Autore Topic: Non so se ce lo siamo mai chiesto seriamente. Proviamo a farlo?  (Letto 9821 volte)

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Offline Benito Ciarlo

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  • La pigrizia è un una scimmia che si spidocchia sul
  • Nel sito Scrivere: Le sue poesie
Non so se ce lo siamo mai chiesto seriamente. Proviamo a farlo?
« il: Lunedì 1 Dicembre 2008, 00:51:03 »
Sul forum ho assistito a un mucchio di diatribe sul perché e sul percome si scrivono poesie. Mi piacerebbe capire meglio e credo che la cosa incuriosisca anche voi. Proviamo a rispondere al sondaggio?
mi ha sempre stupito quali giri assurdi debbano fare i fiumi per passare sotto tutti i ponti (Beppe Grillo)

Baby81

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Re: Non so se ce lo siamo mai chiesto seriamente. Proviamo a farlo?
« Risposta #1 il: Lunedì 1 Dicembre 2008, 08:43:59 »
Non si posso dare più risposte? ho scelto quella che mi sembrava più giusta ma ne avrei anche altre da dare!!
Come: mi piace coltivare quest'arte, migliorandomi; è una bella consolazione quando si è tristi, è un buon modo di comunicare le miei emozioni ed infine scrivendole mi vedo dentro oltre a quella che ho già votato, ciao!
« Ultima modifica: Lunedì 1 Dicembre 2008, 08:48:02 da Lunababy »

Offline Zima

Re: Non so se ce lo siamo mai chiesto seriamente. Proviamo a farlo?
« Risposta #2 il: Lunedì 1 Dicembre 2008, 09:59:18 »
Allora, in effetti le risposte sarebbero state più di una... almeno tre.
io ho risposto che scrivendo mi guardo dentro... scrivo perchè ho bisogno di estrinsecare tutto ciò che si racchiude all'interno di me stessa, di imparare a conoscermi, di interrogarmi per avere le risposte che non ho.
le cerco scrivendo poichè spesso l'inchiostro si spalma sul foglio da solo. non sono io a decidere di cosa parlare, cosa cercare... scrivo e poi mi chiedo: cosa volevo dire?
le interpretazioni sono spesso e volentieri più di una.

è per questo che l'altro giorno, parlando con una amica, ho paragonato il mio modo di intendere la poesia (la mia) all' ars maieutica di Socrate... il paragone è senza dubbio azzardato, ma rispecchia il senso che dò alle mie parole: quello della ricerca della verità, e non quello dell'assioma, del dogmatismo. una verità, dunque, che non sarà mai assoluta, ma sempre relativa al mio stato d'animo.
attraverso la scrittura dei miei versi, mi pongo interrogativi, mi dò delle risposte, poi le confuto, ecc ecc...

però aggiungerei che, in tutto questo, cerco sempre di migliorare, di apportare innovazioni al mio scrivere, di imparare qualcosa, così come spesso scrivere è di conforto, quando sono triste.
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: Non so se ce lo siamo mai chiesto seriamente. Proviamo a farlo?
« Risposta #3 il: Lunedì 1 Dicembre 2008, 11:20:28 »
sembrerà banale ma l'ho già spiegato in "Scrivo per" e ancora l'ho spiegato nel forum in altre occasioni:
lo riporto nuovamente anche se le opzioni proposte da Benito dovrebbero essere cumulative e non uniche, quindi riassumo...

bhe
Scrivo per disperazione
scrivo per comunicare
scrivo forse per chiedere aiuto
scrivo forse per aiutare
scrivo per amore
scrivo per amicizia
scrivo per affetto e simpatia
scrivo per cercare di espellere tutto il dolore anche se poi rimane dentro
scrivo perché sono una scrivomane
scrivo perché non so tacere
scrivo per passatempo
scrivo perché mi piace dipingere la vita o per lo meno ci provo
scrivo perché...cazzo...mi va di scrivere ed esprimermi anche così "come voglio"
scrivo per rabbia e gioia
scrivo per sorridere e far ridere
scrivo per imparare a scrivere
scrivo perché così mi siedo e mi riposo
scrivo per distrarmi
scrivo per fare casini
scrivo per infiniti motivi, tutti uno più valido dell'altro!
scrivo...e scrivo...e scrivo


potrei scrivere all'infinito e mentre dormo, infatti porto sempre carta e penna sotto al cuscino perché se mi balena l'idea l'annoto!

ma, concordo pienamente con quanto asserisce Zima e aggiungo che scrivo per...conoscermi meglio, rivedermi, rivalutarmi, negarmi, e rimettermi in gioco...sempre!

Baby81

  • Visitatore
Re: Non so se ce lo siamo mai chiesto seriamente. Proviamo a farlo?
« Risposta #4 il: Lunedì 1 Dicembre 2008, 12:49:16 »
sembrerà banale ma l'ho già spiegato in "Scrivo per" e ancora l'ho spiegato nel forum in altre occasioni:
lo riporto nuovamente anche se le opzioni proposte da Benito dovrebbero essere cumulative e non uniche, quindi riassumo...

bhe
Scrivo per disperazione
scrivo per comunicare
scrivo forse per chiedere aiuto
scrivo forse per aiutare
scrivo per amore
scrivo per amicizia
scrivo per affetto e simpatia
scrivo per cercare di espellere tutto il dolore anche se poi rimane dentro
scrivo perché sono una scrivomane
scrivo perché non so tacere
scrivo per passatempo
scrivo perché mi piace dipingere la vita o per lo meno ci provo
scrivo perché...cazzo...mi va di scrivere ed esprimermi anche così "come voglio"
scrivo per rabbia e gioia
scrivo per sorridere e far ridere
scrivo per imparare a scrivere
scrivo perché così mi siedo e mi riposo
scrivo per distrarmi
scrivo per fare casini
scrivo per infiniti motivi, tutti uno più valido dell'altro!
scrivo...e scrivo...e scrivo


potrei scrivere all'infinito e mentre dormo, infatti porto sempre carta e penna sotto al cuscino perché se mi balena l'idea l'annoto!

ma, concordo pienamente con quanto asserisce Zima e aggiungo che scrivo per...conoscermi meglio, rivedermi, rivalutarmi, negarmi, e rimettermi in gioco...sempre!


mamma mia sono d'accordo con te Annamaria ma fino alla carta con la penna sotto il cuscino ancora nn ci ero arrivata ma c'è l'ho sul comodino, però mi poace scrivere soprattutto in auto e in bicicletta fermarmi e pensare liberarmi dai quei pesi che porto sul cuore. Sono tutti validi i tuoi motivi e li condivido in pieno come quelli di zima anche.

Offline Stefano Toschi

Re: Non so se ce lo siamo mai chiesto seriamente. Proviamo a farlo?
« Risposta #5 il: Lunedì 1 Dicembre 2008, 19:42:26 »
Ometto di votare perché non saprei cosa votare (forse quasi tutte le opzioni  ;D). Comunque…
Ho iniziato a scrivere poesie per esprimere la mia interiorità: le emozioni, i pensieri, le gioie e i dolori, le paure e le speranze (veramente, per dirla tutta, la storia è un po’ più complessa ed inizia con l’utilizzo di una tecnica “acquariana” di “scrittura psichica”, una ventina di anni fa). Intendevo rivolgermi innanzitutto a me stesso (si trattava di una sorta di percorso di autoconoscenza) e direi che è ancora così.
Quello che mi interessava era, ed è, il fissare questo sentire interiore in immagini prima di ogni condizionamento razionale (ma forse è un’illusione).
Strada facendo mi è piaciuto approfondire la mia conoscenza dello scrivere poetico ed ho scoperto altri aspetti: le potenzialità del ritmo, dei suoni. Questo mi ha permesso di approfondire la comprensione di ciò che avevo già scritto e di aprire nuove strade al mio scrivere in versi.
Una cosa che ho potuto sperimentare e che ha dato una svolta al mio modo di scrivere è che l’utilizzo di “artifici” metrici, lungi dal condizionarmi nell’espressione, risultava per me un mezzo espressivo particolarmente stimolante.
Attualmente una possibilità che  mi affascina (e qualcuna delle mie poesie più recenti ne è un esempio, ma la cosa è ancora in divenire) è quella di poter comporre versi come un puro gioco, perché in fondo mi pare che il giocare liberamente con i mezzi del poetare possa essere un’espressione più autentica, più profonda, più decondizionata della mia personalità, della mia anima, di quanto non lo sia l’indugiare su contenuti emozionali o intellettuali ben definiti (e quindi già abbondantemente filtrati interiormente), la mia idea è che essi riemergano più liberi e originari nelle “forme” di quel giocare.
 :-* ;D
« Ultima modifica: Lunedì 1 Dicembre 2008, 19:44:22 da Stefano Toschi »
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: Non so se ce lo siamo mai chiesto seriamente. Proviamo a farlo?
« Risposta #6 il: Lunedì 1 Dicembre 2008, 23:39:44 »
...è favoloso questo tuo vedere...
almeno hai trovato, dopo esserti un po' analizzato, un bel modo di evadere "poetando"...