La prima quartina mi è piaciuta molto.
Un elettrone, con la sua carica negativa,
giocoforza asseconda l’oscuro stillicidio
delle nuvole ecc. ecc.
La seconda mostra la terra intrisa di lacrime
(per la pioggia immagino, ma anche per le
quelle vere degli umani) e di sangue
dei suoi figli, l’umanità che si lascia nutrire dal male.
Ho capito il significato che hai voluto dare?
Ti ringrazio dell'apprezzamento.
Per quanto riguarda il testo, io non ho voluto dargli nessun significato.
Ho scritto, di getto, i versi che le tre parole mi hanno ispirato.
Le mie liriche non sono mai studiate. Tranne quando racconto la vita o la morte di qualcuno.
In quel caso, leggo la sua biografia, per evitare d'essere superficiale.
Oppure quando scrivo il testo di una canzone su una linea melodica non mia.
Una volta terminate, le due strofe mi sono apparse come uno scenario apocalittico.
C'è una vergine sposa, con un figlio, ovviamente, non suo, che mi fa pensare all'immacolata concezione.
E quel bambino, svezzato dalle iene, potrebbe essere stato rapito ed adottato dal demonio.
Sono tematiche consuete, per me, perché sono un amante del genere horror, in tutte le sue forme.
Sì, lo so, ho una mente deviata.
Quanto a Manuela, ha perduto ogni interesse per il sito. Ed ha certamente le sue ragioni.