Autore Topic: "Oggi ho spogliato il mio corpo" di Benedetta Cavazza Miciamalvina  (Letto 1641 volte)

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Offline Marina Como

"Oggi ho spogliato il mio corpo" di Benedetta Cavazza Miciamalvina
« il: Domenica 11 Novembre 2007, 14:48:47 »
Dinanzi allo specchio
lasciando cadere
ogni veste ed ogni artificio

sto nuda.

Discende lo sguardo
al pieno dei seni
ancora stillanti di latte

un fioco sorriso mi sfiora

e continuo...

il ventre...

il rosa del pube

una lacrima amara
d'acido atroce
mi segna la guancia


Lì, immoto rimane
il marchio
di un gelido istante


ogni punto di sutura
ha sigillato
il ricordo feroce
di un amplesso rubato

e quel che bocciolo
dai poeti è cantato

mi sembra soltanto
un mostro sboccato.

19.08.2007
http://www.scrivere.info/poesia.php?poesia=39625
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline Marina Como

Re: "Oggi ho spogliato il mio corpo" di Benedetta Cavazza Miciamalvina
« Risposta #1 il: Domenica 11 Novembre 2007, 14:56:08 »
Commento critico.
Una bella struttura a caduta che incalza il ritmo, ricalca con le pause il pensiero della donna che si guarda allo specchio.
La poesia scorre come lo sguardo della donna sul suo corpo.
Tutto l'orrore della violenza subita viene fuori nel linguaggio descrittivo che rende ogni particolare una introspezione.
Un linguaggio che si adegua, varia, disegna e stupisce, sino alla aggressione nella chiusa.
Lo stupro scolpito nella mente prima che nel fisico, il prima ed il dopo disegnati con maestria, ed una chiusa che rende il lettore partecipe della tragedia con "dai poeti è cantato".
Molto ben fatte nella chiusa le uniche rime, che riprendendo il "siggillato/ rubato/ cantato/ sboccato, ne suggellano i contrasti.
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline Zima

Re: "Oggi ho spogliato il mio corpo" di Benedetta Cavazza Miciamalvina
« Risposta #2 il: Lunedì 12 Novembre 2007, 09:16:00 »
una poesia bellissima quanto atroce!

l'autrice si spoglia concedendo al lettore il proprio dolore, rendendolo partecipe fino a farglielo sentire...e devo dire che ci riesce a meraviglia!

è spesso dal dolore che escono fuori delle poesie così: intense e bellissime...
ma perchè?!...


i miei complimenti a Miciamalvina e a chi è andato a scovre questo testo, tra i tanti belli, troppo spesso ignorati!
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

Offline Maurizio Spaccasassi

Re: "Oggi ho spogliato il mio corpo" di Benedetta Cavazza Miciamalvina
« Risposta #3 il: Martedì 13 Novembre 2007, 00:04:49 »
Di solito i possessivi non vanno molto daccordo con la poesia ,ma in questo caso è come se l'autrice abbia acceso un proiettore sul (suo corpo) in ombra.
Non c'è dubbio che le pause o gli spazi sono respiri-sospiri ,sia per chi ha scritto sia per chi legge.

Una poesia intrisa di  di carica emotiva.

Il verso che mi ha colpito di più,forse per la sua immediatezzad'immagine 'istantanea è il seguente:

"Dinanzi allo specchio
lasciando cadere
ogni veste ed ogni artificio

sto nuda."

sto nuda credo che sia uno stato d'essere che incanala tutto il testo nella giusta direzione(esprime una libertà guadagnata con la sofferenza.

Ad esser sincero la ripetizione "ogni"alla prima lettura non mi suonava molto bene,ma ricollocando il senso al testo ho compreso che ha anche  un suo fascino.

Faccio i complimenti al gruppo critico per la scelta e all'autrice per aver dato un tocco originale ad un testo scritto di getto con una discreta abilità nella scelta dei termini.



alexandra

  • Visitatore
Re: "Oggi ho spogliato il mio corpo" di Benedetta Cavazza Miciamalvina
« Risposta #4 il: Venerdì 16 Novembre 2007, 21:43:24 »
mi era sfuggito questo piccolo capolavoro ed apprezzo Marina per averlo riportato alla nostra attenzione.
Io non cambierei una virgola di questo componimento che è auto-analisi devastante. La chiusa va oltre...

Complimenti a questa autrice che riesce a mettere in versi tanto dolore.