-a mezzanotte- Il rito nell'oceanoNavi con collari lebbrosi
fendono ombre nel deserto oceano
sulla duna d'acqua in luce, Luna
Legni relitti, fantasmi all'incontro di due dita
aspettano un confine sul confine,
le spose delle veglie notturne,
nel delta temporale in cui risiede il nero,
foce delle pupille
baci divorano occhi,
sirene si nascondono
tra le code delle silenziose onde
E le mani posano in brandelli sulla superficie
nello sfiorare abissi
e scalze comete hanno lunghe chiome
posati respiri di cuore, di mandragora
Rampicanti per le discese demoni di incubi
immergono la lingua nella marea
aspettano, bocca di salsedine da succhiare
come droghe racchiuse in lucciole.
Ruota il cielo
come carillon
un circolo di spade
tra i matrimoni degli equinozi
e sparge
d'oppio cadente, l'aria e le pelli
sui brividi dei bimbi di Morfeo,
sulle ossessioni degli spettri,
sulla luce del loro invisibile
specchio di meduse
Febbre silenziosa suona ancora in campanacci,
untori e malati
capricci delle loro allucinazioni
fluenti, formose di seni,
sorrisi che pallidi e gialli
ricordano l'odore delle rose areole,
sulle ginocchia coi tendini scoperti
e vermi.
Pirati in cime maestre, appese
col ventre aperto e albatros in becchi
a fondo nutrono del fegato
come Prometeo a petto squarciato
sulle reti delle rocce dove putrefatte
vennero le mogli risputate dall'ade.
Evanescenza è il tocco di bambina sonnambula,
ricordo nel sogno
un mignolo a sfiorare acqua
dove ogni cosa non sia che divenire del ghiaccio.
E i tentacoli delle piovre si piantano nella gola
si cibano tra le mascelle di vetro
dei vortici salmastri
del primo sangue,
il caldo e il vivo a nutrirsi vampiri
dei canini
sulle spalle nude
delle sedotte arpie.
Le madri gravide delle iene si spingono a riva,
in maschere partorienti in ghigno
si inginocchiano alle ostetriche senza denti
leccando onde a richiamare morti
rintocco dopo rintocco
con in braccio i nuovi nati
senza testa.
Ridono alla luna e brillano
di trasparenti schizzi oculari
per una morte che vita si rigenera.
Scuotono il loro cranio
veloci alla follia
che tesse ad uncinetto
rami e ragnatele
veli e nozze ai riti
e ai canti del non ritorno
mentre murene spalancano
fauci sugli sguardi
e danno luce verde
all'oscuro mare,
e si svelano di buio e smeraldi
tra le fasce bianche
tra le spirali nelle spirali
riecheggiando sul fondo la speranza
che è lebbra,
dove lì cade la tomba
in segreto
come lo scricchiolio sordo
dei sogni.
El Corripio e Giorgia SpurioUlver - Blinded by Blood (Illustrations by H.R. Giger)