Io capisco e rispetto profondamente anche il punto di vista opposto ma non penso che Annamaria abbia detto un'eresia. Dunque, io non sono mai stata il tipo da levigare eccessivamente le poesie.
E' come se immagini e parole mi calassero dall'alto, io le metto su carta (certo, voglio sottolineare che una qualche coerenza, ordine ed una cornice la do, mi sembrava sottinteso, mica sono così sprovveduta!) ed esse chiedono di essere interpretate. Dunque scrivere diventa anche una sorta di autoanalisi, un'avventura interessantissima attraverso le vie dei processi mentali/inconsci. Ecco, magari io mi fermo al primo stadio, e certamente potrei lavorarci di più. Ma non voglio stravolgerle, quelle parole che mi ha donato una qualche Musa (
) , altrimenti non riconosco più la poesia come mia, mi sembra un'altra. E a quel punto secondo me non ha senso fare un componimento impeccabile ma senz'anima.
Ribadisco: non sto dicendo che un certo lavoro non deve esserci, che vomiti
"io e te
ieri
passeggiavamo fra nuvole
tre metri sopra il cielo
ora invece il nostro amore è
tre metri sotto n'treno"
(che ho scritto?! boh
)
su un foglio ed è poesia
men che meno che quello che scrivo è perfetto e non ha bisogno di revisioni (sennò non sarei qui
)
Personalmente non mi piace l'
eccessiva limatura che arriva a soffocare il moto dell'anima da cui tutto ha avuto inizio! Perchè il rischio è che venga fuori qualcosa di stilisticamente impeccabile ma vuoto... Non voglio svolgere un vuoto
esercizio di stile ma esprimere un sentimento!
E' un po' come quando si canta con tutta tecnica e niente cuore.
Mi direte: lo puoi esprimere anche in maniera impeccabile, invece di produrre aborti. Vero e ciò sarebbe perfetto, ed è giusto perseguire questo.
Però mi fa paura che si possa arrivare a puntare a costruire in maniera ossessiva solo un esercizio di stile, mi sembra una perversione. E' utile farli, ma non è bella cosa (secondo me) farlo diventare il proprio stile.
Non so se ho spiegato bene quanto volevo dire...o penserete che non diverrò mai poeta così
...ma questa è una mia constatazione che più volte mi sono trovata a fare, un pensiero che vi esprimo e che in futuro magari potrò mutare...dato che solo gli sciocchi non lo fanno
E chiarisco, io adoro anche il piacere delle parole perchè sono parole, del suono per come suona.
Io ho sempre scritto poesie in uno stile un poco prosastico, di recente mi sono avvicinata ad uno stile forse più propriamente poetico. Mi trovo in una fase di crescita e magari per questo mi pongo tanti interrogativi. Come dicevo, ho compreso l'importanza di un maggiore labor limae.