Autore Topic: IL VUOTO NELLO SCRIVERE  (Letto 1274 volte)

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Offline Gerardo Novi

IL VUOTO NELLO SCRIVERE
« il: Venerdì 29 Ottobre 2010, 22:33:40 »
Ciao amici,
spero che quello che mi stà succedendo in questi giorni sia una cosa normale,perchè sinceramente mi sento stranamente nervoso quando prendo la penna in mano e non riesco a buttar giù niente.
Vuoto,completamente vuoto,un abisso bi nulla tra me e i miei fogli che continuo a pasticciare senza nessuna logica.
Se percaso a qualcuno di voi è successa la stessa cosa,per cortesia mi dia un consiglio,è la seconda volta che mi capita,la prima è stato 10 anni fa circa è ho abbandonato per parecchi anni questo mia passione e adesso ho paura che succeda di nuovo e non voglio,AITOOOOO.
Grazie a tutti,un abbraccione
« Ultima modifica: Venerdì 29 Ottobre 2010, 22:40:04 da Gerardo Novi »
G.N.

Offline Calogero Pettineo

Re: IL VUOTO NELLO SCRIVERE
« Risposta #1 il: Venerdì 29 Ottobre 2010, 23:10:11 »
Ciao Gerardo, non ti affliggere, fa che la cosa sia normale.    E' capitato anche a me. non un periodo cosi lungo, ma, alla fine la passione vince.    I fattori possono essere molteplici, un momento di riflessione, l'essere confusi da tante chiacchere: chi, come, quando, perchè, ma, è meglio in questo modo o cercare ottusamente di equipararsi ad altri.   Lascia liberi i pensieri, ascolta solo quel che hai dentro, vedrai che passa.    Ti sono vicino e se ti serve aiuto per quel che potrò fare, sono a disposizione.  ciao.

Offline India

Re: IL VUOTO NELLO SCRIVERE
« Risposta #2 il: Sabato 30 Ottobre 2010, 00:27:34 »
Non trovo che la cosa sia preoccupante. Mi preoccuperei di più se succedesse il contrario. Non bisognerebbe prendere la penna e pensare  cosa scrivere, ma avere inaspettatamente una illuminazione e prendere la penna.
Ci sono mesi interi in cui non si scrive assolutamente nulla. L'arte è questa e non c'è nulla di più deleterio che sforzarsi.

Offline Lina Sirianni

Re: IL VUOTO NELLO SCRIVERE
« Risposta #3 il: Sabato 30 Ottobre 2010, 09:17:15 »
Ciao Gerardo non sforzarti a scrivere per forza

Quando la notte finisce viene l'alba e il sole svela il giorno...

Capita a tutti di avere momenti di confusione e poi all'improvviso trovi il capo della matassa e dal groviglio nascerà ancora poesia

Rilassati e fai altro perchè vedrai che arriva... Promesso! :D

Quel che mi piace è poesia; la poesia la trovo ovunque se mi piace.

Offline Rossella Gallucci

Re: IL VUOTO NELLO SCRIVERE
« Risposta #4 il: Sabato 30 Ottobre 2010, 09:58:47 »
Carissimo Gerardo,
tranquillo, succede a tutti. L'importante è non forzarsi, non stare lì davanti al foglio cercando che arrivi l'ispirazione. Succede anche a me e le cose migliori mi sono venute in mente prima di addormentarmi o appena sveglia, è proprio l'inconscio che parla e, ti assicuro, che è da lì che vengono fuori le emozioni più autentiche. Ci sono tante persone del sito che scrivono benissimo e lo fanno di rado. Questo non toglie nulla alla loro bravura, anzi semmai li rende più preziosi.
Un abbraccio

Rossella

 :) :) :)

mp47pasquino

  • Visitatore
Re: IL VUOTO NELLO SCRIVERE
« Risposta #5 il: Sabato 30 Ottobre 2010, 10:02:25 »
Ciao Gerardo,
mi associo a chi mi ha preceduto e magari dico anche la mia, non ci sono medicine pratiche che ti ridanno la brezza e la voglia di scrivere, cioè non lo scrivere per scrivere ma poggiare con leggiadria la penna indorando il foglio di parole, ti garantisco che è difficile ed è solo spontaneo, guai a forzare significherebbe solo scimmiottare e questo renderebbe vana la nostra passione per l'arte poetica, ma non è imperante allo stesso modo essere eccelsi per forza siamo delle diversità mentali e quindi anche variegati nello scrivere, è importante che ognuno conosca e prenda atto di ciò che può fare e dove può arrivare senza costrizioni o forzature...
Da parte mia ti consiglio di non forzare, magari leggi Autori che ti stimolano la fantasia, io per esempio non amo in particolare un poeta, ma scelgo ciò che capita molto spesso antologie scolastiche liceali mi faccio dare libri smessi e li mi isolo beandomi
per me fino a che durerà c'è la fantasia anche se credo che scrivere sempre a buoni livelli è difficilissimo, togliendo quelle opere che sembrano costruite col rimario o numeri messi su matematicamente...
Fai bene a farti questa domanda, ti fa onore prova a a leggere come ti ho detto ti sarà utile e stimolante e poi hai sempre la possibilità di riproporre o rivisitare qualche tua opera migliorandola o soltanto riproporla all'attenzione, nel frattempo qualcosa di buono scriverai...  

Offline Gerardo Novi

Re: IL VUOTO NELLO SCRIVERE
« Risposta #6 il: Sabato 30 Ottobre 2010, 11:18:46 »
Continuo a ringraziarvi per il vostro intervento e seguirò tutti i consigli dati,sapete,mi sento meno solo della prima volta che mi è successo e non immagginate per me cosa vuol dire,sono veramente felice di aver conosciuto questo sito e tutti i suoi componenti,un enorme abbraccio a tutti
G.N.

ferdan21

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Re: IL VUOTO NELLO SCRIVERE
« Risposta #7 il: Sabato 30 Ottobre 2010, 12:34:14 »
Non ti preoccupare è successo a tutti...
A me è capitato, in passato, di rimanere per anni senza scrivere assolutamente nulla.
ma non è una cosa negativa, perchè in quegli anni ho accumulato esperienze e  storie che adesso sto raccontando.
nulla si perde nella nostra mente.
la memoria non tradisce.
e poi sono dell'avviso che passare un'intera vita a scrivere è una contraddizione.
perché PER SCRIVERE BISOGNA PRIMA "VIVERE".

UN CARO SALUTO

Offline Saverio Chiti

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Re: IL VUOTO NELLO SCRIVERE
« Risposta #8 il: Sabato 30 Ottobre 2010, 12:57:10 »
Continuo a ringraziarvi per il vostro intervento e seguirò tutti i consigli dati,sapete,mi sento meno solo della prima volta che mi è successo e non immagginate per me cosa vuol dire,sono veramente felice di aver conosciuto questo sito e tutti i suoi componenti,un enorme abbraccio a tutti

ecco Gerardo... è proprio questo!
non ci preoccupa di più il fatto che non riusciamo a scrivere a volte... anche a me è capitato spesso!
ma il fatto di sentirsi "soli"... da soli ad affrontare quel vuoto!
quel vuoto che si allarga alla vita quotidiana, alla paura di affrontarlo... paura di non saper dare una "giusta misura" alla cosa!
sembra impossibile, ma sovente dietro a tutto ciò... c'è il bisofgno invece di isolarsi, di ritrovare se stessi!
c'è chi lo fa, semplicemente scrivendo versi e chi a bisogno di sentir vicino qualcuno...
coloro che sanno di cosa stai parlando, che hanno già provato quel tarlo e hanno superato lo scoglio!
che poi non è semplicemente... "non riesco a scrivere nulla!" ma un bisogno di calore, di sentire l'affetto e la comprensione di altri.

so di cosa parli... spesso come ho detto prima, cado in quella situazione...
è dura la lotta contro se stessi, non ci sono poi nè vinti nè vincitori...
per ciò... calma! e fai "scivolare" il tutto su di te!

è chiaro... è solo il mio sentire, il mio vissuto... magari per te è solo un periodo di poca creatività! (lo spero!)

chs
...lì dove ti avevo lasciato
neanche il sole fa più capolino...

Offline Antonio Terracciano

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Re: IL VUOTO NELLO SCRIVERE
« Risposta #9 il: Domenica 7 Novembre 2010, 19:54:11 »
Caro Gerardo, non ti devi assolutamente preoccupare.
Se ti può essere utile la mia esperienza, ti dirò che io, dopo aver scritto un centinaio di poesie giovanili attorno ai vent'anni (sette mi furono pubblicate in una rivista letteraria di allora, ed altre tre o quattro le ho proposte qui sul sito) , per circa trent'anni, salvo eccezioni alquanto sporadiche, non ho più scritto praticamente niente, e la passione mi è ritornata improvvisamente solo due o tre anni fa.
Sono periodi più o meno lunghi in cui il nostro bisogno è più quello di lavorare, di intrattenere rapporti umani, di vivere... Guai se non fosse così!
Ti ricordo che, nel campo della prosa, Italo Svevo aveva sì scritto due discreti romanzi giovanili ("Una vita" e "Senilità" ) , ma solo dopo una pausa trentennale sfornò il suo capolavoro, "La coscienza di Zeno" , e se il tram non lo avesse fermato, investendolo mortalmente, a 67 anni, chissà cosa ci avrebbe regalato ancora!