Autore Topic: Antico Inverno  (Letto 2037 volte)

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gio.d.

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Antico Inverno
« il: Martedì 13 Settembre 2011, 16:14:03 »
"Antico inverno"

Desiderio delle tue mani chiare
nella penombra della fiamma:
sapevano di rovere e di rose;
di morte. Antico inverno.
Cercavano il miglio gli uccelli
ed erano subito di neve;
così le parole.
Un po' di sole, una raggera d'angelo,
e poi la nebbia; e gli alberi,
e noi fatti d'aria al mattino.

S. Quasimodo


credo che nessuna poesia mi abbia mai emozionato così tanto, credo...

Offline Michele Tropiano

Re: Antico Inverno
« Risposta #1 il: Mercoledì 14 Settembre 2011, 13:18:00 »
Hai scelto una bellissima poesia di Quasimodo seppur non tanto nota, perchè non appartenente a quell'ermetismo "militante" per cui egli diventò poi celebre... Da notare il procedimento dell'inizio che per contrasto ci porta nel suo "inverno": mani chiare - penombra - rovere e di rose - morte... e poi l' "antico inverno", con le pause scandite da segni di interpunzione lunghi e un fortissimo enjambement prima "di morte". La seconda parte ci introduce (sempre con forti pause, riflessive, per gradi) verso la fine, quel "noi fatti d'aria" che si ricollega a quelle "tue mani" dell'inizio. Al mattino.

A volte commentare certe poesie è quasi un'offesa per la poesia stessa...
Exegi monumentum aere perennius
regalique situ pyramidum altius,
quod non imber edax, non Aquilo inpotens
possit diruere aut innumerabilis
annorum series et fuga temporum.
(Horatio, Carmina III, XXX)

Offline Gianpiero De Tomi

Re: Antico Inverno
« Risposta #2 il: Mercoledì 14 Settembre 2011, 13:28:41 »
Non sono in grado di commentare la poesia come ha fatto Tropiano, che è un'esperto, ma la trovo davvero molto bella, poesia che non conoscevo, a dire il vero ( ma quante ancora mi sfuggono e quante mi sfuggiranno ).Colgo nella parte finale, un passo molto particolare, in cui sono immerso in quella particolare atmosfera creata dall'autore:

Un po' di sole, una raggera d'angelo,
e poi la nebbia; e gli alberi,
e noi fatti d'aria al mattino.


Offline Amara

Re: Antico Inverno
« Risposta #3 il: Mercoledì 14 Settembre 2011, 14:02:55 »
..quella raggera d'angelo....
e il peso prepotente di tanta lieve malinconia...

che meraviglia...
grazie..
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

Offline caligola

Re: Antico Inverno
« Risposta #4 il: Lunedì 24 Ottobre 2011, 00:04:16 »
Bellissima poesia,

la pensombra della fiamma è molto evocativa di una amore che è stato vivo e ore sta scomparendo nella penombra, il processo dell'oblio.
Anche il crescendo dei profumi che terminamo con la morte,
inverno come lo stato d'animo di fronte a quella morte,
antico come lontanza nel tempo ma anche come male originario.

Poi il punto di coscienza, uomo che dura l'attimo di appoggiarsi a terra come la neve, mentre cerca il miglio, il nutrimento dell'essere, un po' come la parola, il suo istante di senso.
Poi si ritorna aria, insivibile ma presente, nel mattino il momento dove ritorna la luce.