L'esempio è calzante ... salvo che per scrivere occorra uno stato d'animo molto meno frettoloso e molto più introspettivo. E' anche questo che mi incuriosisce, quando scrivo poesie. Lo stato mentale che serve a leggere e riflettere sulle parole, può risalire faticosamente dalla parete della superficialità odierna, oppure anche questo viene deteriorato e tratta le poesie come un prodotto di consumo? Come ascoltate una bella pubblicità ..mi piace ..non mi piace ... e mi trovo a chiedermi se il criterio di lettura ed interpretazione di chi legge le poesie del sito, ma tutte le poesie in generale passi attraverso questo particolare modo di pensare i significati, ed alla fine non tragga nulla, per mancanza di strumenti e tempo per dare comprensione. Leggiamo e studiamo, ne discutiamo ...ma cosa resta in effetti? C'è davvero quella riflessione che richiede una poesia ?