Autore Topic: Commentiamo assieme la poesia a tema"Ti sembra una metafora" di Rita Stanzione  (Letto 253 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline Rosanna Peruzzi

  • Autore CS
  • Autore
  • *
  • Post: 240
  • Sesso: Femmina
  • Nasco al tuo lume naufrago...sera d'acque limpide
  • Nel sito Scrivere: Le sue poesie
Buonasera a tutti.

Elisabetta Randazzo mi ha chiesto di prendere una poesia tra quelle segnalate del tema "Sul dolce incavo" (Erotismo), da proporre al vostro commento.

Ho scelto questa:

" Ti sembra una metafora" di Rita Stanzione



Ti sembra
una metafora
l’ardire nel colletto
ma nascoste
ci sono fossette
dove la mia lingua
ama piovere

la immergo, spingo
la radice
perché tu sappia
di quando mi scavi

del boccone di fuoco
fattosi istante
a tracciare in verticale

tanto e quanto
finché ci involiamo
distesi
sulla bocca del vulcano.




Questo il mio commento:


«Una metafora intensa e sensuale... una lingua che si fa spazio e scava a ricercare quel piacere nascosto, per far provare quel momento estatico che bagna i sensi quando si è "oggetto" di simile ricerca... ora i ruoli sono invertiti e vi è il desiderio di andare fino alla radice per far esplodere poi la passione, nel fuoco delle labbra... vulcani pronti ad eruttare, dopo aver esplorato quel dolce incavo che ha dato inizio ad un sogno, una metafora, che profuma di eros delicato ma infuocato e raffinata sensualità.»

Commento inserito da Rosanna Peruzzi il 10/07/2017.


http://scri.re/p445907
Rosanna

Offline Rosetta Sacchi

Re:Commentiamo assieme la poesia a tema"Ti sembra una metafora" di Rita Stanzione
« Risposta #1 il: Lunedì 10 Luglio 2017, 18:07:59 »
Un titolo insolito per una poesia a tema erotico, ma originale.  Un eros che ama nascondersi e caricarsi di mistero, intrigante e sapiente. Un gioco e insieme un viaggio esplorativo, un’immersione tra le onde del piacere che si libera sulla bocca del vulcano. Boccone di fuoco, bocca del vulcano, termini che   rispondono perfettamente alla fluida carica passionale.  “ La mia lingua ama piovere” una lingua non più strumento che per un attimo diviene protagonista  assoluta, per tornare ad essere oggetto là dove l’autrice scrive “la immergo, spingo la radice…”.  Alla lettura l’eros si percepisce intenso e deciso, ma puro.