La risposta perfetta a chi crede che la poesia in rima sia un
esercizio di stile sorpassato ed a sé stante.
Le giuste parole, le immagini
di un uomo che suona il suo violino nel meriggio grigio,
sciogliendo con le note e questi versi un umore greve,
con la nostalgia grata compagna, se fossero state espresse in versi
liberi non avrebbero avuto lo stesso impatto, il trascinamento,
la musicalità che dà l’endecasillabo, quando le rime cono così felicemente
scelte ed appaganti.
Chapeau, Gesuino!