Bisogna cominciare a comprendere la complessità e le contraddizioni dell’islam dove religione e politica sono la stessa cosa, dove il profeta è al tempo stesso condottiero e legislatore, dove non esiste un’autorità religiosa unica e riconosciuta, ma chiunque può diventare un imam, può predicare ciò che ritiene opportuno e interpretare il Corano, dove l’autorità è sempre incontrastata e basta scrivere un libro con parole non consone per essere messi al bando e rischiare la pena capitale.
Infatti alcuni imam hanno subito preso le distanze da questo fatto e lo hanno stigmatizzato dicendo:''Una scena penosa, Hamas e i suoi simpatizzanti hanno strumentalizzato la religione per fini politici. E questo è blasfemo''.
Ecco perché sottovalutare quanto accaduto in alcune piazze italiane sabato 4 gennaio a mio avviso è un errore.
Non si possono fare spallucce, e dire: "che saranno mai un migliaio di musulmani che in Piazza Duomo pregano rivolti alla Mecca?" I manifestanti in questione avevano il permesso per una manifestazione sulla guerra di Gaza che doveva terminare in Piazza San Babila.
Il prefetto stabilisce dove inizia, quale percorso fa e dove finisce una manifestazione, questa è la regola e va rispettata, anche dai musulmani.
Vogliamo fingerci ingenui e credere all’imam che sostiene che casualmente giunta l’ora della preghiera, si trovavano in Piazza Duomo e allora, eccoli a svolgere il loro compito, un posto vale l’altro? Quando invece
hanno forzato il cordone della polizia per andare esattamente in piazza Duomo?
Vogliamo fingerci ingenui e affermare che si avevano appena finito di bruciare bandiere ma erano fatte artigianalmente, poco più di lenzuoli bianchi con uno scarabocchio azzurro a forma di stella dipinto al centro, suvvia, che sarà mai?
Non dimentichiamo però tra un’ingenuità e l’altra, che per l'Islam, un luogo dove si prega diventa immediatamente sacro e nello stesso giorno si pregava anche a Bologna in Piazza Maggiore davanti alla Chiesa di San Petronio.
Qualche domanda dovremmo pur farcela.
Da qualche dubbio dovremmo pur lasciarci ferire.
Non dimtichiamoci che i simboli per l’islam hanno un grande valore e che forse questi gesti hanno un regista che non stava certo in piazza, anche se a Milano guidava la manifestazione l’imam di Viale Jenner, condannato a tre anni e otto mesi per terrorismo (prosciolto per prescrizione)
Resta una domanda - e se domani un migliaio di fedeli cattolici si attardassero davanti ad una moschea a dire il vespero che accadrebbe?-
Provare per credere?
No, sarebbero additati come provocatori e condannati dagli stessi cattolici, giustamente, perché va rispettata la sensibilità altrui, rispettati i luoghi di culto.