So che Orlando non scrisse di se, ma mi viene in mente la follia di Orlando e Angelica dell'Ariosto. Ognuno di noi, secondo me, ha in seno quel briciolo di pazzia, ma soltanto le persone piu sensibili e che canalizzano quest sensibilità verso la poesia, la esprimono nel verso poetico. Quando parlo di pazzia essa comprende molte forme di estro, qualcosa di non comune, che si traduce in pittura, poesia, musica, cinema eccetera; L'analisi di Lorca è molto acuta; parafrasando, non esteriorizzare, non "buttare fuori" la propria pazzia, il proprio estro, il proprio io più "difficile", imprudentemente rischieremmo di soffocare quella parte di noi, snaturando noi stessi e impoverendo la nostra vita.
Inoltre alcuni studi dimostrano pure che le percezioni di poeti pittori e artisti in generale, sono molto simili a quelle di alcune persone affette da malattie quali, a titolo di esempio, la schizofrenia o del disturbo bipolare dell'umore in alcune sue fasi.
In sintesi:
totalmente d'accordo! Grazie Zaza di queste perle