l'errore, a mio avviso, è quello di pretendere di riportare tutto alla metrica classica.. ma, ad ogni modo, preferirei vedere commenti ai testi riportati qui e non a quelli del sig. Martino..
commentare non significa stravolgere e invadere il campo..
La metrica imprime la scorrevolezza lo sanno tutti... quella scorrevolezza che tutti cercano (ad orecchio).
Sono d'accordo sul fatto che il tema è la poesia di Lia e mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa che va oltre la semplice "approvazione" ma che evidenzi il "sale" di questi bei versi.
Dopo aver analizzato il testo, provo a dare anche una interpretazione sul significato:
L'Autrice sembra stigmatizzare un evento "tragico" che ha oscurato (o che "oscura") una giovane vita spezzandone i sogni.
Certi eventi come ad esempio la morte di un genitore o di parente stretto o un caro amico...restano per sempre ( onnipresente ombra) e probabilmente spingono a dubitare persino della presenza di Dio. Questo è quanto leggo e ribadisco la grande capacità dell'autrice di "fotografare" lo stato d'animo con poche parole in sinestetico sentire.
Estrapolo dal testo i versi :
"Fermatela luce" era l'annuncio
del buio che vibrava d'ambra"
A mio avviso) sono i più belli e perchè concentrano tutte le sfumature che la Poesia (quella con la P maiuscola) dovrebbe contenere...per differenziarsi dalla prosa: una stupenda metafora (luce quale spensierato vivere), un ossimoro e poi i suoni che sono determinati dalla scelta scrupolosa delle parole (viBRAva - amBRA ....annuncIO - buIO).
Però la cosa più importante è che in questa poesia si può leggere un messaggio più universale... potrebbe tranquillamente essere una denuncia di violenza/abuso/sopruso commesso nei confronti di un bambino...o no? Che ne dite?
Bravissima Lia.
"Fermatela luce" era l'annuncio
del buio che vibrava d'ambra::