Occidente
non è la sera ad uccidere il giorno
è una prima coltellata
leggera e compassionevole
illusoria di una salvezza
che non ci sarà
e non è il tempo a pulirci la vita
nei rosari di neve smarrita
per la sabbia alla quale torneremo
soddisfatti di una voglia statica
alla quale genuflettere la condanna
nell’attualità che lega i polsi alla ringhiera
spruzzata di ruggine e spine di rosa
virgole dolenti nella vacuità
di un discorso che vive per sopravvivenza
c’è un inciampo affascinante