si dà licenza ad un servo per assentarsi da un servigio... si dà licenza a un pescivendolo di aprirsi una pescheria... si dà licenza di scorreggiare... insomma, la poesia per me non deve prendere "licenze" da nessuno... anche perché, passato l'800, non esiste qui nessuna norma o regola che può rendere "senso" alla "licenza"...
inoltre le cosidette licenze poetiche, lungi ad essere librtinose e e libertarie, risultano di quanto più comune possa esistere sotto tutto il cielo stellato!...
la poesia consta, forse, di due o tre mattoni e poi tutto licenze...