Concludo con le poesie a tema segnalate, presenti sulla home e precisamente con “Il gioco dell’estate” di Giuliano Esse.
Vi riporto di seguito la poesia ed il relativo link, assieme al mio commento, invitando gli altri autori ad esprimere il loro pensiero in attinenza con la poesia.
Il gioco dell’estate – Giuliano Esse
La macchia non si vede
è sotto il petto
non molto grande
ed ha una forma strana
nera di fumo
grigioblu antracite
il resto è bianco latte
a pelo corto.
Padri ne ho tanti
mamma sconosciuta
nessuno pedigree
di razza mista
oppure arcobaleno
a tempo pieno.
Tanti con me
figli abbandonati
in autostrada
in città in campagna
il gioco dell’estate
a quattro zampe
mentre tu al mare
a farti rosolare.
Un attimo
si apre la portiera
un lancio e via
e buonanotte al secchio
è il gioco dell’estate
usato vecchio.
http://www.scrivere.info/openThis.php?poesia=446799 Il mio commento
Molto originale questa poesia. La macchia dell’indifferenza qui si fa invisibile, strana, nascosta. Parla di fretta, noncuranza, abbandono. E ciò accade soprattutto d’estate quando per la nostra vacanza, relax, serenità, che sono sì un nostro sacrosanto diritto, siamo capaci di passare su tutto e tutti. Di abbandonare i nostri amici a quattro zampe, di trascurare i nostri figli, di depositare i genitori anziani e malati come fossero pacchi postali e partire tanquillamente. A tutto ciò mi fanno pensare i versi dell’autore. Un gioco, si sembra un gioco… che si ripete uguale nel tempo , d’estate, ma in effetti non lo è.