Autore Topic: mai più  (Letto 2626 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

blaisecondor

  • Visitatore
Re:mai più
« Risposta #15 il: Lunedì 25 Novembre 2013, 08:33:22 »
Chiari tutti...Chiti...Corti...e Zaza...ma gli "altri" dove sono?

ovidio2

  • Visitatore
Re:mai più
« Risposta #16 il: Lunedì 25 Novembre 2013, 11:00:23 »
Riprendo ancora una volta il discorso, che sembra non volersi esaurire, per significare, in conseguenza di quanto detto da Cassese, il quale sembra lamentare che pochi siano interessati all'argomento, che i nostri scritti sul forum sono una discussione amichevole e senza violenza, pur nella critica, senza si debbano richiamare alla partecipazioni le coorti con spade e scudi.
 Non si può essere tutti d'accordo, e non si può impedire l'azione concordata fra di loro di gruppi associati che reciprocamente si commentano in maniera risibile le loro composizioni, impedendo qualsiasi critica, anche precisa e circostanziata, per la possibilità che il regolamento offre di far cancellare dalla Redazione il commento sgradito.

Questa fenomenologia della personalità, che in psicologia credo prenda il nome di "allodoxafobia" consiste nella assolta intolleranza di giudizi che siano diversi dal nostro, insomma una forma di panico verso il giudizio degli altri.
Quindi occorre farla finita con la considerazione di questo problema, che è irrecuperabile, poiché la suddetta forma mentis penso non sia risolvibile che non attraverso una lunga analisi psicanalitica.
Tale stato comporta inevitabilmente l'urgenza assoluta di non fare rimanere in evidenza i messaggi che non rispondono alle nostre esigenze, e di impedire che il critico possa tornare ancora a colpire.

A questo punto la redazione è riuscita a trovare un escamotage in modo da eliminare tale paura. I criticati che vogliono tenere intonso il loro pedigree immacolato, senza neppure la pur minima cririca, possono fare cancellare lo sgradito commento, e addirittura, ancora più sicuro, impedire che il non gradito lettore torni ancora sulle loro opere eliminandolo dalla possibilità di commenti.
Indubbiamente la Redazione stessa si rende conto che questa è una maniera di considerare un sito un po' alla carlona, nel senso che, se la critica è ammessa, essa deve essere accettata da chi si mette in gioco con la sua produzione, e non può pretendere il contrario, perché così vorrebbe la logica. Però il reggere un sito di ampia portata come questo, comprendo benissimo che comporti qualche necessità, come nella fattispecie, nella “costrizione” di doversi adeguare... alla massa.
Perciò certe personalità vengono capite, e pertanto si arriva a dare loro questa possibilità, o soddisfazione, di eliminare dal loro orticello le persona non gradite.

La mania di presenzialismo è costante in questo nostro mondo, basta guardare giornali, tv, e la vita attorno a noi.
E tutti ne siamo in un modo o nell'altro toccati, e potremo essere anche noi che qui si scrive, sia pure in pochi, sul forum. Potremo essere accusati proprio noi del difetto che contestiamo: il presenzialismo ad ogni costo.
« Ultima modifica: Lunedì 25 Novembre 2013, 11:10:18 da giuseppe Corti »

Offline Carmine Ianniello

Re:mai più
« Risposta #17 il: Lunedì 25 Novembre 2013, 21:08:59 »
L'hai detto...
Passo e chiudo...... anzi no.....
controlla la tua ultima poe..... e fammi sapere....

Offline Pino Penny

  • Autore
  • *
  • Post: 698
  • Sesso: Maschio
  • guardi la vita a colori o in bianco e nero?
  • Nel sito Scrivere: Le sue poesie
Re:mai più
« Risposta #18 il: Giovedì 26 Dicembre 2013, 14:20:15 »
[
La mania di presenzialismo è costante in questo nostro mondo, basta guardare giornali, tv, e la vita attorno a noi.



e "Noi"? non ti sei dimenticato di .."Noi"?
guardi la vita a...colori?Io a volte si, a volte in nero a seconda dei giorni.se sono grigi anche grigio è un colore.Ma anche in blu non mi dispiace.in rosso per tirarmi su.in giallo se mi sento più pazzo del solito,in bianco se ci vado...

Offline India

Re:mai più
« Risposta #19 il: Giovedì 26 Dicembre 2013, 21:22:29 »
Per trasparenza ed equità sarebbe giusto che venissero indicati  i criteri, per i quali si può pubblicare 1 o 2 o 3 o 7 poesie a settimana. Per lo meno ognuno sa perchè può pubblicare un certo numero massimo di poesie e non si può lamentare pensando di avere subito ingiustizie. Io,ad esempio, non sapevo che ci fossero autori che possono pubblicare 7 giorni su 7. Spero che il criterio non sia discrezionale, ma se così fosse, accetteremo anche questo.
Passato il Natale, buon anno a tutti.