Autore Topic: La poesia come arte elitaria  (Letto 15265 volte)

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Max Ray

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Re: La poesia come arte elitaria
« Risposta #105 il: Venerdì 8 Luglio 2011, 12:27:11 »
A parte la battuta di prima (l'assist era troppo invitante...), non credo che la poesia debba o possa essere un genere artistico elitario. Credo piuttosto che siano certi livelli della poesia ad essere elitari. Secondo me il concetto si può estendere a tutti i generi artistici, come la musica, la pittura o la scultura. Io, ad esempio, credo di saper scrivere una canzone, ma non raggiungerò mai il livello compositivo di Bruce Springsteen.
Forse non ho aggiunto niente di intelligente e, magari, avrei dovuto seguire il consiglio di Bruce:
"Don't say nothing, if You have not something nice to say..."  :)

Silvia Piga

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Re: La poesia come arte elitaria
« Risposta #106 il: Venerdì 8 Luglio 2011, 13:01:01 »
Perché esista arte, perché esista un qualsiasi fare e contemplare artistico, è indispensabile un presupposto fisiologico: l'ebbrezza. L'ebbrezza deve prima aver accresciuto l'eccitabilità dell'intera macchina,altrimenti non si giunge all'arte. *cit

Francesca M

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Re: La poesia come arte elitaria
« Risposta #107 il: Venerdì 8 Luglio 2011, 15:26:42 »
Condivido il pensiero di Massimiliano Ruggiu e quello di Nietzsche, citato da Silvia Piga. Forse è brutto dire che esiste la poesia di serie A e quella di serie B ma, in sostanza, è così. Ovviamente, resta salvo il principio della soggettività, ma un capolavoro è una capolavoro per tutti, o quasi.

Offline paolo corinto tiberio

Re: La poesia come arte elitaria
« Risposta #108 il: Venerdì 8 Luglio 2011, 22:02:39 »
io comunque intendevo di chiudere la discussione sul nominalismo, non il topic generale! se qualcuno vuole aggiungere qualcosa di intelligente, si accomodi pure.

ma perché scusa, noi stiamo "aggiungendo" idiozie?... Tropia' spiegati meglio...   >:( >:(
salvatico è quel che si salva

Offline paolo corinto tiberio

Re: La poesia come arte elitaria
« Risposta #109 il: Venerdì 8 Luglio 2011, 22:08:46 »
Perché esista arte, perché esista un qualsiasi fare e contemplare artistico, è indispensabile un presupposto fisiologico: l'ebbrezza. L'ebbrezza deve prima aver accresciuto l'eccitabilità dell'intera macchina,altrimenti non si giunge all'arte. *cit



sono daccordo solo se l'ebbrezza non è in riferimento all'acool... altrimenti si farebbe un torto a Nietzsche citato sopra, il quale faceva galleggiare il suo spirito, come lui stesso dice, esclusivamente sull'acqua pura...
salvatico è quel che si salva

Offline Gianpiero De Tomi

Re: La poesia come arte elitaria
« Risposta #110 il: Sabato 9 Luglio 2011, 00:43:54 »
Qualcuno ha scritto :

ogni volta che respirerò
sapendo di respirare
comporrò una preghiera alla vita
che sarà eco infinita


trovo che se anche fosse stato un bambino a scriverla, ma non è così , sarebbe arte, a prescindere da sterile metrica ( che nessuno conosce bene, perchè non appartiene alla nostra epoca). 


Past_Or0

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Re: La poesia come arte elitaria
« Risposta #111 il: Sabato 9 Luglio 2011, 10:11:01 »

sono daccordo solo se l'ebbrezza non è in riferimento all'acool... altrimenti si farebbe un torto a Nietzsche citato sopra, il quale faceva galleggiare il suo spirito, come lui stesso dice, esclusivamente sull'acqua pura...

nietzsche era contrario all'uso di alcol e droghe...anche se
Citazione
E' un dato certo che Nietzsche, nel dicembre del 1882, fosse a Rapallo, hotel della Posta, e che facesse uso di oppio. Scrisse infatti: "I dolori mi divorano. [...] Questa sera prenderò tanto oppio da perdere la ragione". Già nel 1868, dopo l'incidente ippico in sella a Balduin, aveva cominciato a prendere morfina tutte le sere e a Napoli, nel 1887, un medico gli prescrisse contro l'emicrania la narceina, un farmaco a base di oppio. Eppure Nietzsche disapprovava l'uso di droghe, ma ne faceva costantemente uso. Ma davvero le sue malattie erano davvero così insopportabili da richiedere il costante ricorso a droghe e da giustificarne l'uso per anni? A Nizza Lanzky disse che il filosofo gli mostrò un flaconcino di polvere bianca non più grande di 5 cm per 2. Trattavasi di cocaina, la stessa che Freud, in quello stesso periodo, stava sperimentando a Vienna. Potrei citare altri casi, testimonianze di suoi studenti ecc.
Mi chiedo quanto l'uso costante di droghe possa aver influito sul suo pensiero, dandogli forza e vigore.


Offline Michele Tropiano

Re: La poesia come arte elitaria
« Risposta #112 il: Sabato 9 Luglio 2011, 13:10:12 »
ma perché scusa, noi stiamo "aggiungendo" idiozie?... Tropia' spiegati meglio...   >:( >:(

ma no, hai frainteso! stavate andando troppo fuori tema, ecco tutto. ho detto poi che se qualcuno volesse aggiungere qualcosa in tema, possibilmente lo faccia in maniera intelligente, ma senza riferimenti alla vostra querelle!  :)
Exegi monumentum aere perennius
regalique situ pyramidum altius,
quod non imber edax, non Aquilo inpotens
possit diruere aut innumerabilis
annorum series et fuga temporum.
(Horatio, Carmina III, XXX)

Offline paolo corinto tiberio

Re: La poesia come arte elitaria
« Risposta #113 il: Sabato 9 Luglio 2011, 14:44:03 »
nietzsche era contrario all'uso di alcol e droghe...anche se




sì, lo so...  :)

ma lo assumeva solo come terapia antidolorifica, in situzioni particolari... gli prendeva mal di testa tanto atroci, che dicono che doveva fasciarsi stretto stretto la testa con un asciugamani umido...
povero Nietzsche... :-[
salvatico è quel che si salva

Offline paolo corinto tiberio

Re: La poesia come arte elitaria
« Risposta #114 il: Sabato 9 Luglio 2011, 14:48:05 »
ma no, hai frainteso! stavate andando troppo fuori tema, ecco tutto. ho detto poi che se qualcuno volesse aggiungere qualcosa in tema, possibilmente lo faccia in maniera intelligente, ma senza riferimenti alla vostra querelle!  :)

ho capito e scusa...  ::) non per offesa alla mia vanità, ma per difedere un problema, quello degli universali, che non mi sembrava essere tanto "idiota"...  :D
salvatico è quel che si salva

Offline Gianpiero De Tomi

Re: La poesia come arte elitaria
« Risposta #115 il: Sabato 9 Luglio 2011, 15:51:18 »
ho capito e scusa...  ::) non per offesa alla mia vanità, ma per difedere un problema, quello degli universali, che non mi sembrava essere tanto "idiota"...  :D


A dire il vero nella mia "modesta conoscenza" trovo che la questione degli "Universali" sia in tema. Sono concettualizzazioni della realtà, che a volte prescindono la stessa realtà perchè auto realizzazioni della mente di ognuno. A questo punto si entra nel vizioso circolo delle circostanze indotte da altri modi di pensare, oppure elaborati dalla mente, ma non realizzati come regola perchè definire, significa dare un senso al caos. Questo è possibile solo se effettivamente, le molte opinioni coincidono in un'affermazione condivisibile.

Offline Michele Tropiano

Re: La poesia come arte elitaria
« Risposta #116 il: Sabato 9 Luglio 2011, 15:58:04 »
A dire il vero nella mia "modesta conoscenza" trovo che la questione degli "Universali" sia in tema. Sono concettualizzazioni della realtà, che a volte prescindono la stessa realtà perchè auto realizzazioni della mente di ognuno. A questo punto si entra nel vizioso circolo delle circostanze indotte da altri modi di pensare, oppure elaborati dalla mente, ma non realizzati come regola perchè definire, significa dare un senso al caos. Questo è possibile solo se effettivamente, le molte opinioni coincidono in un'affermazione condivisibile.

 ??? ???
Exegi monumentum aere perennius
regalique situ pyramidum altius,
quod non imber edax, non Aquilo inpotens
possit diruere aut innumerabilis
annorum series et fuga temporum.
(Horatio, Carmina III, XXX)

Offline Gianpiero De Tomi

Re: La poesia come arte elitaria
« Risposta #117 il: Sabato 9 Luglio 2011, 17:31:14 »
Dati i punti interrogativi ...troverò modi più semplici per affermare, tragicamente che trovo il concetto di classificazione dell'arte, qualcosa di assolutamente alieno.
Varrebbe la pena estendere ulteriormente il concetto? Non dal mio punto di vista.
Il motivo del perchè scrivo sul forum, ed in questo particolare topic, è perchè ritengo di dover esternare il mio punto di vista, sul concetto di arte non tanto perchè sia direttamente interessato,(potrei semplicemente ignorare e continuare a pensarla a modo mio) ma perchè tutto sommato ho una visione estremamente popolare e quando si formano elite di artisti, è il momento in cui viene eseguita una discriminazione, nei confronti di altri, cosa che non mi trova d'accordo.
Ma il mio discorso è puramente teorico, qundi non riferito ad alcuno di specifico, neppure all'autore del topic, che a volte pensa che io affermi contro di lui. Non lo faccio, la mia è solo una presa di posizione di fronte ad una prospettiva.