Come promesso eccomi di ritorno sulla poesia di Marina. Analizzerò Guardami 2 dato che la 1 l'ha analizzata Clodia. Confesso che ho letto la sua abbastanza convincente analisi e siccome Marina aveva affermato che "la seconda la avevo fatta con l'intenzione di spiegare la prima!" per la logica aristotelica essendo B=A e A=C se ne deduce che B=C. Secondo me però, diversamente da Clodia, almeno nella 2, ma penso anche nella 1, non c'è il concetto "...delusione della vita, del fato meschino, forse anche sulla fellonia maschile" ma solo l'angoscia della scelta, in particolare di un compagno valido. Infatti è stato detto "Ogni scelta che facciamo cambia la nostra vita. Non ci è dato sapere cosa sarebbe successo se...Tra le tante vite possibili solo una ci è dato vivere.Emiliano Ricotta". Concetti analoghi erano stati espressi a suo tempo da Søren Kierkegaard. Questo è, secondo me, il quadro filosofico in cui si muove la poesia. E adesso cominciano i dolori...ovvero andiamo ad analizzare i versi. Inforco il microscopio e...
Il dado non ha il valore che mostra/son frazioni di tempo le facce,
Le scelte della vita sono determinate dal rotolare veloce di un dado, così veloce che il valore delle facce si confonde.
sincero denominatore che tende a zero, la vita.
vuoi dire che alla fine le scelte si riducono a zero? Però se tu mi parli di denominatore io penso al numeratore e qual'è? Non rinuncio mai alla logica.
Sul greto rotola tra i sassi
tu...pretendere il sei...
Quest'ultimo lo capisco bene, sono stato giovane in un'epoca in cui c'era chi pretendeva il 6 politico alle superiori e il 18 all'università! A parte gli scherzi, il dado rotola dappertutto anche sui sassi del greto di un torrente (quante memorie il torrente!) qualcuno pretende di essere il sesto nella scelta, però modesto!
Scava, nel seme della conoscenza
inafferrabili i volti.
Analizzi tutte le informazioni memorizzate nella tua mente, semi da cui può nascere la scelta giusta,ma i volti sono inafferrabili, roteano come sulle facce veloci di un dado.
lui si specchia nell'uno/se limpido torrente.
He, he però c'è un lui, il numero 1, solo però se si comporta bene. Che gli fai i test? Oppure lui sarebbe quello giusto se riuscissi a chiarirti le idee.
Pulisci lo specchio,
togli il trucco...
acclarata la vista
Continui la tua opera di chiarimento, di snebbiamento della vista interiore
dado d'oro non ha il valore che mostra
forgiati siamo
incomprensibili cubi.
Ritorna qui in chiusa il verso iniziale come nel ritornello delle canzoni. Apprendiamo che il dado è d'oro, e come potrebbe essere diversamente trattandosi delle scelte della nostra vita? Ma negli ultimi due versi la situazione non si chiarifica. Come in un film a finale aperto tutto rimane sospeso. Siamo delle black-box, delle scatole nere, dalle proprietà indecifrabili. I dadi siamo noi.
Adesso però svelaci l'arcano o Marina!
P.S. Per Clodia "fellonia maschile". Un giudizio davvero tranchant! Non tutti i maschi sono felloni, io sono felicemente accasato da quasi 40 anni.