Autore Topic: In rima "aperto a pochi"  (Letto 4918 volte)

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Offline Kate

Re: In rima "aperto a pochi"
« Risposta #30 il: Martedì 16 Gennaio 2007, 23:26:51 »
di poeti senza una vera veste
saranno tanti e pure scribacchini
ma coi cuori casti e genuini
e sollazzano senza alzar le creste


kate

Offline Monster

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  • sembro un mostro?...no! potrei essere peggio però!
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Re: In rima "aperto a pochi"
« Risposta #31 il: Mercoledì 17 Gennaio 2007, 09:01:43 »
io mostro dichiarato..mi domando.... se vi sia mai limite alla decenza!!

khay

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Re: In rima "aperto a pochi"
« Risposta #32 il: Mercoledì 17 Gennaio 2007, 09:17:03 »
Premessa: La legge del certame non fa differenza fra sessi, non vogliatemene se a volte sarò rude, ma lo impone il ruolo.




Raccogli il guanto ed anche il pedalino
e attenta a te che la mia spada taglia
non voglio fare certo il malandrino
ma chi non rima qui soltanto raglia.

Nessuno colpirà quella tua schiena
e stanne certa che per mio diletto
qualora io colpissi una balena
preferirei si faccia dirimpetto.

Se pensi ch’io sia troppo licenzioso
o che il mio dire sia alquanto diretto
mi spiace ma non sono malizioso
e di un qual garbo non faccio difetto.

Però mi raccomando bella cocca
non ti distrarre mai nella tenzone
che stampigliato su quella tua bocca
potresti ritrovarti uno scarpone.


el greco


A dir la verità, mio caro Greco
non creder che il mio guanto sia di lino
è vero che di donna il nome reco
ma ho Marte sulla lingua a far padrino.

Ti offro quindi, in tutta confidenza
di deporre le armi e la contesa
che non vi sia tra noi malevolenza
e piano s'apra un lume sull'intesa.

Anche perchè, se poi così non fosse
mi troverei davvero in imbarazzo
ad arginare tutte quelle mosse
che più che infastidire dan sollazzo.

Mio caro Don Chisciotte della penna,
rifletti bene su questo mio dire
se alla pace indirizzar l'antenna
o se elegantemente vuoi........ sparire.........
« Ultima modifica: Mercoledì 17 Gennaio 2007, 09:19:44 da Cristina Khay »

el_greco

  • Visitatore
Re: In rima "aperto a pochi"
« Risposta #33 il: Giovedì 18 Gennaio 2007, 14:16:29 »

A dir la verità, mio caro Greco
non creder che il mio guanto sia di lino
è vero che di donna il nome reco
ma ho Marte sulla lingua a far padrino.

Ti offro quindi, in tutta confidenza
di deporre le armi e la contesa
che non vi sia tra noi malevolenza
e piano s'apra un lume sull'intesa.

Anche perchè, se poi così non fosse
mi troverei davvero in imbarazzo
ad arginare tutte quelle mosse
che più che infastidire dan sollazzo.

Mio caro Don Chisciotte della penna,
rifletti bene su questo mio dire
se alla pace indirizzar l'antenna
o se elegantemente vuoi........ sparire.........



Non credo nulla, cara la "marziana",
ho già notato la tua fine astuzia,
potrei deporre la mia palandrana
sedermi e rimeggiare con arguzia.

In rime pertinenti e mai sguaiate
potrei anche cimentarmi per diletto
fornire rose e trine a cucchiaiate
o intrecciar di fine all’uncinetto.

Ma forse non mi vedo in questa veste
e non è questo certo il posto giusto
che son per me davvero un po’ indigeste
anche se, qui lo ammetto, di buongusto.

Però di far contesa sono stanco
ripongo tosto in fodero le armi
mi troverò un angolo in un banco
lontano da scagnozzi e da gendarmi.

Con grande gioia ho visto esser capaci
alcun di voi a intrecciare il verso
mi piacerebbe foste un po’ più audaci
che il vostro ingegno non vada mai perso.

Or vado ch’è di già suonata l’ora
mi appresto, pendolare della rima,
ché questo posto già si decolora,
a fare quel che già facevo prima.

« Ultima modifica: Giovedì 18 Gennaio 2007, 14:19:08 da el_greco »

gianburrasca

  • Visitatore
Re: In rima "aperto a pochi"
« Risposta #34 il: Lunedì 11 Agosto 2008, 17:16:08 »


Girando e rigirando le anteprime
ho notato:
nessuno qui s’esprime con le rime,
che peccato

sarà per la difficoltà del mezzo?
non ci credo
o forse che a rimar nessuno è avvezzo,
non mi spiego

poi ho trovato questa vecchia stanza
- in cantina -
e della rima scopro padronanza
femminina

non che i maschietti siano meno bravi,
incapaci,
ma a loro mancan proprio le architravi
mi dispiace

perciò con questo post riapro la danza
che goduria
sperando trovi rime in abbondanza
non penuria

e perdonate questo ritmo vario
inventato
che all’endeca intramezza il quaternario
che avventato

mi impegnerò di più per il futuro
certamente
ad adottare un ritmo ben più puro
più decente

perdonerete la mia fretta adesso
si riaccende
ma ho una seduta urgente sopra al cesso
che mi attende.