Secondo un mio personale punto di vista è un desiderio di vita, un inno alla vita, a non sciuparla lasciandosi coinvolgere dalla quotidianità, sfigurandola nel banalismo fino al suo definitivo tracollo diventando essa stessa un qualcosa di lontano fuori della nostra stessa portata percettiva. La traduzione, nonostante sia piuttosto fedele e sicuramente una delle migliori, non riesce a cogliere a pieno il senso intimo della poesia voluta ed espressa da kavafis nell’opera originale.