Autore Topic: In rima "aperto a pochi"  (Letto 4850 volte)

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Xxxx

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Re: In rima "aperto a pochi"
« Risposta #15 il: Lunedì 15 Gennaio 2007, 20:20:12 »
a quanto pare la cosa ha funzionato
 e la rima abbiam concretizzato
 senza far un pandemonio
si può combinar anche questo matrimonio.

Offline Luigino P

Re: In rima "aperto a pochi"
« Risposta #16 il: Lunedì 15 Gennaio 2007, 21:28:26 »
Se non scrivi un po' con stile
ti ritrovi spesso con la bile,
questo è un gran bel sito
dove ti puntano con il dito
se non ti adegui al loro rito.

Come Foglie

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Re: In rima "aperto a pochi"
« Risposta #17 il: Lunedì 15 Gennaio 2007, 22:33:36 »
il mio schema in assoluto preferito: quartina  A B B A

alle "poesie"

Son madrigali Lobotomizzate
Nelle tasche di frati cappuccini,
Vengon fuori come funghi porcini
divorati da calunnie incazzate.

Dettesi poesie! Signore e signori!
Quattro versi al volo appena piove
Quattro parole e l’inerzia si muove
Dettesi poeti! Scrittore e scrittori!
 
E di saggezza empirò il mio cranio
bevendo il thé come fosse senno,
cucchiaino rotato in tintinno
sarà la penna con cui ti dilanio.



e mo vediamo.  Vì
« Ultima modifica: Lunedì 15 Gennaio 2007, 22:39:58 da Come Foglie »

Come Foglie

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Re: In rima "aperto a pochi"
« Risposta #18 il: Lunedì 15 Gennaio 2007, 23:46:47 »
ce l'hai con me? Vì

Come Foglie

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Re: In rima "aperto a pochi"
« Risposta #19 il: Martedì 16 Gennaio 2007, 00:13:13 »
x el greco
S e tu scrivi qualcosa e nessuno ha capito, sono tutti gli altri ad essere ottusi?
Se io scrivo una cosa e solo tu non la capisci, sono io che ho scritto sensa senso?

hai 74anni e dai tuoi post logorroici arrangiati con un uso proprio dei termini
trapela un infantilita’ goffa per quegl’anni;
per rispondere al tuo pvt, ti diro':

S ai da cosa mi ritengo offeso?
dal fatto che mi appari intelligente ma sei pubblicamente ridicolo.
sembra che quel che sai tu e' tutto, quel che non arrivi a capire tu,
dev'essere certamente il limite massimo di comprensione degl'altri.

D opo che ho postato lo scritto parecchi mi sono venuti a chiedere e commentare in pvt, avevano capito benissimo quello che volevo intendere
e che non ho nessuna voglia di spiegare
ad una persona dai confini così piccoli come te.

e cmq ti rammento che siamo su un sito di poesia, e la poesia e’ l’intima interpretazione dell’autore rispetto a qualcosa, anch’io del tuo ultimo post rimato non capisco chissa’ quanto, e non trapela ai miei occhi nessuno spessore.

Se poi vogliamo parlare di quanto senso sia comprensibile nelle tue poesie….
lasciamo perdere va.
citando qualcosa che hai scritto, e che a parer mio ti rappresenta molto:

           "il nuovo orizzonte gia intravede, guerra non poesie".

sembra la frase di lancio con cui ti presenti a tutti noi,
questo tread era piacevole e divertente, ma tu gia mi hai fatto passare la voglia.
                                                                                                                                                                                                                         Vì


« Ultima modifica: Martedì 16 Gennaio 2007, 00:56:34 da Come Foglie »

Offline Il Crudo

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  • è uno sporco lavoro, ma qualcuno dovrà pur farlo.
  • Nel sito Scrivere: Le sue poesie
Re: In rima "aperto a pochi"
« Risposta #20 il: Martedì 16 Gennaio 2007, 00:18:34 »
Citato da: Cristina Khay su Lunedì 15 Gennaio 2007, 00:12:36
Eccomi qui, raccogliero' il tuo guanto
gettato in terra a singolar tenzone
ma attento a te di non fartene vanto
chè la tua rima e' 'provocazione'.

...

(Cristina Khay)

Premessa: La legge del certame non fa differenza fra sessi, non vogliatemene se a volte sarò rude, ma lo impone il ruolo.

Raccogli il guanto ed anche il pedalino
e attenta a te che la mia spada taglia
non voglio fare certo il malandrino
ma chi non rima qui soltanto raglia.

Nessuno colpirà quella tua schiena
e stanne certa che per mio diletto
qualora io colpissi una balena
preferirei si faccia dirimpetto.

Se pensi ch’io sia troppo licenzioso
o che il mio dire sia alquanto diretto
mi spiace ma non sono malizioso
e di un qual garbo non faccio difetto.

Però mi raccomando bella cocca
non ti distrarre mai nella tenzone
che stampigliato su quella tua bocca
potresti ritrovarti uno scarpone.

el greco

Ellenico, tutto il tuo ardore

lo dimostri al cospetto d'una donna

al mio arrivo, fammi il favore,

non nasconderti dietro la sua gonna.

Il Crudo.
 

filodiseta

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Re: In rima "aperto a pochi"
« Risposta #21 il: Martedì 16 Gennaio 2007, 01:38:04 »

Toc, toc, toc... con permesso posso entrare?

lo so che qui non c'entro proprio niente
ma in tasca ho tanta voglia d'imparare
speriamo non vi venga un accidente

a legger questi versi improvvisati
ma quest'iniziativa è così bella
li lascio anche se sono strampalati

corro dal pollo che salta in padella


Mari ;) ;)

Ecco sono tutti endecasillabi con accento sulla sesta e sulla decima sillaba ;)


“Aperto a pochi”
in artificiali fuochi

Ben venuto questo gioco
anche se capisco poco
ma dovendo prodigarmi
vado in rima a cimentarmi
mi rivolgo a fil di seta
che cordial risponde lieta
ai rimbrotti di quel greco
che ha parole che fan eco



Ecco fatto, tutti ottonari, meno il verso di apertura, con accento obbligato sulla terza, quinta, settima, cioè sedi dispari ;)



Marilena e Ely carissime,

complimenti per l'umiltà e la discrezione con cui bussate alla porta della metrica. (1)

« Ultima modifica: Martedì 16 Gennaio 2007, 07:31:17 da filodiseta »

filodiseta

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Re: In rima "aperto a pochi"
« Risposta #22 il: Martedì 16 Gennaio 2007, 01:40:31 »
(1)
Vi confido una mia sensazione: io amo la poesia in verso libero, ma il comporla mi provoca spesso sofferenza e il rileggerla, sempre insoddisfazione. E' come qualcosa che non si quieta mai, sempre alla ricerca dell'invenzione di linguaggio, della meraviglia intesa come stupore.

Scrivere in metrica invece è divertimento puro, gioia, anche se oggi molti, a ragione la considerano puro esercizio di artigianato, ben lontano da quello che attualmente si considera poesia.

Il segreto di divertirsi con la metrica sta innanzitutto nel conoscere bene le sue regole, perché andranno al servizio della nostra espressione e produrranno risultati a sorpresa, incastonando accenti e sillabe correttamente.

Gli strumenti che ci possono aiutare sono facilmente reperibili in rete, in casa o in libreria: un manuale di metrica, un rimario, il dizionario dei sinonimi e contrari. Infine qualcosa che si sensibilizzerà col tempo: l'orecchio musicale sulla cadenza giusta degli accenti e sul numero delle sillabe.

Oltre a queste armi del mestiere, sicuramente un occhio più esperto potrà servire per controllare che l'applicazione delle regole sia avvenuta correttamente.(2)

« Ultima modifica: Martedì 16 Gennaio 2007, 07:34:10 da filodiseta »

filodiseta

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Re: In rima "aperto a pochi"
« Risposta #23 il: Martedì 16 Gennaio 2007, 01:41:09 »
(2)Consiglio di cominciare con cose semplici: distici o quartine, evitare arcaismi e limitare i termini tronchi all'indispensabile. Secondo me, i versi più efficaci per partecipare al certame, sono gli endecasillabi e gli ottonari, quindi provate a comporre, facendo attenzione che gli accenti cadano esattamente sulle stesse sillabe in ogni verso, per non spezzare la musicalità.

Leggo in voi l'intenzione e la volontà di approfondire il tema, e la buona disposizione ad accettare consigli. Quindi, come notate, mi sono presa la libertà di quotare i vostri versi, dopo aver apportato le modifiche tecniche: su endecasillabi per Marilena e ottonari per Ely.

Confrontate le due versioni con una lettura ad alta voce, sempre indispensabile, e poi mi direte. Inoltre notate i piccoli artifici praticati al verso, per renderlo corretto e musicale.

Direi che per voi è un buon inizio e io spero di essere stata utile e chiara per le prime indicazioni, e per l'esempio che ho operato sul vostro testo.

Sempre a vostra disposizione.

Baci :-* :-*


filodiseta (che se ha fatto errori è perché: guardate che ore sono :o)
« Ultima modifica: Martedì 16 Gennaio 2007, 07:38:33 da filodiseta »

Come Foglie

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Re: In rima "aperto a pochi"
« Risposta #24 il: Martedì 16 Gennaio 2007, 02:17:15 »
e brava :D, ma dai che la notte e' giovane :P

Offline Raffaella Picotti

Re: In rima "aperto a pochi"
« Risposta #25 il: Martedì 16 Gennaio 2007, 02:49:42 »
grazie filodiseta per il buon consiglio
la classe non e' acqua un detto dice
ti chiedo venia e trovo nascondiglio
se delle rime mie non sono attrice

non son poeta ma solo scribacchino
e gioco con la fama d'un momento
carta e matita butto nel cestino
e faccio riverenza al tuo talento

ciao,vorrei davvero imparare raffa grazie
« Ultima modifica: Martedì 16 Gennaio 2007, 02:51:59 da raffaella »
se il troppo stroppia il niente fa male al cuore

filodiseta

  • Visitatore
Cara Raffa
« Risposta #26 il: Martedì 16 Gennaio 2007, 07:59:05 »
grazie filodiseta per il buon consiglio
la classe non e' acqua un detto dice
ti chiedo venia e trovo nascondiglio
se delle rime mie non sono attrice

non son poeta ma solo scribacchino
e gioco con la fama d'un momento
carta e matita butto nel cestino
e faccio riverenza al tuo talento



complimenti anche a te per l'umiltà e grazie per la riverenza :)

Ma sai che sei proprio bravina? Ho evidenziato i soli due versi che non quadrano, il resto è perfetto: tutti endecasillabi piani, con accento sulla sesta e sulla decima :-*

Ora prova ad operare tu sui versi che ti ho indicato, giocaci un po' per ridurli alla metrica esatta: ne sei capace da sola. Ti segnalo solamente l'abbondanza di due sillabe nel v.1 e di tre, nel v.5


Ci leggiamo dopo. Un  :-*






filodiseta
« Ultima modifica: Martedì 16 Gennaio 2007, 08:02:34 da filodiseta »

el_greco

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Re: In rima "aperto a pochi"
« Risposta #27 il: Martedì 16 Gennaio 2007, 14:28:51 »
Citato da: Cristina Khay su Lunedì 15 Gennaio 2007, 00:12:36

Ellenico, tutto il tuo ardore

lo dimostri al cospetto d'una donna

al mio arrivo, fammi il favore,

non nasconderti dietro la sua gonna.

Il Crudo.
 



Non cerco  la sottana per difesa
ma l'alabarda(e non quella spaziale)
e se vorrai affrontare la contesa
non basteran parole da cicale.

Datti da fare orsù vile fellone
sii fiero paladino e non marrano
cerca di fare meno lo spaccone
che a punzecchiarti vado il deretano.


el greco


P.S. Grazie a filodiseta, la sua moderazione è un faro nella mia lugubre spigolosità

« Ultima modifica: Martedì 16 Gennaio 2007, 14:50:36 da el_greco »

el_greco

  • Visitatore
Re: In rima "aperto a pochi"
« Risposta #28 il: Martedì 16 Gennaio 2007, 14:47:13 »
grazie filodiseta per il buon consiglio
la classe non e' acqua un detto dice
ti chiedo venia e trovo nascondiglio
se delle rime mie non sono attrice

non son poeta ma solo scribacchino
e gioco con la fama d'un momento
carta e matita butto nel cestino
e faccio riverenza al tuo talento

ciao,vorrei davvero imparare raffa grazie


La classe non è acqua ne son certo
e se il buongiorno è vero dal mattino
con te potremo aprire anche un concerto
che il tuo stile sembra adamantino.

Rompi gli indugi tieni carta e penna
abbraccia questa nobile contesa
scavalca con un balzo la transenna
sei ancor più benvenuta che inattesa.


el greco

Offline Raffaella Picotti

Re: In rima "aperto a pochi"
« Risposta #29 il: Martedì 16 Gennaio 2007, 16:40:28 »
arse ho le gote e l'affanno al petto
perche' inattesa e' stata la risposta
porgendoti i saluti ed il rispetto
umile allieva accetto la proposta

grazie raffa
se il troppo stroppia il niente fa male al cuore