Un mirabile segno dal ciel,
straordinariamente variopinto,
Dio, un tempo ebbe a mandare
per nuovo patto con l’umanità suggellare
e farsi così perdonare
per averla, nel diluvio, pressoché annientata.
Essendosi, di quell’insano gesto
ravveduto,
intendeva l’uomo rassicurare
che simil crudeltà
mai più verso lui avrebbe compiuto
e con quel magnifico segnale,
messaggio di pace
voleva all’uomo inviare.
Un ponte tra cielo e terra
tutto variegato,
da lasciar l’uomo estasiato;
un sentiero, tra terra e paradiso
da illuminar in chi lo scruta, il viso.
Una missiva divina
che attraverso il colore,
potesse all’uom comunicare
messaggio d’amore
e lo potesse incoraggiare
nel sentiero della vita,
speranzoso a seguitare.
Particolare attenzione pose,
pe’ colori, nella selezione:
il rosso,
pieno d’ardimento e di passione
per offrir all’ umanità nuova emozione
e indurla alla conquista e all’espansione;
l’arancione,
color dell’aspirazione,
della creatività,
che libera l’uomo dalle paure
e dalle negatività;
il giallo,
color del sole
che risveglia e da calore,
per tutto illuminare
e l’anima riscattare;
il verde,
color della natura,
della rinascita
e della forza pura;
il blu,
color del cielo e del mare
per l’anima dell’uomo placare
e tutto armonizzare;
infine, il violetto,
color mistico
e spirituale,
della trasformazione
per l’uomo invogliar
alla meditazione
e indurlo, pel creato,
alla celebrazione.
[/i]
Avevo tentato di pubblicare questa poesia, ma la redazione non l'ha convalidata dicendo che il linguaggio in essa usato è descrittivo e narrrativo, così ho tentato di pubblicarla come racconto, ma anche in questo caso la redazione non l'ha pubblicata dicendo che non è un racconto, bensì una poesia. Ho chiesto spiegazioni e non ho avuto alcuna risposta e così eccomi qui, tra le poesie sperimentali!