Vorrei introdurre un dibattito sulle opere della poetessa, scrittrice Ada Negri, che si pone storicamente fra la fine dell'800 e la prima metà del '900. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano della sue opere, gli autori del sito . Non si tratta di una ricerca per un fine particolare, ma soltando l'espressione di opinioni che nascono dal vissuto personale, per poter crescere ulteriormente nella comprensione delle opere di altri autori. Allego alcune sue poesie, ma molte altre, sono recuperabili, nell'universo virtuale della rete:
Neve
Sui campi e sulle strade
silenziosa e lieve
volteggiando, la neve cade.
Danza la falda bianca
nell'ampio ciel scherzosa,
poi sul terren si posa, stanca.
In mille immote forme
sui tetti e sui camini,
sui cippi e sui giardini dorme.
Tutto d'intorno è pace;
chiuso in oblìo profondo,
indifferente il mondo tace.
LA CAMPANELLA
Campanella d’argento, del convento
qui presso: voce di lontana infanzia
è in quel fresco tinnire, che mi giunge
or sì or no nell’ore più raccolte
della giornata; e meglio all’alba, quando
mute sono le strade e muto è il cielo.
Torno bambina: ho treccia al dorso, asciutte
gambe di capriola, occhi ridenti
pieni d’aprile: vo con la mia mamma
a messa, per viuzze ancor nel sogno
del primo albore, colme d’un silenzio
abbandonato, che sol rompe un’eco
di campanella: - oh, mai non fosse, mamma,
venuto il giorno a dissipar quell’alba.
E' veramente il minimo, ma per iniziare a discutere è un'inizio.