina,
complimenti apprezzatissimi da una "penna" come te, esperta anche in rime :-*



filodiseta