Confiteor
Sincero come il sole del mattino
confesso sentimenti d’Aventino
romantici nel petto e non nel cuore
impavidi per storia e per fragore.
Voglioso di imbrattare il cielo azzurro
eseguo il passo lento di un sussurro
rubando dolci inganni alle mie muse
eccetto le comari piatte e fuse.
Sicuro nel mio andare controvento
confesso i miei peccati e mi tormento
rivolto al punto giusto e al punto torto
invoco a questo desco il giusto aborto.
Vivendo tra ambulanti e mausolei
eseguo quel burlesco che sarei
rapito dalla voglia di bruciare
e di non stare appeso a ciondolare.
Il senso dell’essere
Sarò se mostro sempre quel che sono
curvato dal mio tempo e dal frastuono
rapito dal tuo ottuso astuto volo
in questo porto franco preso a nolo.
Varrò se pago il prezzo stabilito
escluso quel mio essere smarrito
ricordo di una vita spesa a rate
e del tuo calendario senza date.
Sincero sul mio trono di bugie
costretto a frequentare certe vie
rovino il mio sarcasmo con la dieta
intanto mi trastullo e fo il poeta.
Verace con la penna che non tace
esercito la rabbia e son vorace
racchiocciolando i grani dell’incenso
e dico a porci e a santi cosa penso.
Ematopoietica
Sarà la quintessenza
capace in prepotenza
rovina menti e spazi
impoveriti dazi.
Vale la pena osare?
E come lo puoi fare
restando lì a tacere
eterno rigattiere?
Sarà il passo spento
col fiato controvento
ragioni senza cuore
itinerante agrore.
Vale postar moneta?
E’ l’orrida segreta
regina nel sitare
eccelsa nel barare.