COMMENTIAMO INSIEME LE POESIE A TEMA "SOGNO SCIUPATO" DANIELA DESSI

[Rosetta Sacchi]

La seconda poesia estrapolata tra quelle segnalate per il tema "La bellezza di una donna non dipende dai vestiti che indossa né dall'aspetto che possiede" è l'ultima come presentazione sulla home del sito. Nella proposta delle poesie in "Commentiamo insieme..." io non  seguo un ordine  preciso, o meglio adotto un criterio sempre diverso. Questa volta è quello della prima (Bella da vivere ) e l'ultima ( Sogno sciupato ), per rendere questo spazio più divertente.
Eccovi la poesia di Daniela Dessì, che riporto di seguito con il link e il mio commento ed il rinnovato invito a partecipare con i vostri commenti in attinenza con la poesia.



Sogno sciupato – Daniela Dessi



Contraffatta bellezza esteriore
inganna l'occhio scrutatore
che in forme piene e austere
fa suo con indiscrezione
l'oggetto
d'un ammaliante desiderio.

Bella fra le belle
di sua conquista
vanità soddisfa
Venere aggraziata,
come uscita da un quadro d'autore,
perfetta immagine di un'idea concettuale
che oltre il tempo vive immortale,
ispiratrice d'Arte.

Donne fra le donne
diffuso canto d'amore Orfeo
ispira con musica di cetra,
sinfonico ardore sviscerato
dal carnale estro d'un sibilo appena sospirato.

Morbida veste d'incanto
conduce al disperato senno
colui che irresistibil trova l'ostacolo
di voluttà appagante.

Poi, ombra del suo specchio
si scioglie la figura amata,
spirito di vento trascinante
la mente debole d'un uomo.

Al risveglio,
sciupato sogno ancor incanta,
ma per poco...
lei si perde nei meandri
degli abissi ultraterreni
senza più far ritorno.

http://www.scrivere.info/openThis.php?poesia=448505



IL MIO COMMENTO
Una poesia che evoca  immagini, ricca di  dettagli e di concetti  che ha  molto “da raccontare”.  L’immagine della bellezza e della perfezione, che incanta ed ispira, che attrae e fa uscire di senno, che risplende e al risveglio svanisce, “perdendosi negli abissi ultraterreni”.  Percepisco una certa atmosfera di caos, ma  ciò può addebitarsi al sogno. Il sogno ha questa capacità di confondere e districare, di svelare, ma in maniera misteriosa. 

[adriana sini]

Buona sera,
per mia superficialità, di cui chiedo venia all'autrice Daniela Dessì, ho involontariamente sorvolato sul titolo della composizione e mi son buttata direttamente sulla lettura, portandomi ad interpretare così il testo:
l'incipit "contraffatta" ha creato in me l'immagine della donna comunemente definita come "rifatta", colei che, per attirar lo sguardo altrui, ricorre ad intervento chirurgico spesso superfluo.

Nella seconda strofa ho cominciato a rendermi conto che in realtà il riferimento era all'idea di femminilità, alla donna intesa non solo come oggetto di desiderio ma anche, bellezza eccelsa, come musa ispiratrice d'arte e pertanto simbolo stesso di immortalità.

Poi i termini "ardore, voluttà, carnale, morbido" che appaiono nella strofa successiva, mi hanno ricondotto nuovamente ad una femminilità non più eterea, sospesa nel tempo, ma viva, presente, reale (mandandomi ancora una volta in confusione!)

Nella penultima strofa tutto sfuma e la protagonista ritorna nuovamente evanescente nel leggero soffiar d'una brezza.

Solo nella chiusa ho compreso che trattavasi della descrizione di un sogno e sono i versetti finali a chiarirmi quanto accaduto:
è stato un sogno, e come tale è giusto che sia un susseguirsi di flash anche contradditori tra di loro;
è solo un sogno, ma con esso la Dessì è riuscita a creare immagini tanto incisive da occupare la mia mente per tutto il tempo della lettura.

Ovviamente a quel punto ho riletto tutto da capo e goduto nuovamente di questo sogno.

Non posso che complimentarmi con l'autrice perché questo è quanto la poesia dovrebbe sempre riuscire a fare: accendere il lumicino della fantasia e scatenare un inarrestabile incendio.