Io nella lettura delle poesie, sono molto meticolosa e mi faccio anche i viaggi mentali. Mi soffermo su un verso anche qualche minuto, per cercare di sviscerare le emozioni dell'autore fino a farle mie. Diventa quasi uno studio. Mi posso leggere 200 pagine di narrativa in un giorno, come si suol dire " divorarsi" un libro, ma di poesie, io personalmente non riesco a leggerne più di 10- 12
Questa sera voglio commentare anzi sezionare una poesia di poeta per te zaza
“ Tu ridi,
con le nuvole
negli occhi
))
Rotola
il vento
con le foglie
spinte
Ti guardo, ti osservo, presto attenzione a te, Ridi, continuo a guardare te e poi il cielo, e poi ancora te, e poi il cielo, fino a quando il tuo sguardo si confonde con i colori di questo cielo nuvoloso, autunnale.
E mentre tu continui a ridere il vento continua ad agitar le foglie e a trasportarle a sé.
Non c’è stacco tra i due versi, tra te che ridi e io che guardo te e tutto ciò che c’è intorno a te.
Poi mi comincio a chiedere a chi è rivolta la poesia, potrebbe essere una figlia/o o nipote bamibino. Potrebbe essere il proprio partner, o anche un’amica.
Potrebbe riferirsi al momento che precede lo scatto di una fotografia.
La rileggo. Nuova chiave di lettura. L’autore poteva decidere di invertire i versi. Perché l’incipit “ tu ridi” ? perché la cosa importante per l’autore è quel sorriso, tutto il resto le nuvole ( che pure passano attraverso gli occhi ), il vento, le foglie spazzate via, sono irrilevanti dinanzi alla gioia di vedere la felicità di una persona cara
Spero di aver fatto cosa gradita all’autrice
Mi piacerebbe che altri seguissero il mio esempio e facessero un’analisi interpretativa di una poesia.