Un titolo insolito per una poesia a tema erotico, ma originale. Un eros che ama nascondersi e caricarsi di mistero, intrigante e sapiente. Un gioco e insieme un viaggio esplorativo, un’immersione tra le onde del piacere che si libera sulla bocca del vulcano. Boccone di fuoco, bocca del vulcano, termini che rispondono perfettamente alla fluida carica passionale. “ La mia lingua ama piovere” una lingua non più strumento che per un attimo diviene protagonista assoluta, per tornare ad essere oggetto là dove l’autrice scrive “la immergo, spingo la radice…”. Alla lettura l’eros si percepisce intenso e deciso, ma puro.