notte di luglio
senz'aliti di vento
un grillo canta
ciao Carol,
criticare un haiku, specialmente se ineccepibile dal punto di vista metrico come il tuo, e' una cosa che difficilmente qualcuno si azzardera' a fare.
Fare un haiku e' difficile...criticarlo e' peggio. Si puo vedere se ci sono i requisiti principali ..questo si !
Per essere il primo tuo haiku vedo che c'e' il piccolo kigo (si pensa all'oscurita' come a un momento della giornata). Il ribaltamento semantico del terzo verso e' un po' particolare : nn capisco a cosa si riferisce
perche' se all'oscurita' allora e' in contraddizione con "viva". Potremmo ritenerlo riferito all'animo dell'autore?
Non saprei. Comunque in haiku non dovrebbero trapelare mai le sensazioni personali (questo nella teoria
dei grandi autori di haiku cosi come gli aggettivi possessivi ..mio, tuo, nostro ecc..) Questo perche' questo tipo di elaborato poetico di sole 17 sillabe dovrebbe costituire il "porgere" al lettore una sensazione di vissuto rimanendone pero' al di fuori e lasciando a lui (lettore) l'emozione del quadro che si dipinge in tre righe.
Beh nn voglio annoiarti. Il primo e' molto bello.Scrivine altri se vuoi poi ci lavoreremo su.
ciao a presto
dani