Autore Topic: Tutti in ferie, ma la guerra no.  (Letto 15460 volte)

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Offline Phersu

Tutti in ferie, ma la guerra no.
« il: Sabato 16 Agosto 2008, 19:25:35 »
Ferragosto, il tanto sospirato periodo dell'anno eccolo qui, tempo di vacanze e del nostro meritato riposo.
Tutti in ferie, ma la guerra no.

Offline Paolo Ursaia

Re: Tutti in ferie, ma la guerra no.
« Risposta #1 il: Sabato 16 Agosto 2008, 19:35:07 »
  Caro Phersu...è vero quello che dici. Di più...sono in corso le Olimpiadi. Durante le Olimpiadi della Grecia Classica, si arrestavano le guerre...oggi, le cominciamo.
Cunctando restituit

Offline Phersu

Re: Tutti in ferie, ma la guerra no.
« Risposta #2 il: Domenica 17 Agosto 2008, 18:50:05 »
Si è vero, caro Paolo, nell'antica Grecia si sopendevano anche le guerre durante l'olimpiade, quella in Georgia però non credo sia iniziata casualmente lo stesso giorno dei giochi olimpici, c'è sicuramente un motivo politico.
L'ultima dichiarazione del lungimirante presidente di quel Paese, che ha iniziato una guerra suicida contro uno degli eserciti più forti del mondo, causando enormi sofferenze alla popolazione e distruzioni importanti, dice che gli occidentali sono deboli! Un genio! Ha scoperto l'acqua calda! Cosa credeva che saremmo accorsi con l'esercito della NATO contro la Russia? Scatenando una probabile guerra mondiale (forse nucleare)? Grazie, ma già sapevamo che siamo deboli, dopo la recente alleanza russa con la compagnia del gas algerina, dipendiamo per il 70% dei rifornimenti da Putin, per prendere in considerazione solo l'aspetto "gas" che non è certamente secondario, ma non l'unico, sarebbe saggio fargli guerra? (Ammesso che la guerra possa essere saggia, per me non lo è mai, ma è nella natura dell'uomo guerreggiare.)

Offline Paolo Ursaia

Re: Tutti in ferie, ma la guerra no.
« Risposta #3 il: Domenica 17 Agosto 2008, 19:19:02 »
Si è vero, caro Paolo, nell'antica Grecia si sopendevano anche le guerre durante l'olimpiade, quella in Georgia però non credo sia iniziata casualmente lo stesso giorno dei giochi olimpici, c'è sicuramente un motivo politico.
L'ultima dichiarazione del lungimirante presidente di quel Paese, che ha iniziato una guerra suicida contro uno degli eserciti più forti del mondo, causando enormi sofferenze alla popolazione e distruzioni importanti, dice che gli occidentali sono deboli! Un genio! Ha scoperto l'acqua calda! Cosa credeva che saremmo accorsi con l'esercito della NATO contro la Russia? Scatenando una probabile guerra mondiale (forse nucleare)? Grazie, ma già sapevamo che siamo deboli, dopo la recente alleanza russa con la compagnia del gas algerina, dipendiamo per il 70% dei rifornimenti da Putin, per prendere in considerazione solo l'aspetto "gas" che non è certamente secondario, ma non l'unico, sarebbe saggio fargli guerra? (Ammesso che la guerra possa essere saggia, per me non lo è mai, ma è nella natura dell'uomo guerreggiare.)

         Verissimo...e tra gli idioti occidentali, noi siamo i più idioti...
 Questione energia: nucleare? NO!!  carbone? NO!!  idroeletrico? NO!!
  Peggio ancora...eolico?...sentita con le mie orecchie...NO!! deturpa l'ambiente...solare?....NO!!! idem...
  Insomma, siamo schiavi della teoria del "tutto no"...però, tutti vogliamo tanta energia, la sprechiamo...e la compriamo a caro prezzo come gas algerino-russo...come petrolio...come corrente dalle centrali nucleari di mezza Europa. Cretini e ipocriti.
Cunctando restituit

Offline Phersu

Re: Tutti in ferie, ma la guerra no.
« Risposta #4 il: Domenica 17 Agosto 2008, 19:44:09 »
Si, e se mi permetti, aprirei una piccola parentesi proprio sull'inganno nucleare. Sembra che l'orientamento del nostro governo sia quello di far costruire nuove centrali nucleri, che tra parentesi saranno pronte tra dieci anni, partendo subito con la costruzione. Leggendo i vari giornali europei, scopro che Gran Bratagna, Spagna, Francia e così via per un lungo elenco, vogliono anch'esse costruire centrali nucleari, la mia domanda è: ma se tutti puntiamo su tale fonte energetica, tra dieci anni quanto costerà il combustibile nucleare, vista la crescita esponenziale della richiesta? Teniamo presente che noi uranio praticamente non ne abbiamo. Le fonti alternative: eolica, solare e così via, non riusciranno mai a soddisfare neanche il 40% dei nostri attuali consumi, quindi la risposta a mio avviso è: NON esiste uno sviluppo sostenibile, perché è lo sviluppo stesso a non essere più sostenibile, l'unica strada che ci resta è una "decrescita" che ci consenta di avere un potenziale energetico sufficiente rinunciando ad una buona percentuale dei combustibili fossili.

Offline Il Massimale

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  • E' poesia anche un volo di una farfalla
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Re: Tutti in ferie, ma la guerra no.
« Risposta #5 il: Giovedì 21 Agosto 2008, 12:20:49 »
Topic assolutamente veritiero grazie al quale dobbiamo un pò di più fermarci a pensare! Guerrieri e presidenti non hanno ancora conosciuto il termine fratellanza!
La poesia è lo specchio della nostra anima ed il sussurro delle nostre emozioni!!
                       Il Massimale