credo che classificare un testo poetico sia già di per sé un limite che la parola non dovrebbe avere.. poi, certo, la suddivisione aiuta la consultazione (soprattutto propria, per come la vedo io), ma le categorie sono già una gran quantità..
direi che ulteriori sfumature rasenterebbero il personale e un po' il ridicolo..
non credete che 'riflessioni' possa accogliere tutto il non identificato?
mi pare che si dia più peso alle opzioni più disparate che alla qualità di ciò che si pubblica, senza questa priorità il resto è risibile..
(è solo la mia opinione, naturalmente)