Autore Topic: Deliri di una cultura  (Letto 1459 volte)

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Offline Walther Avreliano von Graeber

Deliri di una cultura
« il: Martedì 4 Febbraio 2014, 19:18:45 »
Ed ora trafuga
 i deliri dagli occhi di Franz Liszt,
 corri sui marciapiedi del disastro,
 tutto è in fallimento,
 tutto è nel gioco sadico del logorìo...
 agisci adesso,
 suicidati con tequila e forza di gravità
 e devasta il pianeta col cigolare del sesso,
 sconquassa i dolci lineamenti imperturbabili della Monnalisa,
 masturbandoti con le "Nozze di Cana",
 non offrirle da bere,
 merita le tue spalle, uomo...
 aiuta il Candido a ritrovare se stesso,
 l'orticello è in realtà un balcone di periferia,
 puoi volare nei romanzi di Stevenson
 e vederti sempre bambino
 o fare rissa nella polvere di Buda
 coi "Ragazzi della via Paal".
 Apri le gambe a "Fiesta",
 ed assapora il sangue delle corride,
 mentre Hemingway offre ubriachezza molesta
 alle donne di ghiaccio
 e vomita la gentilezza che la guerra ha regalato,
 fra le sue gambe cade l'autunno,
 l'impotenza del disertore e la fame del cacciatore...