GESUINO CURRELI
Ho scelto un autore che si discosta per stile poetico dal mio ma che ho apprezzato per le immagini che riesce a disegnare nei suoi versi. La poesia di Gesuino Curreli é in metrica e in rima, ha una musicalità piacevole e quella dolce e sottile malinconia che si sposa con l'eleganza e delicatezza del suono delle parole usate, accarezza il cuore del lettore e lo accompagna dentro il pensiero del poeta che spesso é rivolto allo scorrere del tempo e all'amore.
http://gesuinocurreli.scrivere.info/Sul sito dal
22/11/2008 con
1207 poesie tra le quali scelgo:
L'AUTUNNO- Riflessioni - Gesuino Curreli - 14/10/2017L’ autunno poserà sui caldi sassi
l’umidità dell’ anno che si chiude,
e desterà memorie, tante e crude,
dei giorni in cui perdemmo canti e spassi.
Come uccelli migranti alla palude,
voleranno le sere al mio balcone,
con i fiochi barlumi di stagione,
e l’ombra della notte che li esclude.
Sarà tacito il mormorio di fronde
ch’ era la voce di una vita piena,
e io berrò l’ amara cantilena
del vento solitario sulle gronde.
Autunno, inverno, e poi la primavera,
e poi l’estate, e poi l’autunno ancora
a farmi compagnia nella dimora
con l’ eco della tua ferma preghiera.
Si inasprisce il linguaggio di stagione
quando si é soli a decifrarne il canto,
le note hanno la vena del rimpianto
del bosco arreso a tinte di arancione.
Mi manca la speranza di una luce
nel respiro affannoso delle sere,
e un opaco sconforto mi seduce
con amarezze che non so tacere.
L’ autunno poserà sui caldi sassi
il bacio dell’ estate che già muore,
ma non avrà l’acredine e il livore
di spegnere un amore che trapassi,
lasciandomi il profumo e il suo tepore.
IL MIO COMMENTO«Sono versi malinconici... Un autunno che amplifica dentro il poeta quel senso di solitudine e smarrimento e ricorda al suo cuore che non ha accanto qualcuno con cui condividere le proprie giornate... Un autunno che si porta via il tepore dell’estate ma non la memoria ed il profumo di quell’amore che vive dentro l’anima e la mente è le riscalda ancora. Bellissimi pensieri e un’ottima struttura.»
Inserito il 28/10/2017 da Rosanna Peruzzi
LE PAGINE BIANCHE - Riflessioni - Gesuino Curreli - 17/09/2017Sulle pagine bianche un rigo ancora
per l’ultima poesia della stagione,
intorpiditi il senno e la ragione,
ritornerò al silenzio di quell’ora.
Quando fuggì il barlume di una stella
e cadde in uno sciame all’orizzonte,
nell’autunno in cui tacque anche la fonte,
e ammutolì il cra- cra la raganella.
Un rigo su cui spegnere il dissidio
fra il canto che ribolle e si propone
per le rimate nuove partiture,
e la mestizia calda che si oppone
tenacemente ad altre venature.
Sulla pagina bianca che non vuole
sentirne di accettare altri lamenti,
e il rimpianto che emana i forti accenti
di un passato vibrante, anche se duole.
Vivo così, con voglia di poesia,
incerto sul motivo da intonare
in questa solitudine stellare
che appanna gli occhi della fantasia.
IL MIO COMMENTO
«Delle ottime quartine intonano un canto malinconico... Pagine bianche dove scrivere nuovi sentimenti, dove scrivere una poesia che chiude la vecchia stagione. In questi versi vi è ritmo, musicalità e sensibilità... non è solo lo stile che li rende unici ma anche le immagini che donano a chi legge emozioni che fanno vibrare le corde dell’anima.»
Inserito il 19/10/2017 da Rosanna Peruzzi
UN MOMENTO - Riflessioni - Gesuino Curreli - 28/07/2017
Ho baciato le palpebre socchiuse,
la fronte, il mento, preso nei ricordi
delle mille parole dette e fuse
sotto l’ombra dei pini ispidi e sordi.
Non c’era il vento, solo la calura
del mattino di vetro, e confusione
nell’anima stupita alla pulsione
dell’inatteso varco di paura.
Negli occhi passa un velo di sorpresa,
la palpebra si presta all’effusione,
si genuflette, ingenua, alla passione,
e poi si turba la pupilla accesa.
Ho baciato le palpebre socchiuse,
la mano, il mento, ed ho sentito i seni
palpitare, traditi dai veleni,
nel guado delle età dolci e confuse.
I pini, i lecci, nel tratturo spento,
e le parole, poche, mai precise,
due carezze accennate ed indecise,
l'amore muto e intenso di un momento.
IL MIO COMMENTO«"l’amore muto e intenso di un momento" una chiusa davvero bella per questa poesia che parla di un amore sussurrato sulle palpebre socchiuse, di una delicatezza e dolcezza disarmante questo componimento... che dimostra che un momento d’amore può contenere passione, desiderio e voracità di sentimenti senza bisogno di urlare... Qui parlano le labbra mute a baciare gli occhi... e da lì sentire ogni brivido che il corpo della persona che si ha accanto suscita... in silenzio... assaporando un momento che diviene eterno.»
Inserito il 19/10/2017 da Rosanna Peruzzi