E' interessantissima l'osservazione fatta un po' sopra da Franca Merighi: questo non è un semplice gioco, ma un esercizio che fa emergere, attraverso le tre parole fisse variamente impiegate, le diverse personalità di ognuno di noi, che userà quegli spunti lessicali in un ambito o in un altro, secondo i suoi interessi, la sua cultura e forse soprattutto il suo inconscio, facendo emergere, attraverso l'associazione delle tre parole, i segreti racchiusi nella psiche. Peccato che tra di noi non ci sia (almeno credo, dato che di solito essi / e non scrivono poesie, ma semmai le "analizzano" ) uno / a psicoanalista, il / la quale potrebbe senz'altro meglio chiarire ciò che acutamente ha osservato la Merighi e io ho con convinzione sottoscritto!