Autore Topic: criptico  (Letto 1118 volte)

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Offline Benedetta Cavazza Miciamalvina

criptico
« il: Sabato 6 Marzo 2010, 23:08:20 »
L’Occhio Miracoloso


C’era una volta un bimbetto di nome Gigi. Era vivace, era curioso, era cieco. Sì, proprio così, non vedeva niente. Non poteva. E non si lamentava poiché il suo cuore buono lo rendeva paziente e gentile. Quando non giocava nella sua camera con i suoi fantastici amici sedeva tranquillo nel salotto ad ascoltare lo svolgersi armonico delle conversazioni fra la mamma e le sue amiche. Fu  così che la sua testolina attenta notò che Geltrude, la signora da lui preferita perché parlava in modo pittoresco, non faceva che ripetere una frase “…eh quella Claudia! Ha avuto un occhio speciale per sposarsi con Massimo.”  “…Eh quella Paola. Ha avuto un occhio speciale per accettare quel lavoro.” E così via. La mente vulcanica di Gigi si lanciò ad immaginare come fosse e dove stesse questo occhio tanto miracoloso e si domandò se il proprietario avrebbe potuto prestarglielo per qualche tempo perché lui non sapeva niente di ciò che veramente è bello al mondo e avrebbe voluto conoscerlo.
Così pensava il bimbo. E una sera preparò lo zainetto con pane e marmellata, tanto yogurt ed un po’ di biscotti secchi. Non appena l’alba s’affacciò all’orizzonte, ne sentiva il palpito sul naso, come una carezza fresca, piano si mise in cammino per cercare l’occhio. “Anch’io lo voglio” si disse. Nel chiarore del mattino, mentre procedeva saltellando come un passerotto senza temere di cadere perché si lasciava guidare dal soffio del vento, sentì un lamento, flebile, delicato, insistente. Si immobilizzò, teso come un segugio che punta, che “vede” la preda sentendola con il fiuto. Gigi cercò con il cuore. Lasciò il sentiero dritto e sicuro e si inoltrò verso quel buio sofferente alla ricerca di quella voce, di quel suono che lo attraeva irresistibilmente. Si chinò sulla melodia, dove gli sembrava più calda e la mano toccò un fremere peloso ed impaurito: un gatto. Un piccolo micio senza casa, senza affetto. Solo. L’animo gentile del fanciullo si fermò, sospeso fra la sua ricerca e l’urgenza di quella creatura. Vinse l’imperativo dello spirito che si scioglieva commosso da tanta fragilità: raccolse il cucciolo e tenendolo racchiuso nel petto tornò indietro.  Non poteva continuare il viaggio, il piccolo aveva fame. Di tutto. Qualche giorno dopo Geltrude venne a prendere il tè e guardando Gigi con  Olaf  morbidamente addormentato sui ginocchi esclamò: “…eh quel ragazzino. Ha un occhio speciale per l’amore”. Gigi sorrise e lisciò il pelo soffice del gattino.








   

Offline Benedetta Cavazza Miciamalvina

Re: criptico
« Risposta #1 il: Sabato 6 Marzo 2010, 23:18:18 »
C’era una volta un topaccio di fogna,almeno lui sapeva che così lo chiamavano gli esseri umani,perché in realtà lui sentiva di chiamarsi Billy.
Era un grasso topo spelacchiato,per via della rogna,la sua coda a causa dello strisciare lungo le tubature della fogna era unta e viscida.
I baffetti smangiati dagli acidi dei liquami non sottolineavano più il nasetto sempre mobile ed attento.
Perché Billy per sopravvivere era sempre molto attento.Il suo mondo era pieno di pericoli,gatti affamati,trappole che sembravano allettanti e che nascondevano dolori atroci e tradimenti,macchine cieche che ad ogni secondo potevano schiacciarlo,quando attanagliato dalla malinconia della Luce emergeva dal buio del sottosuolo per guardare il Cielo desideroso di riuscire a toccarlo.
Billy aveva altri compagni che vivevano con lui nell’oscurità,alcuni più simpatici altri crudeli e spietati.
Billy non si chiedeva il perché,conviveva con loro e basta.
Li accettava perché parte della sua vita.
Un giorno Billy rimase alla Luce un po’ più a lungo.
Il sole era così bello e gli sembrava che avvolgesse il suo corpo trasformandolo.
Si sentiva più leggero,più forte,significativo.
Per un attimo abbassò la guardia,non pensò più ai gatti,ai loro artigli,alle esche avvelenate e alla morte..e mentre il suo cuore si apriva come un timido croco vide ,come in quadro,attraverso una finestra aperta, un bimbo ,piccolo, emaciato,fragilissimo,deposto su un pannicello al centro di un letto.
Lesto corse sul davanzale per osservarlo meglio.
Il fanciullino volse le manine ossute verso la bestiolina gorgogliando curioso.
Il topaccio si sporse con il cuoricino che gli balzava in gola:che bella quella creatura.
Scivolò sul letto e si avvicinò al visetto pallido dell’ infante e subito colse le sue labbra screpolate dall’arsura,il fiato che dichiarava una fame atavica che rodeva le ossa del inerme piccino regalandogli un futuro incerto.
Prese da un turbamento interiore fortissimo le viscere del topaccio si contorsero e subitaneamente corse fuori a cercare qualcosa per lui,sapeva che era urgente,che il piccolo era stremato..affannosamente immerse la coda nell’acqua di una pozzanghera e rosicchiò una briciola muffa da una coccia buttata nella spazzatura.Con una gioia indescrivibile nel piccolo petto rognoso risalì in fretta lungo il muro e si precipitò nella stanza.
Il bimbo tese la boccuccia riarsa a suggere la goccia e la lingua a ricevere il frammento di pane,quando un urlo lo fece ritrarre.Una donna con una scopa colpì il ratto uccidendolo all’istante.
Billy prima di spirare guardò la gota del bimbo e vi mandò un bacio.




Offline Benedetta Cavazza Miciamalvina

Re: criptico
« Risposta #2 il: Sabato 6 Marzo 2010, 23:19:10 »

Voleva morire guardato da un sorriso.
Il poppante fu scosso da amari singhiozzi,la donna cominciò a strepitare contro il mondo avaro di doni,contro il destino che le toglieva tutto,anche il figlio.Il neonato tendeva le braccine a quei gridi:’ho sete’ le diceva con gli occhi,’ho fame’ con i suoi gemiti.Ma lei non vide e non comprese.
Uscì a buttare il topaccio.Al suo ritorno il bambino era morto.
Al funerale fra i fiori un angelo mise la briciola e la goccia sulla rosa più bianca.



Offline Marina Como

Re: criptico
« Risposta #3 il: Sabato 6 Marzo 2010, 23:30:52 »
 ;D I miracoli avvengono quando non li cerchi più; "non tutto il male viene per nuocere"? No, a volte così cechi dai pregiudizi non si vede. "chi è causa del suo mal pianga se stesso? No, pure li spelacchiati rognosi hanno un'anima!
Che morali che trovo... Benedetta, lo sapevo che scrivevi favole per bimbi, ma veramente sei impagabile!
 ;D Siccome fa piangere è poesia?  ;D
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

aureliastroz

  • Visitatore
Re: criptico
« Risposta #4 il: Domenica 7 Marzo 2010, 00:19:31 »
Criptico?  E' dire poco...



Offline Stefano Toschi

Re: criptico
« Risposta #5 il: Domenica 7 Marzo 2010, 12:50:41 »
Che bei racconti Benedetta!
Non sono criptici, parlano al cuore.
 :'( :)
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

Offline Amara

Re: criptico
« Risposta #6 il: Domenica 7 Marzo 2010, 16:46:30 »
..bello si.. quel che ne ho tratto.. è la difficoltà di guardarsi l'un l'altro senza il peso fuorviante delle sovrastrutture.. delle convezioni.... perdendosì la ricchezza a cui si potrebbe attingere..
e mi rendo conto di quanto spesso..leggendo altre parole.. mi sovvengano queste di de Andrè... che sono per me un grande riferimento.. non so se siano vicine a quel che hai sentito tu.. ma io le percepisco forti qui....

Se tu penserai, se giudicherai
da buon borghese
li condannerai a cinquemila anni più le spese
ma se capirai, se li cercherai fino in fondo
se non sono gigli son pur sempre figli
vittime di questo mondo.

(la città vecchia)
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

Offline Marina Como

Re: criptico
« Risposta #7 il: Domenica 7 Marzo 2010, 17:45:25 »
 Una briciola dal topino che se la passava male... salverebbe un figlio.
Ci ho letto anche questo.
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline Stefano Toschi

Re: criptico
« Risposta #8 il: Domenica 7 Marzo 2010, 18:06:49 »
La seconda, quella del topaccio, anche a me ha ricordato De André.
L'emarginato, il riprovato topaccio, relegato nelle fogne, è l'unico capace di cogliere la bellezza di un semplice raggio di sole, l'unico capace di un piccolo insignificante, inutile gesto d'amore, che però è infinitamente grande perché vale la vita. E risalta tanto più grande di fronte all'indifferenza e al disprezzo che regnano nel mondo al di sopra delle fogne.
Questa eroicità antieroica degli ultimi è un tratto, secondo me, che la avvicina al cantautore poeta genovese.
Un'altro episodio che mi ha fatto venire in mente è quello evangelico della povera vedova che getta nel tesoro del tempio pochi spiccioli: tutto quello che aveva.
Rimanendo in ambito cristiano riflette la morale che l'amore costa la croce.
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)