ah ah, mi hai fatto ridere di cuore!...
è vero, l'ovvietà è il liquido nel quale nuotiamo giornalmente tutti... ma, credo, che esse abbiano la funzione di stabilire una comunizione qualsiasi, per esempio tra due nello stesso scompartimento del treno... "Piove da più di un'ora" dice uno ad un certo punto, ecco quello sta stabilendo un canale come quando telefoniamo e diciamo "pronto?"... immagina se invece gli si rivolgesse con un'asserzione di filosofia trascendentale!... interromperebbe subito il canale comunicativo e l'altro penserebbe "questo è matto!"...
così è... siamo tarlati d'ovvietà... ma è la poesia che s'incarica di riscattarla e nei modi migliori redimerla... tu, Gabriella, quando componi un testo poetico, riscatti e redimi l'ovvio...