Il borgo son le nostre radici, e ogni tanto ci ritorniamo coi nostri ricordi e ci ritroviamo quella fragile emozione che ancora chiude la gola … grazie Azar per il tuo intervento e l’attenta analisi fatta alle poesie
Penso che il grazie debba andare a te per aver scelto tre parole semplici, ma
non vuote per ciò che in ognuno hanno saputo esprimere.
Hai messo insieme due parole che rappresentano un unico luogo che si chiama "memoria" e tutti hanno ricordato o favoleggiato di qualcosa che alla fine è ciò che portano dentro da sempre. Mentre l'aggettivo ha suscitato l'effimera consistenza dell'esistenza che è fatta solo di passato e di futuro, mentre il presente, il qui ed ora, è solo un vetro trasparente tra passato e futuro.
A volte, abbiamo visto poesie e parole su cui abbiamo costruito fantastici ragionamenti di metafisica applicata alle filosofie dell'essenze platoniche e dei sillogismi aristotelici...... lo so che non significa niente, ma non significa niente perchè ciò che veramente ha un significato sono le esperienze della nostra vita.
L'ultraesistenza è altrove e noi siamo
qui ed ora per andare verso il futuro e sapendo bene che siamo "eterni".
Le esperienze ci "segnano" e ci permettono di evolverci ogni qual volta capiamo che il passato è stato
ucciso dal Tempo e che il futuro è la nostra unica meta e che l'unica certezza sono i nostri piedi sulla Terra.
In questo forum c'è qualcuno che gioca a Rugby come ci ho giocato anche io e mi capisce benissimo: la palla si passa indietro, ma solo per andare avanti e non si torna mai indietro.
La mia esperienza è quella di aver cambiato paese ogni anno e fino all'età di 14 anni per cui ricordo solo luoghi "non natii" e persone che erano diverse ogni anno. Queste tre parole e tutte le poesie mi hanno fatto capire che può esistere un luogo del genere e persone del genere. un pensiero piacevole, come può essere piacevole sapere che apparteniamo ad un universo,forse non finito, ma qualitativamente Infinito di sicuro.
Ciao
Azar