Autore Topic: "La poesia omologata" di Zima&Francesca  (Letto 1748 volte)

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alexandra

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"La poesia omologata" di Zima&Francesca
« il: Martedì 8 Gennaio 2008, 13:31:36 »
Capita a volte che leggendo una poesia sul sito, si percepisce così bene il messaggio che ci viene la voglia di modificarla, per renderla un pò nostra...

Così nasce questo esperimento, Zima legge la mia poesia sul sito e poi mi invia una sua versione, dandomi consigli per esplicare bene il significato.

Mi dice:"hai parlato delle conseguenze dell'omologazione ma non dell'omologazione in se, avresti potuto dare più incisività"...

Nasce un dibattito ed infine una versione che ci ha messo d'accordo.
A voi l'ardua sentenza! ;)


La poesia omologata

In fortezze d'aria
si avviluppano le ali

-file di mattoni tutti uguali-

L'alchimia perisce tra le mani
come un fiore soffocato dalla noia

-ossigeno che manca di parole-

Le stelle barcollano nel buio
e la luna perde il suo sorriso

Il poeta annichilisce
sgretolando l'essenza del divino

occhi appagati solo
da rimasugli di verità
« Ultima modifica: Martedì 8 Gennaio 2008, 13:33:23 da Francesca Coppola »

Offline Zima

Re: "La poesia omologata" di Zima&Francesca
« Risposta #1 il: Martedì 8 Gennaio 2008, 20:58:27 »
in effetti non è raro che io e Francesca ci scambiamo opinioni e consigli sulle rispettive poesie...
in questo caso il tema mi toccava molto ma la poesia di francesca metteva in luce le sole conseguenze dell'omologazione senza spiegare in cosa essa consistesse.
è stato quindi spontaneo per me aggiungere qualche verso.

utilizzando quindi lo stesso linguaggio metaforico, abbiamo cercato, insieme, di raccontare che, quando una poesia diventa "file di mattoni tutti uguali" le ali della creatività si piegano su sè stesse imprigionate in mura invisibili ("fortezze d'aria"), la fantasia soffoca come un fiore senza ossigeno e ogni cosa perde di valore.

gli incisi, stanno a rappresentare, metaforicamente, in cosa consiste l'omologazione, così come gli ultimi due versi in cui il messaggio che vogliamo portare è quello di guardare oltre le apparenze e cogliere la sacralità che risiede in ogni cosa.


ci abbiamo messo un po' per trovare le parole più giuste, ma ci siamo divertite! ;)
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

Offline Marcos D Ingaldi

Re: "La poesia omologata" di Zima&Francesca
« Risposta #2 il: Mercoledì 9 Gennaio 2008, 14:48:50 »
A me piace, anche se trovo che il suo ermetismo sia stato portato un po' troppo all'estremo. Probabilmente è un errore di "gioventù" nella ricerca di allegoria e sinestesia. A mio avviso ci deve essere un quilibrio ottimale tra esplicito ed ermetico: non non credo che vogliate nascondere proprio tutto quello che voreste comunicare, giusto?.
Ad ogni modo un ottimo esercizio stilistico da cui iniziare l'introduzione di nuove forme poetiche nei vostri componimenti. Non sono solito far complimenti, ma credo che il vostro sia uno dei primi esperimenti ben riusciti nel sito (per quel che ho letto, non me ne voglia nessuno) in materia ermetica (pur riconoscendo la vostra poesia come un primo passo nel mondo ermetico).

Brave! :)
« Ultima modifica: Mercoledì 9 Gennaio 2008, 14:56:58 da Mark0z »
Che tu creda di potere o non potere, hai ragione comunque.

Offline Zima

Re: "La poesia omologata" di Zima&Francesca
« Risposta #3 il: Giovedì 10 Gennaio 2008, 08:49:19 »
grazie Marc0z per i tuoi complimenti... io credo che esperimenti di tal genere riescano bene se sono spontanei (come in questo caso) e che invece costruire a tavolino una poesia a più mani difficilmente porterà a buoni risultati.

ma soprattutto garzie per la piccola critica... spesso sia io che Francesca ricadiamo in un ermetismo dalle maglie troppo strette, per testi che ad altri occhi risultano quasi incomprensibili... errori di gioventù!  ;) ...hai detto bene!
e anche questa volta purtroppo siamo ricadute nel tranello, è per questo che abbiamo deciso, subito dopo, di dare una piccola spiegazione...

hai dei suggerimenti? tu cosa avresti cambiato?..come l'avresti impostata?
siamo qui per imparare e ci piacerebbe ricevere consigli e critiche ;D

grazie ancora!
« Ultima modifica: Giovedì 10 Gennaio 2008, 08:53:42 da Zima »
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

alexandra

  • Visitatore
Re: "La poesia omologata" di Zima&Francesca
« Risposta #4 il: Giovedì 10 Gennaio 2008, 09:43:02 »
Ermetica? Si! ma non volutamente!

però io non la trovo così difficile, ::) basta non soffermarsi alla prima lettura, come in ogni altra poesia e qui il titolo è indicativo...

Ma grazie per l'attenzione e tutti i consigli/critiche saranno ben accetti!

Offline Marcos D Ingaldi

Re: "La poesia omologata" di Zima&Francesca
« Risposta #5 il: Giovedì 10 Gennaio 2008, 10:08:04 »
Ciao ancora, be' ovviamente non posso dirvi come scrivere. Però qualche spunto, in  base alla mia personalissima esperienza (che potrebbe non essere in linea con le vostre velleità stilistiche) posso senz'altro darvelo.

In primis: leggere! Tutto quello che volete e degli autori che più vi ispirano. In questo modo costruirete inconsciamente uno schema mentale che, mescolato con il vostro estro, vi porterà sempre più vicine al vostro ideale poetico. Io leggo molto Borges in questo periodo, per esempio. E ho scoperto di adorarlo. Mi piace molto la poesia mescolata alla filosofia e Borges in questo penso sia ancora oggi impareggiabile. E infatti la mia ultima poesia (Memorie di sala prove) contiene qualche nuovo tratto dovuto a questa esperienza di lettura.

La letteratura non va mai separata dal contesto storico in cui ha visto la luce. Questo è particolarmente vero in poesia. Per ciò dovrete (quanto meno) leggere anche i tratti salienti della corrente poetica in cui l'autore si inserisce, nonché la sua biografia, con particolare attenzione al periodo in cui le poesie che state leggendo sono state scritte. Vi consiglio di non leggere interpretazioni e commenti alle poesie se non in un secondo momento. Dovrete cercare prima voi stesse di capirne il significato. E la conoscenza della vita e le correnti poetiche abbracciate dall'autore vi permetteranno di farlo in autonomia. Non potremmo capire mai veramente il significato della poesia di Montale se non sapessimo che è stato uno dei primi ermetici, che aveva una salute precaria e che soffriva di depressione.

Ciò premesso, dovrete poi definire e successivamente affinare il vostro stile (finanche, perché no, a cambiarlo completamente con il passare del tempo). Dovrete decidere, in base a ciò che volete comunicare, e quindi, in base ai sensi e sentimenti che vorrete stuzzicare nel vostro lettore, metrica, versi e figure retoriche da utilizzare. Come accenavo nel mio precedente post, probabilmente vorrete che il vostro messaggio rimanga criptico in alcuni frangenti: questo non perché non volete che sia letto, ma solo perché è la sua interpretazone a donarne il senso più profondo  e l'importanza che secondo voi merita. Mentre altre volte il messaggio sarà chiaro, proprio per le stesse regioni :).

Per essere più chiaro, mi sono permesso di fare qualche esempio, parendendo spunto dalla vostra poesia. (continua sotto)
Che tu creda di potere o non potere, hai ragione comunque.

Offline Marcos D Ingaldi

Re: "La poesia omologata" di Zima&Francesca
« Risposta #6 il: Giovedì 10 Gennaio 2008, 10:40:25 »
Primo esempio:

In eoliche fortezze
si avviluppano le ali
di un'avvilita, familiare
fantasia (ad altre
e a se stessa uguale)


Questo è il mio stile principe: ermetismo composto da metafore (le "eoliche fortezze"), sinestesie (fantasia uguale), prosopopea (l'avvilita fantasia). Il verso è libero, così come la metrica. Il ritmo è pacato, non uniforme ma, tutto sommato, continuo  e, insieme a parole semplici, descrivono uno stato d'animo quieto e disilluso, come quello di qualcuno che riflette su qualcosa di tutto sommato spiacevole. L'allitterazione è del tutto CASUALE (non l'ho fatta apposta) e m'è venuta solo perché cercavo parole soavi per meglio descrivere lo stato d'animo. Questo per dire che non tutto va sempre pianificato, ma dovete cercare di rendere il vostro stato d'animo quanto meglio potete. Il resto viene da sé.  Questo è il classico approccio ermetico, ma non il solo.

Secondo esempio:

In eoliche fortezze
si avviluppano le ali
(diluita, familiare
fantasia sempre uguale)


La metrica è uniforme: versi composti da otto sillabe x 4 versi. Il ritmo è cadenzato e l'accento è tonico sulla terza e la settima sillaba. Si perde un po' il senso di evanescenza del verso, e con esso la sensazione di tristezza che aveva l'altro esempio: la cadenza è quasi un ritmo, un motivetto, che rende il tutto leggermente più allegro. La metrica ci limita nella scelta delle parole, quindi, esprimere lo stesso concetto di prima risulta più complicato e, come detto prima, il senso non è comunque completamente uguale.

Terzo esempio:

In eoliche fortezze
si avviluppano le ali
ché di prodotti industriali
mostran tutte le fattezze


La rima. Brutta bestia. Ho dovuto rinunciare all'esplicito richiamo alla fantasia. E, sebbene lo si possa evincere, non è la stessa cosa. Il ritmo è spezzato al terzo e quarto verso: 3 accenti anziché 2,  1°,5° e 7° sillaba per il terzo verso, 1°, 3° e 7° il quarto. Il tutto mi da la sensazione di un'affermazione fredda e poco coinvolgente. Come qualcuno che voglia comunicare un'idea e non sentimenti. Il senso del primo esempio si è quasi del tutto perso, ma l'inteznione è ancora percettibile.

Come vedete, fare poesia è come vivere: bisogna capire, riflettere, far fluire i sentimenti e trovare il miglio modo per mescolare il tutto secondo la nostra natura.

Come dissero gli AC/DC: IT'S A LONG WAY TO THE TOP IF YOU WANNA (DO POETRY) ROCK'N ROLL.
Che tu creda di potere o non potere, hai ragione comunque.

Offline Marcos D Ingaldi

Re: "La poesia omologata" di Zima&Francesca
« Risposta #7 il: Giovedì 10 Gennaio 2008, 10:56:18 »
BESTIA! non mi sono mica reso conto di aver scritto un saggio... chiedo scusa per la prolissità, ma quando comincio fatico a darmi un limite.

Ovviamente tutto quel che ho scritto è frutto della mia personalissima esperienza, e non va preso come vangelo.
Che tu creda di potere o non potere, hai ragione comunque.

Offline Zima

Re: "La poesia omologata" di Zima&Francesca
« Risposta #8 il: Giovedì 10 Gennaio 2008, 12:18:48 »
 ;D ;D ;D ;D

caro Marco,
ti ringrazio moltissimo per i consigli...d'altra parte è quello che personalmente faccio già: leggere leggere leggere...
quando scrivo è sempre il mio stato d'animo a prendere il sopravvento, ed in base a questo una poesia risulterà più ermetica o più chiara, più ricca di figure retoriche o più spoglia, più ritmata o meno, più imbrigliata nel verso o più sciolta.

detto questo, leggo con interesse i tuoi esempi che mi danno la chiara visione di ciò che le parole riescono a fare, poi è ovvio che tutto varia a seconda dello stile (attuale) di chi le scrive.
il secondo in particolare mi piace molto poichè forse viene più incontro al mio modo di scrivere, con allitterazioni frequenti, anche se non studiate e del tutto casuali...

la poesia in questione però, nasce precisamente da una poesia già scritta e viene revisionata a due mani, lo stato d'animo non può essere lo stesso per due autori, seppur spinti dallo stesso moto, seppur essi vogliano esprimere lo stesso concetto.
sono poi due stili a fondersi in uno solo... cosa usualmente molto molto complessa!

ti ringrazio ancora una volta, credo che questo sia lo spirito giusto in un sito di poesia e l'unico in grado di stimolare una crescita costante e uno scambio tra tutti gli autori!  ;)


rispondendo agli AC/DC: è un lungo percorso...ma ce la faremo? ;)
« Ultima modifica: Giovedì 10 Gennaio 2008, 12:46:49 da Zima »
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

alexandra

  • Visitatore
Re: "La poesia omologata" di Zima&Francesca
« Risposta #9 il: Giovedì 10 Gennaio 2008, 12:39:27 »
E' sempre stimolante ricevere questi consigli e devo dire che mi hanno fatto molto piacere, soprattutto perchè è una cosa abbastanza rara in questo sito.

Naturalmente anche io come zima, già leggo molto, anche autori contemporanei o sconosciuti.

Esplicativi gli esempi.

Ti ringrazio Mark per l'attenzione e per il tempo che ci hai dedicate. :D

Si, si questo è proprio lo spirito giusto... ;)
« Ultima modifica: Giovedì 10 Gennaio 2008, 12:45:34 da Francesca Coppola »

Offline Marcos D Ingaldi

Re: "La poesia omologata" di Zima&Francesca
« Risposta #10 il: Giovedì 10 Gennaio 2008, 12:44:02 »
Vostro umile servo ;)
Che tu creda di potere o non potere, hai ragione comunque.