Autore Topic: Nella tua anima  (Letto 2598 volte)

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Offline Grazia Longo

Re: Nella tua anima
« Risposta #15 il: Sabato 17 Settembre 2011, 02:06:28 »
Dovresti dimostrare ora qual'è il vero haiku, visto che ne hai capiti l'origine ed il significato. Su, fai un altro sforzo.

p.s., la scritta Copyright©2011 Grazia Longo non serve a nulla, a meno che non hai depositato simultaneamente i tre versetti che hai scritto. Assicurati che il forum sia coperto da copiryght. Per me la scritta non è valida. Il sito scrivere è già sotto copyright. Un saluto
Non ho nulla da dimostrare e tu hai già abbondantemente dimostrato tutto. E' assolutamente sconvolgente come una semplice osservazione che voleva essere imput positivo di approfondimento possa sfociare inevitabilmente in polemica ... ma questo accade purtroppo quando la gente parla senza sapere di cosa sta parlando ... con questo mi ritiro in buon ordine, buona continuazione! 
A questo punto ti lascio un sorriso ... e un silenzio. Qui è tutto quel che posso dare ... ad ... minora! :)
Non c'è bellezza se non ci sono occhi che guardano.
Non c'è amore senza libertà.
Non c'è incontro senza rispetto per la diversità.
Non c'è felicità senza coraggio.
Non c'è niente di scontato in una vita che meriti di essere vissuta...
E la vita è un'avventura meravigliosa ...

Offline Ilguardianodelfaro

Re: Nella tua anima
« Risposta #16 il: Sabato 17 Settembre 2011, 14:22:53 »
Hai scritto che gli haiku descritti non sono haiku, abbi almeno la capacità di risolverne uno, non credi? La polemica la stai facendo tu, quindi spiega come si svolge un haiku e siamo tutti felici. Un haiku esprime non solo natura, ma anche stagioni. Non ti ritengo in gioco, perché non sei stata capace di scrivere un haiku.
Da wikipedia:
L'haiku fu creato in Giappone nel XVII secolo, ma deriva dal tanka, componimento poetico di 17 sillabe che risale già al IV secolo. La numerazione dei versi dipende dal contenuto dell'haiku, purché sia sempre di 17 sillabe.
 
L'haiku è una poesia dai toni semplici, senza alcun titolo, che elimina fronzoli lessicali e congiunzioni, traendo la sua forza dalle suggestioni della natura e delle stagioni: per via dell'estrema brevità la composizione richiede una grande sintesi di pensiero e d'immagine. Soggetto dell'haiku sono scene rapide ed intense che rappresentano appunto, in genere, la natura e le emozioni che esse lasciano nell'animo dell'haijin (il poeta). L'ultimo verso è, tradizionalmente, il cosiddetto riferimento stagionale (kigo), cioè un accenno alla stagione che definisce il momento dell'anno in cui viene composta o al quale è dedicata.
 
La mancanza di nessi evidenti tra i versi lascia spazio ad un vuoto ricco di suggestioni, quasi come una traccia che sta al lettore completare.
 
In Giappone si calcola che più di dieci milioni di persone (circa il 10% della popolazione) si dilettino a scrivere haiku. I gruppi di poeti che si riuniscono per parlare di haiku si chiamano haijin. Pressoché ogni giornale nipponico ha una sezione riservata agli haiku.
 
Tra i maggiori poeti di haiku si ricordano Matsuo Bashō, Yosa Buson, Kobayashi Issa, Masaoka Shiki, Chiyo.
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esempio di haiku:

Nel vecchio stagno
una rana si tuffa.
Rumore d'acqua.


L'haiku è questo
natura e stagioni, ma anche altro, considerandolo occidentale, come qualcuno ha voluto scrivere. Ciao ragazzi, buona vita a tutti :)
ilguardianodelfaro
Quello che hai visto ricordalo perché quello che non hai visto ritorna a volare nel vento. (Navajo)